Stenti a capire qual è la sfida
sai che c'è in te l'universo
cogliere il vero dovunque si annida
se non uccidi il Male, hai perso
Ma la mancanza ti uccide ogni giorno
eliminare ogni pianto non vale
a togliere i demoni infami di torno
alleggerire un percorso che sale
Ed è incredibile quanto a lungo
con dedizione devi stare sul pezzo
per realizzare una cosa a cui tengo
dieci ne devo buttare nel cesso
Quanto alla vita recuperare
tu puoi sfruttar l'esperienza degli
altri
tutti i passaggi superflui saltare
prender l'essenza nei modi più scaltri
E già la tua ti ha insegnato quanto
sterco s'annida nell'animo umano
trovare una bella emozione è lo sbanco
del casinò in una sola mano
Ma il male è un oceano già, senza
fine
l'uomo vi è immerso, e ne fa parte
ti chiedi quale mai sforzo sublime
può sublimarlo – anche solo
nell'arte
Esser felici nell'ingiustizia
chiudersi in una bolla incosciente
sembra esser già l'unica letizia
diventar morto vivente
Eppure l'ingiusto non percepisce
il suo difetto, per definizione
sicchè questo mondo non gli sembra
infetto
non vede il crimine, dovunque lo impone
Ancora ti sforzi – di quartina in
quartina
di guadagnare terreno,
cerchi sentenza adamantina
a giustiziare un giudice osceno
Segreta invidia il menefreghista
prova di questa indole e sforzo
che sembra talvolta spianare la pista
a una visione d'immenso.
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