Tende la coscienza a scivolarsi via
parlano morte, stanchezza, fine
ma se anche fisso tutto
in geometria perfetta
le acque si ricompongono
al passaggio della nave
nella coscienza del prossimo
Esso ha davanti un'incognita
cui dà un valore arbitrario
Vi è un disfattismo generale, ma anche
se vi fosse la più ossessiva attenzione
nessuno è attualmente in grado di comprendermi
Muoiono il fallo, il braccio, il cuore
resiste la mente, che perde pressione
sanguigna
Il destino prende forma
cupo all'orizzonte - preannunciato
tanto tempo fa... Ho errato nell'Oceano
e naufragherò
Terrore della mia mezz'età
ma ora gli eventi accelereranno
non ci tengo a farmi del male
ma lascerò che la parabola discendente
mi illumini
Fuori non è cambiato niente
dicono e pensano e auspicano
le stesse cose
non hanno capito niente
Oltrepassata la cesura
del non ritorno, un rilancio vitale
è impossibile, anche se ve ne fosse
occasione esterna
Ancora strade cercano di adescarmi
ma non ci casco... Io sono io.
Anche i libri ammiccano
ma non li posso aprire.
Propositi disertori son processati
all'autocoscienza che
sa ben assolversi, nonostante il travaglio
e le giurie plebee intente
a farsi valere
ma stai sul filo
sempre e ancora incerto
aperto a molte possibilità
Non ti forzare prima d'esser forzato
e fuggi ed ancor vaga
e sbaglia e azzecca
e dà e non dar nell'occhio
Non so cosa ci sarà dopo
spero una pace elevata.
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