In bilico sul filo d'un senso di colpa
ti trai dal disagio scendendo
pavido o ingenuo verso la stolta
persona o genia che te lo sta inculcando
Dai lor quel che vogliono, la loro versione
per quieto vivere vai accettando
invece devi mostrarti sborone
tira diritto fischiettando
Prenditi tutto quello che puoi,
molto di più sai che t'hanno rubato
si approfondisce col senno di poi
la vista d'un regno usurpato
Il tuo dovere non è per loro
ma verso i passati e i futuri fratelli
lo stai facendo, fuori dal coro
i pensieri affilati come coltelli
Rispetto a voi cento volte di più
soffro ogni giorno - nella situazione
ben dibattendomi, poiché quaggiù
ci siete voi sul groppone
La tua vera stirpe può sol sprofondare
se non la servi nell'epoca buia
se non la porti a coscienza migliore
che essa trovi tra noi il suo boia
Nella materia già ti condizionano
che non lo facciano moralmente
devi ignorarli allorché ti spronano
lontano stai da ogni fetida mente
Concedigli il minimo necessario
la tua fierezza si fondi altrove
sulle radici del carattere ario
e su ciò che hai passato: durissime prove
Ora è il tempo dell'accortezza
ma non è possibile fermar la battaglia
ch'è sempre lei, sempiterna, la stessa
che corpo e spirito mio attanaglia
Ancor dureranno i compromessi
vedo però linea progressiva
ancora il timore o i miei falsi passi
non fermeranno la risorgiva.
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