Islanda
mercoledì 22 novembre 2017
Infinito canneto
Ancora oceani
la penna brama
qui solo una pozza stanca
e salmastra soffre
confusa
La notte grida chiaro
il suo malcontento
la nostra umanità ci rimprovera
trascuratezze
Molti s'illusero di fare la storia
e la subirono
ma fu liberatoria illusione
l'azione
Autori tanti
son più colti che vissuti
e nei loro tessuti
militano troppe voci estranee
ne esce un cilindro
da cui può uscire di tutto
tanto, superfluo...
La prepotenza della vita
sola può metterti in condizioni
di porti una domanda
d'accettare un sacrificio
e una condizione
d'intraprendere una strada
e una svolta
siamo molto meno liberi
di quanto pensiamo
estraiamo virtù meccaniche
eppure virtù
Voglio la vita! Voglio brillanti!
Mi voglio brillante!
Scacciare la noia adesso!
scacciare la morte...
Ci sono segreti nei libri
ma sono stati nascosti entro labirinti polverosi
e stantii
torna alla fonte...
lo stesso segreto
costa di meno
e illumina di più
Ma voglio altri pesci, altri pesci!
Adesso.
Ma non voglio pescare...con questa canna esile e stanca!
è ora di reti a strascico
di granate subacquee
di prosciugare il lago
di rompere le regole
è la soluzione a molti enigmi
perdenti bacchettoni,
vi è un barare giusto e audace
che riscatta da una frode
sono un intrico di frodi
un saldatore di ammende
nutro le sanguisughe dell'anima
ma sono anche e sempre stato
il pioniere di nuove libertà
e bizzarri godimenti
ci sono altri altipiani
e piani d'ammezzo
e anfratti d'orrore
e posizioni mai assunte
c'è sicuramente un antidoto
alla noia universale
un trucco che sbaraglia
ogni pigrizia
Ricordo la notte che gridava...
dalle un buio migliore
Non cercherò, io troverò.
Sempre l'interno tiranno
rialzerà la testa
pretenzioso
La vita avrà quel che vuole da me
Io avrò quel che voglio dalla vita
Lei andrà oltre me
Io andrò oltre lei
ma chi si ama, non mi segua
Da oggi in poi,
collezionerò canne...
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