Non
sei forse adesso un buon conoscente
di
cui sento limiti e fastidiosi strali?
Posso
imparare ancora da te, ma in misura maggiore
devo
correggerti
possiamo
avere ancora un dialogo
caro
mio fossile
Qui
rispolvero vecchie fasi di lavoro
dove
ogni 'devo' era feccia sonante
e qui
non dobbiamo, noi siamo
e
dobbiamo essere sommi percettori
cosicché
possiamo ordinare il cosmo
senza
pigliar ordini da nessuno
vecchio
amico, se sei stato spazzato via
dalla
storia, qualcosa dovevi aver sbagliato
qualcosa
non Eri....
eri
stato l'incarnazione più plausibile
più
fattibile, migliore e più giusta
dell'ultimo
spirito titanico
avevi
raccolto il percorso di millenni
ma
sei divenuto gregario, senza più una guida
senza
un rinnovamento pilota
che
conduca più lontano
ponga
una nuova meta
e la
raggiunga
e sai
quanto devi attingere da questo presente?
Sai
quanti vecchi nemici devi farti amici ed inglobare nel tessuto?
Sai
quanto edonismo e piccolezza devono arridere
come
eccipienti alle nuove pastiglie magiche
alle
nuove sfere dette Ideali?
Sono
uno strano ircocervo – che piace quasi di più
alle
bestie comuni che ai comuni alieni
io
troverò i linguaggi per parlare con tutti
io
saprò tacere e proteggere
io mi
porrò ai testi significativi come unico ermeneuta
Perchè
devo sentire freddo se sono rimasto solo?
Non
senti quanti geyser erompono quieti?
Non
sai quanti esseri è possibile incontrare
in
queste nuove contrade?
E ancora cosmi di rancore chiamano
la sovversione delle strutture cosmiche
solo essere immenso quaggiù
ed incarnare la Debolezza
può gonfiar similmente
l'ambizione
voglio vedere ogni cosa
voglio essere la cosa
suprema
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