L'occhio del male
talvolta ammicca amichevole
si perpetua il suo tocco
maligno
Ma il ricordo di quel monologo
teatrale non puoi seguire
che ti spingeva a giocare
le tue carte malefiche
per vivere un poco
incurante a ritorsioni
T'intrappoli ad essere ciò che non sei
a ciò che è troppo tardi o presto per essere
ad esternare la tua volontà - contro
qualcosa di immensamente più forte
La vita sembra fuggire da tutti i cantoni
braccata da cento paratie
così ti sembra di non poter più attendere
nemmeno all'opera tua
sì stanca e svogliata omai
e vuoi rubar la palla e giocare ma...
Un mondo che finisce lentamente
lascia sempre spazi tiepidi e freschi
e se la fine è già segnata - a che contrastarla?
Poi, di può solo risorgere...
ed è vero male se non ci sarai?
Peraltro non vuoi - dar nuova vita
a paese che te la sottrasse
ricorda il monito della stilla
d'ipocrisia
c'è ancora molto da imparare qui
non salire su cattedre instabili
Un finale romantico va comunque goduto
non ti gettare anemico negli scabri pozzi
non aver nausea, confusione, vergogna
ancor devi ammendare vecchie scelte
ancor guarire devi - e compensare
potenziali sprecati si traducono in leggi
eviteranno a molti di perder se stessi
ma lo vuoi davvero?
Questa calma emotiva è strana
preoccupante: cosa si è posato in noi?
Potrà mai ridestarsi appassionato?
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