Roboanti, taglienti, molesti rumori
erompono vili da ogni dove
Si districa il mio pensiero
tra impedimenti di ogni sorta
raggiunge uno spiazzo silenzioso
e parla...
DEVI curare ogni pezzo
del tuo passato:
è ancora qui, a fiaccarti
o sostenerti,
ad esser balsamo o veleno.
Sbotti – ora impaziente:
quando cambia la corrente?
Malsopporti il tempo futuro,
vuoi un passato e un presente.
NULLA deve bollarti per sempre
ma liberarsi da un giogo giudiziale
può chiedere una vita:
quella che rivuoi
intera – semprancora.
Tutti aggrappati all'esperienza
positiva: reiterata, confermata, espansa
concreta come la terra
a sostenere il cuor e l'autostima.
Non riuscite a farne a meno – o Deboli,
in voi l'aver val tutto l'essere:
e questo crolla con quello.
Disistima profonda: a chi ha avuto
molta più vita di quella che ha donato.
Giammai speranza vera io provai:
Problema che non è più tale
Sconfitta impietrata che diventa
impietrata Vittoria
Dolor che si estingue
Debolezza ora forte...
su qual base sono avanzato? Non so.
So che l'odio si eterna
e ti avvelena...
Ancor profanato e posseduto
da chi non può comprendere
Strategia simulativa
devo ancor sperimentare
e tacere, tacere, tacere del male.
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