Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

domenica 23 gennaio 2022

Speranza


Vago solingo a cercare qualcosa
che rassomigli ad un bel ricordo
se anche la vita scorre confusa
questi decenni non me li scordo

Se anche ai prossimi resisterò
forse vedrò invertita
quella visione che mi condannò
e pregiudicò l'intera mia vita

Non torna mai allo stesso modo
turpe il passato - cambian gli schemi
ed i soggetti stretti dal nodo
i denominatori comuni

Abbi speranza: non sarai travolto
poiché già lo sei stato, sì brutalmente
ne porti i segni nell'anima e in corpo
storia si snoda ciclicamente

Non hai visto apogei, non hai comandato
dato i tuoi crismi alla realtà
non sei stato giovane, non hai vissuto
dacché non era tua facoltà

E se a dir bene le hai prese tutte
solo rendendole sulla carta
chi tutte le miglior cose ha distrutte
ha vita lunga, ma sempre più corta...

venerdì 21 gennaio 2022

Nemmeno le belle lettere

 
Questioni che nessun si poneva
Non me le pongo più nemmeno io
Non ci riesco – a sprofondare
A sostener la volta oceanica
 
Dove va a finire quello che
Ho fatto, scritto, pensato?
Ci credo ancora? Vi ho mai creduto?
Sono rinsavito oppure ho perso coscienza?
Sono progredito o regredito?
 
Stavo fuori dal blu e dentro il nero
Il mostro non è stato sconfitto
Per cui, ci sono ancora
Ma posso ignorarlo
Sebbene sia difficile
Una volta scoperchiata la realtà
Ma se il conforto sovviene
Dei sensi, e della coscienza alleggerita
Di umano calore che ti viene incontro
E forse, anse di vita nuova
Allora posso far come non esistesse
Snobba doveri che ancora ti chiamano
Super ego ingrato
Nemmeno le belle lettere
Valgono la pena che vi sottende.

 


giovedì 20 gennaio 2022

Amor dove non c'è

 

Lui che cerca amore dove non c’è
Cammina tra nebbie e piogge invernali
Urtando in sguardi duri e indifferenti
Chiamando invano, voci che non rispondono
O rispondono legnate
 
Trovo che il prezzo dell’amore sia aumentato
Perché è aumentato il suo costo di produzione
 
Del resto, in tempi duri, se vuoi avere
Soldi devi continuare a fornire buoni servizi
Come un calciatore deve continuare a far gol
Se vuol vincere, e se vuoi essere amato devi
Mantenerti piacente e piacevole
Nessuno ti viene incontro solo perché
Ne hai bisogno, devi ritenerti fortunato se
Non se ne approfitta come i batteri
Che entrano nell’organismo tramite
Le ferite e creano un’infezione
 
Se però la consapevolezza di tale cinica
Legge della vita, anziché procurarti rabbia
Indignazione o depressione ti induce
A raccogliere tutte le tue forze
Per arrangiarti di conseguenza
E ottenere di più
È positiva assai.

lunedì 17 gennaio 2022

Voglio essere l'unico


Natura s'impone
su ogni cosa
e ancor solo geme
della sua incompletezza

Brividi cupi e tristi
di una notte non più magica
provata d'esistenza

passioni sfibrate
e coraggio languente

voglio inventare
amori arditi e distesi

sarà ancora realtà
la fredda scure
su ogni mio anelito?

E sono i tesori miei
già davvero al sicuro?

La vita è travolta
strascicata
dall'alterità

Voglio essere l'unico.


domenica 16 gennaio 2022

Debolezze


Ognuno mostra a noi tratti evidenti
che se son belli invitano alleanze
ma preste delusioni e tradimenti
attendono chi è superficiale

Alleati ben con tutto ciò che piace 
con esso instaura lieto interscambio 
ma sappi d'ignorar ciò che rigiace
latente - e serva amici di ricambio

Non soggiacere a grama dipendenza 
da ciò che ancora ami, ma è ravvolto 
da tratti odiosi, cui faresti senza
che freddi già ti lacerano il volto

È sì l'indifferenza a esser spietata 
che non puoi ricambiare a ciò che ami 
ferita che l'avesse allontanata
contiene un contraccolpo alle tue reni

Se bene vuoi odiar, non amar troppo
oppur sarai costretto a trattenerti 
dallo sfogar la bile che hai sul groppo
causata dai suoi biechi trattamenti 

E poi devi esser forte ed arroccato 
possente alla difesa ed all'attacco 
o temerai d'averlo speronato 
che la risposta sua ti metta in scacco 

La vita non perdona debolezza
che porta al bisogno e a false mosse
legati solo a ciò ch'è alla tua altezza
se non vuoi inciampare in mille fosse. 



giovedì 13 gennaio 2022

Ancor mille volte


Allenti la presa, ma il male non muore
il giorno disperde la notte incresciosa
la grande maestra, che tieni in onore
t'insegna che devi sbrogliar ogni cosa

Il gelido timbro che ti sfigura
di mente volgare applicata al tuo volto
la mortificata tua vera natura
la tema di non terminare il raccolto 

La voglia che scema all'azion necessaria 
quel moto che vivo e più bello ti rende
e forse che la direzione contraria
che hai preso sia falsa? Già, certamente.

E venti di guerra identitaria
che senti e che valuti con occhi ambigui
angustiano il cuore, accendono l'aria
se questo è il destino, accettalo e segui

Potrebbe arrestarsi all'improvviso 
per mano divina o illuminazione 
preparati ad ogni evenienza e sul viso
non mostrare segni di rassegnazione 

Dei mille e più pungoli che posson tagliare
non vivere ansioso, ma scansane tanti
esiston disgrazie di cupo terrore
ignorale - e punta i traguardi più alti

Alle imposizioni non soccomberò 
che mi voglion incatenato al terreno
e ancor mille volte rinascerò 
non sono la locomotiva di un treno

ma un bufalo, che può scartare di lato
e sono caduto, e voglio esplorare 
più volte l'incanto mi sono inventato 
e tanto ce n'è anche nel mondo reale. 








martedì 11 gennaio 2022

Per altre ali

 

Vorrebbe scalare i più alti monti
lui – in potenza - signor delle cime
rischia però di finir sotto i ponti
a rimestar le sue ultime rime
 
A un certo punto si deve scegliere
tra vita attiva o contemplativa
e se il dio soldo non ti sostiene
trai i remi in barca, e torna alla riva
 
Viaggiai nel regno dell’incertezza
quasi ogni pensier mio fu un azzardo
lanciava frasi a notevole altezza
nel suo istinto dinamitardo
 
La fondazione, in secondo tempo
sotto veniva poi inserita
e stupiva che non stridesse troppo
con quella frase ardita
 
Del resto, come farsi scappare
ben quella fulminante intuizione
se non v’era il modo di ben studiare
ciò che sottende a un’affermazione?
 
Non me ne diedero le condizioni
nessun del resto spiana il terreno
a chi è minaccia di future eversioni
e deve cavarsela come il titano
 
Deve ben stridere sì la sua vita
come già stridono molti suoi pensieri
deve sbagliare, camminare in salita
gemere nei dubbiosi sentieri
 
Deve seguire il suo fiuto
e aver accesso interior più che esterno
alle conoscenze – al primo principio
La Volontà – della vita perno…
 
Così citai opere che non aveo letto
dipinsi paesaggi e storie mai visti
fantasticai – come nessun gretto
uomo sa fare, presi i miei rischi
 
In qualche modo vuole volare
l’albatro – perché dentro ha una meta
e se l’ambiente non lo vuol aiutare
decolla lo stesso, in maniera inconsueta
 
Conserva – certo – il suo volo
tutti i difetti di traiettoria
del terreno che stava sotto il suo cielo
e su cui si posò durante la storia
 
Par che non sia quindi colpa sua
se alcune viste gli furon precluse
o se abbandona lungo la via:
per le troppe sponde al male colluse
 
Stanche, le ali si legano ai fianchi
or deve pur camminare
abbandonando le cose importanti
quello che ha fatto, gli deve bastare
 
Peggio per lui e per il mondo infame
se non vedranno compiuto il prodigio
l’albero immenso, dal piccolo seme
solo innaffiato dall’uom di prestigio
 
Questa fu sorte di tutti i migliori
che aprirono al mondo nuove visioni
e nonostante tutti gli errori
tutte influenzano le nuove stagioni
 
Non v’è grande opera che non contenga
per i motivi suddetti
qualche concetto che non convenga
e che produca scontri cruenti
 
Ma solamente da quei libri curiosi
può proseguire il progresso
se sono ancor lacunosi
la colpa è di chi ha proibito l’ingresso
 
alle stanze più oscure, dove nefandezze
furon compiute ai nostri danni
attendiam di raggiungere nuove altezze
per altre ali, tra molti anni.


domenica 9 gennaio 2022

E lì puoi respirare

 
Vorrebbe la mia rabbia esplodere improvvisa
già come quella - indegna - di ogni altro cristiano
che non sopporta mai di sopportare offesa
e fetida oppressione, crescendo piano piano…
 
Qui vita è rimandata eternamente
già che non ce ne son le condizioni
a meno di distruggere - controproducente
tutto ciò che, d’intorno, contraria i tuoi neuroni
 
Invece dèi resistere, surriscaldando quelli
trovando sfiatatoi laterali
girar bardati come dei cammelli
se non vuoi conseguenze ancor più gravi
 
Ti tolsero i pilastri della felicità
ed il terren su cui sono fondati:
il sistema politico di tutta la città
senza cui quelli son presto crollati
 
Non mi stupisce allora se non posso
con buon successo costruire niente
e se alle cose buone non ho accesso
in un mondo a misura di demente
 
Accatta quel che puoi, tu, serpeggiando
ma sole costruzioni di cui ti puoi fidare
son i sistemi che vai teorizzando
la carta ti soccorre, e lì puoi respirare.

sabato 8 gennaio 2022

Ancor lontano è l'imbrunire


Fuochi di paglia non rivolgeranno
improvvisando sempre queste cose
l'ordine e, chi se ne duole troppo, sbaglia
piccole idee non generano rose

Se ti rattrista omai l'esaurimento
di fresche forze tese ad imbastire
maniero da rivolger contro il vento
sai che ancora lontano è l'imbrunire

Puoi rafforzarti, amando un po' te stesso
e molto già imparar dall'esperienza
fare fruttificare il compromesso
raccoglier la più limpida sapienza

E ciò che non farai sarà raggiunto
da alcuni tuoi discepoli alla penna
sereno devi giungere a quel punto
che afferri forte ciò che altrove accenna

E non fidarti delle sensazioni
pessime - ma ancora e sempre contingenti
combatti astuto, e non darti restrizioni
la vita serba scene sorprendenti.


Dubbi al timone

 
Come posso tener duro questo timone
tra mollarlo consunti e seguire arditi
si dibatte in me quest’eterno agone
oltre fatiche immani, son progressi infiniti
 
sol la punta dell’iceberg, infatti, hai scoperto
e la brama di viversi senza pensiero
contraltare ad un montuoso deserto
entro il quale ricerchi migliore sentiero
 
Raramente di petto, però, vanno affrontate
della vita le insidie – e non è questo il caso
impara da queste lente giornate
e da tutti gli ostacoli in cui sbatti il naso
 
Corpo e mente rifiutano sforzi eccessivi
la natura c’insegna che vuol la botte piena
e la moglie ubriaca in tutti i suoi rivi
ché la vita deve valer la sua pena!
 
Già gustammo le acredini del non aver nulla
se non strenue lotte senza premi né onori
e la nostra ragione – che avevam dalla culla
ci portò sol tragedie, nel mondo là fuori
 
Non badare più al tempo, prendi agevole strada
devi saper distinguer sforzo necessario
che non dee logorar più di quanto ripaga
chi t’impone di più è uno stolto, o un falsario
 
Tutto ciò che mente, per stoltezza o intenzione
è ebbene da sempre il nostro nemico
non tenere in dispensa ogni gesto o astrazione
possan trarti un giorno fuori dall’intrico.
 
Sei avanti, ma indietro come le nespole
sei indietro, ma avanti come un profeta
sei un ibrido di divenir e di essere
sarai forte abbastanza da venire alla meta?


venerdì 7 gennaio 2022

I semi di quel che sento

 

La notte dilania e ti disidrata
produce sogni di soffocamento
voglion svegliarti a nuova giornata
che raccoglie i semi di quel che sento
 
bieca circostanza richiama i torti
chi già ti ferì sopra quel terreno
mostri del passato non sono morti
sinché non li hai spianati sereno 
 
vuoi la massa subisca, in ogni suo elemento
quello che hai visto per tutta la vita
vanagloriosa del suo godimento
quando mai non vide travaglio e salita
 
ma non è possibile quello che pensi
e sempre sarebbe un mezzo gaudio
sorte condivisa dalle vaste genti
e potrebbero, insieme, cambiarla in meglio
 
ché già vigon le regole: la mediocrazia
se mai ti sconfiggono, lo fan tutti insieme
e tra lor si scelgono su ogni via
si dan ciò che chiedono, e se la passan bene.
 
Non accetto accusa di negatività
quella che sol l’altro inoculò in me
vanificando generosità
e coraggio verso una vita che
 
proprio questi fecciosi mi han voluto negare
ben dimostrandosi non all’altezza
di un’anima che sapeva volare
l’hanno strapazzata con la lor bassezza
 
La psicologia dei sempliciotti
che vita non conoscono, viene smentita
in ogni momento, da alani e bassotti
che si sbranano e vendicano ad ogni tornata
 
per ogni inezia – e arriverò a farlo
io che ho visto tanto – e cancellerò
di ogni menzogna il fastidioso tarlo
quando già per sempre la bannerò.
 
Hanno trascurato, per generazioni
le rette battaglie, e ora una montagna
schiaccia vita nostra, preclude azioni
e il vederci chiaro in questa ramaglia
 
Non so più che fare – se lasciar perdere
accontentandomi del già fatto
o seguire, senza che possa rendere
vera gioia in questo sentiero coatto
 
Hai già detto bene: e coatto resta
ché ben muove il fato la natura nostra
su ciascun terreno in cui ci abbia lanciato
attendiamo l’esito di questa giostra.

giovedì 6 gennaio 2022

Fino alla resa dei conti


Polvere d'illusioni
mi turba e irrita ancora

su quanto valse il prossimo
e quanto valsi io

ancor sulle mie fattezze odierne

quanti specchi mendaci
ancora da rompere

la mia mente distorce
occhi che già distorcono
capitalisti, moderni e superficiali

vivere nel dubbio
dibattente e lacerante
fa parte del dazio

Ricordo per chi facevano il tifo
i miei, e le valutazioni immonde
gli interventi criminosi
quante volte ti hanno ucciso l'anima
a-priori e determinato il futuro

A loro, poi a uomini, donne
ed epoche sarà restituito
il legittimo squallore
che gravò sul sottoscritto

non cadere sconfitti
di definitiva rinuncia
dinanzi a tale realtà
diacronica - è una vittoria

E ancor la pazienza infinita
tra nebbia e pioggia invernali
e la sera scabrissima di umanità
amica o nemica non distinguendo più
rilancia il tuo treno a mete lontane
ignaro di poter attingere o meno
a fontane amorose
or più disteso di mancanze eterne
assuefatto, atrofico, più duro, insensibile

Ma ancor ghiacciai possono sciogliersi improvvisi
Non si anticipa però una vita
di cui mancano i perni

Lentamente, si diventa grandi, grandi, grandi e devi continuare
a viaggiare nel tempo

Bambini adulti paffutelli
Voi - innaffiati e carezzati
da sempre
non avete lezione da dare

La vita ci confonde, sbriciola, perde 
anche quando è facile 
tanto siamo deboli
smettete di condannare
chi è stato più forte
anche dove cadde 

Il presente continua biecamente 
a enfatizzare errori passati
immemore d'acerbità e circostanze 
e che nessuno m'insegnò nulla

Però pensa questo e odia
essere giunto a quei punti 
per ignobili e trascurate
mani esterne 
Ho dovuto toccare una debolezza
che non mi compete 
e tirar fuori una forza
eccedente le pretese ragionevoli 

così continuerò 
fino alla resa dei conti. 


martedì 4 gennaio 2022

Sonetto sospeso

 

Ancor altaleno tra il cupo e il rampante
tra scene di morte e lento rilancio
se la vera vita è preclusa per sempre
e sempre passivo resterà il bilancio
 
e non mi van briciole del vostro rancio
risalite abissali di fatica embolica
per aver casomai, stantio, un assaggio
come premio ad una battaglia iperbolica
 
ma – come già me le presi – dovrò
coglier piccole gioie e soddisfazioni
altrimenti il brav’uomo non può
 
regger molto su questi gironi
volti a giungere – come, non so
a quel regno dove nota non stoni.

sabato 1 gennaio 2022

Dalla tirannide della mente


Ed il treno dell'arte si allontana
ad inseguirlo servono
brocche d'amore
e lavoro di squadra
vasti spazi e risorse
che non ci sono

Dovresti aver già ucciso
demoni e guarito
antiche piaghe e nuove

Puoi far doppi giochi
se li padroneggi entrambi
non se fatichi in uno

Rimettiti in sesto
stai sul pezzo e agghindati
di tutta la musica possibile
Essa si lascia apprendere
e ti conforta - facilmente

È arrivata l'ora di pretendere
oppure dimettersi
dalla tirannide
della mente.


Luce superficiale


Lieve miglioramento emotivo
ti rende già più superficiale
più stimolato ad essere attivo
forse giovar dell'istinto animale

Mezza speranza - però sentita
che tu possa aver nuove sensazioni
non sia condannata, la tua partita
per sempre a riandar dell'inferno i gironi

Qualche cartuccia sembra di averla
ad ottener risultati e rivalse
forse, un giorno, una perla
non letteraria, che il tuo ego raccolse

E in questo clima superficiale
sembrano sperdersi molti arabeschi
e non sia più necessario sbrogliare
i grovigli del mondo, tra mille rischi

In effetti vedevi tutti gli umani
solo schierati a farsi più in alto
dell'inviso prossimo, senza che mani
fossero usate a migliorare il mondo

E li vedevi riuscirci, per questo 
ne uscivi indignato per questi meschini 
e bassi propositi - di un essere losco 
violentatore di alti giardini

Si sta spegnendo superficialità 
stai sprofondando nelle questioni
che ti impedirono di stare di qua
ben profittando di odierne stagioni

Dicevi che lo stridore
dei fondamenti raggiunge le cime
te lo rimangi, bramoso d'amore
sembri disposto a scordare il sublime 

che regnerebbe ben nel tuo mondo
radioso accordo di pensiero e di sensi 
vi giungerai per gradi, ma in fondo 
spera che qualche bel dono dispensi

questa realtà, mediocre e tremenda 
lei che conserva ben perfezioni
preste a finire - eppure ti accenda 
della sua luce, ti dia emozioni. 


Imputazione


Da un seggio impudico darmi lezione
questo debbo subir, oggi come allora
voi che non conosceste il malo sperone
che all'esistenza vi disinnamora

Tanto profonde eran le radici 
di quel che accadeva, che nemmeno io
mi rendevo conto - sicché traditrici 
eran molte sponde del pensier mio

Or che vedo meglio, assai più m'indigno
del tutto e la parte - così mal schierati 
a straziar la vita d'ogni uomo degno
ed i torti dei luridi - invendicati 

Vostra colpa è non esser come me
e ogni giorno infliggermi la vostra essenza
conformante il mondo ai suoi cliché 
a vostra immagine e somiglianza

Sicché lui vi scivola e vi conforta 
come le persone che avete intorno 
imporrò al terreno di darvi storta 
a ogni vostro passo verso l'inferno

Sia dunque chiaro che non è un lamento
ma un'accusa precisa nei vostri confronti 
che argomenterò con sommo ardimento 
dinanzi a posteri tribunali eccellenti

Non è bello - certo - essere accusati
anche con ragione, e mi girate contro 
tutti i retti capi d'imputazione 
che vi voglion sbattere mille anni dentro 

Devo solo smettere di parlar con voi
che di dibattere non siete degni
sarà la giustizia degli aristoi 
a sputar sentenza - dai nostri regni.