Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

domenica 10 settembre 2023

La vita non è ancora condannata


Eran già dodici anni che c'era un acquitrino
malato in me, quando ne avevo trenta 
ma s'era in qualche modo chiarito il mio destino
pronta alla guerra era la coscienza 

Non potei farla, fuor d'epoca e da solo
solo l'ardita zappa mia sui piedi
piantai e ciò che conseguì a quel dolo
furon dieci anni in squallide sedi

Forza mia deperì si gravemente
ch'io più non mi sentii ancor all'altezza
delle visioni che nella mia mente 
reggevano e sognavan la grandezza 

Subii dei torti allor, sì madornali
capace io non fui a vendicarli
fecer più danni in me dei fortunali 
e ci misi del tempo ad inquadrarli

Truce lavorò in me il morbo intestino
io mi sentivo vecchio e ora bramoso
di pace e di piacere - ma il destino
non mi concesse angolo amoroso 

Vita s'era perduta nei meandri
dell'ideale e di tutto il suo intorno
concreto - e per quanto ciò non sembri
mi rese ancor più avulso dallo stormo 

Allora mi allenai e tirai avanti 
la forza un poco crebbe, ma la rabbia 
si rinovò, sfogata sol nei canti
oppure alla gabbia porterebbe 

Tanto si approfittarono i nemici
di lor stupidità e di storici vantaggi
aprendo solo in me gli squarci atroci
che dolgono impotenti ancora oggi

Mi schifa l'esistenza ed ogni uomo
o donna - e d'ogni ideal mi pento
ho conosciuto l'ora del perdono
ma fu insincera: or, mai più non mento

Ma non so come fare, crescerò
ancor nelle mie lettere - come se del calore
potessi trarne, come da un falò
che affresca ma non brucia il mio dolore

Forse non colgo che più vasto è il raggio 
di strade che puoi prendere, e fuggire 
e che in questa astuzia sia il coraggio 
e già in esse continui tu a creare 

La vita non è ancora condannata 
durissima, lo so, ma queste bende
cadute sì precoci, ti servano un po'
ad evitare piste ancor più orrende

Realismo è salutare: tu fai affidamento
solo su quel ch'è solido e vero
schiva sguardi importuni, improvviso tradimento 
e cento e più tagliole sul sentiero 

E non esagerare la portata 
del male, che provien da quei soggetti
infami - non da tutta l'infornata:
sono già pezzi sgaffi, i più scorretti

Il pessimismo è giusto: son poche perle rare
quelle su cui puoi fare affidamento
degli altri te ne devi approfittare 
schivandone il fetore e il nocumento 

Qualche base ideologica ancor può 
salvarsi, ancora qualche buon concetto
tira via il marcio, e completalo però 
che importa se ci metti qualche annetto?

Se tutto si disperde, avrai già fatto il tuo
se ancora vai avanti, farai molto 
un dì ad ognun sarà rimesso il suo 
e già mai più di te avrà lo stolto 

Ma nel frattempo prenditi il residuo 
spazio vital, e invitaci bellezze 
di vario tipo, che sempre si addicono 
a chi si confrontò con le bassezze. 

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