Bussa la colpa alla porta
varca di un tanto la soglia
sempre coscienza distorta
vuol procurarmi doglia
Ma alché il mio viaggio prosegue
il pensier giunge lontano
buona coscienza consegue:
torna a se stesso il titano
Se ti misuri col metro comune
chiaro che le tue mancanze
stridono e tolgono lume
alle poetiche stanze
Scaglialo via, quell'occhio maldestro
che guardi sol ciò che gli compete
altrove compie un disastro
vuoi ripagarti con le stesse monete?
Garantirò a me stesso l'essenza
sì del benessere - in via prioritaria
ma lancerò in controtendenza
il mio pensiero a girar la storia
Sì quella mia e quella del mondo
non può morir questo potenziale
se alla distanza immane mi arrendo
non lo potrò realizzare
Ma esso non soverchierà la mia vita
voglio tenermi solido in sella
la conoscenza non trovo servita
curioso la scruto da una finestrella
Talvolta evado e l'inseguo tra i boschi
però la gabbia permane
fu volontà d'individui loschi
a tesserne le trame
Lancio gli arpioni nei decenni a venire
io mi trascinerò ad essi
capendo tutto quel che posso capire
tramite sforzi indefessi
Motivazion perderò mille volte
la sto perdendo anche ora...
Or, mille e una saranno le svolte
a ravvivar la mia prora.
Nessun commento:
Posta un commento