Devo spurgare da dentro di me
la spazzatura irritante del prossimo
t'invade e ti condiziona perché
spesso dimentichi che persone fossero
Molli il pensier filosofico e poi
esso richiama i tuoi neuroni
sembra impossibile senza di lui
uscire vincenti dalle nuove stagioni
Dacché gli inganni sono sempre in corso
il tasso di difficoltà in aumento
di questi e quelli subisci il morso
ti torci a nausea, dolore, sgomento
Disperi - che il marcio sia dappertutto
e non ti possa fidar di nessuno
compreso te stesso: e l'esser distratto
vale a esser vittima del passante primo
Vuoi un contatto diverso
consolazione ben più efficace
dei labirinti intricati del verso
qualcosa che inebrii e dia un senso di pace
Come potevo parlare di "patria"?
Patria è l'insieme delle cose affini
tieni ogni estraneo fuori dai confini
e se sono troppi, tu, espatria!
Ma ognuno tradisce, e svela improvviso
gesti o caratteri obbrobriosi
che meritan morte - e sul tuo viso
volgono in rabbia i tratti radiosi
Punta il piacere, e continua a pensare
se la fatica ti bracca, tu glissa
dall'istinto lasciati trasportare
assecondando ciò che ti attizza
Questi bastardi si prendono tutto
e ti calpestano senza rammento
devi essere a loro analogo lutto
devi sottrarti a ogni lurido vento.
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