Molte cose ho imparato
nella lunga sfida
all'avversario più temibile
mi fece perder qua
tra i suoi scagnozzi
e la gentaglia
ma ora che lo lascio
ai suoi tristi apogei
posso tornare nella caverna
maturo per la gente piccola
m'aspettano rivalse vitali
che non pacificando invero
il passato
porteranno il mio sguardo
ancora ai soli nemici
per sfidare i loro raggi biechi
proseguendo ciò che prese corpo
in lettere affilate
Ma chi si è sempre abbandonato
nel piccolo, non ha imparato
certe cose. Nemmeno sa che il grande
vegliava scuro anche sul suo destino
che gli crollerà addosso all'improvviso
lui, impreparato, soccomberà.
E la mia silente risata abnorme
ruggirà da tutti i cantoni
del nuovo scenario
riecheggiando in menti confuse,
affrante, terrorizzate.
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