Né mai più scorderò
quel che m'ha fatto il verro
più della puzza gretto
il lurido plebeo
brutale nell'imporre
il suo pensiero inetto
tagliola infame prona sul sentiero
Ancor devo far mille
gravose concessioni
a te che infesti l'aria
e tutto strazi
domini il mondo, ed io
con massime attenzioni
sul tuo terreno muovere i miei passi
Arriverò a sbranarti senza indugio
ridotto alla poltiglia che hai nel cranio
anche fisicamente, lontan da ogni rifugio
tu che ad ogni giustizia sei estraneo
E ancora fino in fondo non realizzo
non so quanto intricato sia il viluppo
delle tue colpe, tra ciò che analizzo
ma già so che per te collassa il tutto
Che sanguinosa e impervia la mia vita
sia volta quindi a radicalizzare
l'odio per voi e l'eterna differita
con cui intero lo potrò sfogare?
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