Sarebbe tempo che di onore il senso
riposasse in pace – e il meschino
avverso
mondo ormai tacesse come spenta brace
perché esso sì privo di poesia,
deve trovar spazio ampio nella mia?
non è il tentativo di nobilitare
ciò che non si merita di ricordare?
sei solo una mosca che si posa orrenda
senza che il fastidio arrecato
comprenda
tu sei lo schiamazzo e l'insistente
suono
dietro cui si cela un piccolo uomo
tu sei la vergogna della coscienza
si riscatta sol nella falsa apparenza
ma io sono qui, a delineare
sempiterno scontro tra il bene e il
male
che se il prim resiste, però all'amo
abbocca
del secondo che in ogni caso tocca
e ne esce doppia una scia di sangue
non si sa tra i due mai chi sia il più
grande
so che giaccio qui, e voglio liberarmi
ma sembra che i tempi siano ancora
acerbi
ho imparato solo a segnar le tappe
serviranno a chi studierà le mappe
e dall'esito buono oppur negativo
sappia far domani il suo preventivo
così quella che oggi si trascina
inetta -
una soluzione – la si trovi in fretta
quanti passi ancor, per uscirne chiari
per viaggiar nel mondo, dispianati i
fari?
dissi sempre il fato cammina perplesso
con il suo bagaglio di spini appresso
dissi anche che non si può forzare
la bobina verso la scena finale
per il fatto che non è ancora scritta
non è ancor girata, forse preconcetta
ma se ognuna costa le sue brave spese
sai che può portare delle sorprese
se io chiudo qui, non ne esco male
ma con un fregio in testa, per un posto
astrale
solamente adesso voglio ben vedere
come strascicare i decenni a venire
voglio un luogo quieto, per
l'osservazione
un cervello lieto nella riflessione
sono stanco di una vita frammista
devo esser solo questo strano artista
ho compiuto l'azione che era necessaria
a vergar concetti non campati in aria
ma non puoi attardarti, pria di
scendere in pista
oltre i tempi sani della conquista
hai avuto – e accettalo – altro
baricentro
ti ha pur consentito di affrontare il
vento
quello che è perduto, devi lasciar
stare
entra ben nel prezzo di un percorso
originale
fu così per tutti, non sarai diverso
ti sarai perduto, non a tempo perso
hai cambiato idea venticinque volte
su qual nuova impresa ti aspettasse
oltre
adesso sei stanco anche di pensarci
ritti dentro a un dubbio bisogna starci
però questa volta ci siamo vicini
a trovar risposta che al vero collimi
voglio la mia acqua, il mio sé, il mio
sole
voglio quel che tutta l'altra gente
vuole
e guardar le giovani nuove leve
se più della mia sogneranno intiere
con un piede in terra a bramar la vita
l'altro che sotterra una stagion nemica
e sarò contento di armare la mano
con i miei pensieri, ad un nuovo titano
che lui parta subito con il suo elmo
senza funambolici fuochi di sant'Elmo
senza fuochi fatui nelle paludi
senza esser fragili né esser nudi
ed ora mi affranco anche dalla stesura
di una nota audace nella chiusura
non mi voglio ripetere un'altra volta
come se la strada ancor fosse molta
e che mi spettasse allo stesso modo
ora il luogo comune non abbia luogo
me ne andrò sincero e parlerò mendace
sarà scelta saggia, se anche meno
audace
come la verità, senza l'amore
esagera e conosce solo il dolore
dopo il probo viaggio in questa
contrada
sara buona la mia 'cattiva strada'.
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