Non mi sento di rappresentare nessuno
che non sia io stesso
la politica è impossibile
l’immersione nella Cultura non ha niente
di liberatorio, di estasiante, di
veramente piacevole
niente di comunitario, di avvolgente, di
espansivo
del proprio potere
anzi ti sommerge di stolidi concetti, di
realtà impenetrabili, di incomprensione di processi che non rispondono alla tua
esperienza
di visioni lacunose, di domande senza
risposta
non vi è niente di ‘divino’ in ciò
l’antichità non ci è amica
così coloro che ne parlano
quel marasma di miti è una brodaglia
indigesta,
non illumina affatto
e non voglio andare oltre una superficie
che non mi appartiene, che non è bella
inoltre tutto è raffazzonato, trascelto,
interpretato in chiave moderna arbitrariamente
la modernità è altrettanto confusa e
litica
io sento le impronte animistiche
differenti
che ciascun autore imprime ad un tema
mi sento da lui distante
servono metodi nuovi,
tocca solamente, assaggia, odora… quello
che il mercato propone, compresi testi pretesi iniziatici e misticheggianti
lo speciale è normale
assai insoddisfacente
diffida di tutto e di ciascuno
difenditi bruto dalla spocchia altrui
niente è fatto su misura per te
la gioia è per ora nella creazione
quel che fanno altri, tu subisci
e dentro troppi testi vi è guerra
perduta
la parziale vittoria dell’autore
non è vittoria tua
costruisci il tuo Bello
io so che devi elevarti sopra chi ti
impedisce la tua battaglia, il mondo borghese
ma contemporaneamente devi serpeggiare
ed elevarti sopra gli altri combattenti dall’animo alieno, spadaccinando con
quelli più importuni, all’occasione…acché caduti si tolgano di mezzo e tu
prosegua redento…
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