Chi precorre i tempi vorrebbe
strappare un pezzetto di
futuro
e sentirlo parlare dalle
bocche
degli stolti… Cerca un
assurdo:
la loro comprensione.
Completamente invano…
Dovrà buscarle fino alla fine.
Stanco di lottare, crederà
di poter esser felice a modo
loro
adeguandosi a ciò che per loro
era naturale
Invano, invano…
Fosse così, se ne sarebbe
accorto decenni fa
e non avrebbe intrapreso il
suo viaggio vitale
Stia dunque attento, alla
natura del suo pentimento
È l’Uomo che parla in lui, non
il Filosofo
Dacché la vittoria (ancora non
agguantata)
del secondo ha richiesto il
sacrificio del primo.
Il problema è ancora più
profondo e vasto
di quello che credi
Ne hai scalfito la superficie,
colto l’essenza,
dato delle indicazioni, ma è
ovvio che
qualcuno dovrà estendere il
lavoro
e torna drammatico il non
poter assistere
e partecipare a questo – né
alla seguente riscossa
tantomeno alla quiete dopo la
tempesta
la costruzione di una nuova
civiltà
la celebrazione del bene
il ricordo
l’arte.
Così hai
attraversato le ramaglie vetrose
del Presente,
portando il vessillo del Futuro
nulla di
paragonabile a chi stava qui
con tutto sé
stesso – sottraiti allora
allo scempio che
hai già visto
al martirio delle
loro Lezioni di vita
o Strapazzate
indegne.
Sei un Nemico e
un Amico più grande di quanto pensi
Non azzardare
troppo e mantieniti prestante
Ma non mollare –
dacché Loro è il Torto
Tua la Ragione.