Gusterò i fichi più dolci della zona
mi agghinderò di ogni quintessenza
di quella che ritengo roba buona
almen quella di cui non so far senza
Così serpeggerò per il sentiero
scabro e lunghissimo che mi porta in vetta
colei che tiene solo un nome vero
lo devo forse scrivere? È Vendetta.
Più non mi importa nulla di nessuno
non conserverò tratti d'umiltà
verso chi ha martoriato questo uomo
da un pulpito inferiore: che empietà!
Riavrò la vita che doveva essere
e ancor mi angustia, fino all'angoscia
il numero di vermi di cui dovrò conoscere
lo strale e la presenza, finché non mi lascia
Unico e vittorioso - giacché l'ho schiacciato
salvando solamente i miei fratelli
Ricorda, stolto: quello che ho passato
t'incido nella carne, per i miei coltelli.
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