Tutto stinge in un grigio calderone
di fango – che oramai ogni cosa umana
travolge come il treno alla stazione
la vita che si getta nuda e arcana
eppure ancora con la penna in mano
tu vuoi mettere ordine nel caos
virtù nel vizio, e toglier legni al
caso
non è questo contrasto un poco strano?
esiste strana forma di giustizia
la morte: che qui spezza vita indegna
di gioia, lì di pavida letizia
o quella che ormai di finire agogna
non lo realizza l'uomo, quel concetto
su cui ci si arrovella da millenni
ma la natura per il suo diletto
falce di tutto ciò che vita accenni
di certo ne ha tradito sacra legge
la perfezione, sola dea immortale
ma ciò che è difettoso non protegge
il suo destino è di finire male
non c'è virtù che sia premio a se
stessa
come non c'è amor felice incorrisposto
solo se tutti quanti hanno la stessa
si può essere lieti in questo posto
poiché accomunati da una cosa
piacere materiale che ci aggrada
persegui solo questo, senza posa
non vi è nient'altro che davvero
appaga
ciò che è 'morale' è arena di
conflitti
irrisolvibili sino all'estinzione
delle due parti in causa, ma i delitti
son puniti dalla legislazione
comprati bella moto, e belle curve
scopati – e mangia bene e dormi lieto
fatti di ogni concetto grosse burle,
ridi, ed è tutto qui che sta il
segreto.
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