Islanda
sabato 18 novembre 2017
Non dubitate
Filosofia s'impose alla storia
e la piegò nella Nave in Frantumi
tutto già stava saltando in aria
fidarmi dovevo sol dei miei lumi
non importavano in quel frangente
né l'esattezza né la precisione
ma una visione d'impatto potente
marciante verso una soluzione
or m'imbarazzano quelle tirate
non aveo il tempo di documentarmi...
sentivo il Mondo, in quelle giornate
pronto a schiacciarmi
un bieco vortice s'era innescato...
seguir la catena delle intuizioni
dovevo - per essere ricordato
e scandir parola su quelle questioni
mi si accalcavano nella mente
non le potevo fermare
meglio era essere un astro vivente
ben più la vita mi poteva ispirare
piuttosto che la paziente lettura
di cui non c'eran le basi intorno
di me il sistema aveva paura
e m'impose di scrivere tutto in un giorno
forse intuiva che sarei arrivato
a sbaragliare ogni nodo
alla tenacia devo essere grato
e d'esser bollito in quel brodo
deve il lettore perciò perdonarmi
quanto è distorto, o ancor folleggiante
ero a quel tempo un filosofo in armi
dentro un conflitto allucinante
là non scomparve la lucidità
e i nervi erano saldi
dovevo fare un passo più in là
verso soli più caldi
così inciampai nei tronchi del fato
o nelle sue bave taglienti
oltre gli errori si è conservato
forte lo spirito nei suoi intenti
quel libro deve restare com'è
e sarà un'opera <<giovanile>>
che lungo i secoli avrà il suo <<perché>>
e sarà dura a morire
se morirà, io non piangerò oltre
potrei ben esserne io l'assassino
lavorerò - saggio - fino alla morte
al prossimo libriccino
dovete lasciare ai giovinastri
i loro scazzi, i loro svarioni
dopo diventano scaltri
se dentro sono campioni
ho cavalcato tosto il serpente
ho attraversato il cancello
ritornerò in mezzo alla gente
quando sarò un vecchierello
e avrò imparato quel che c'è da sapere
memore di scorribande avventate
eviterò di cadere,
non dubitate.
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