Allenti la presa, ma il male non muore
il giorno disperde la notte incresciosa
la grande maestra, che tieni in onore
t'insegna che devi sbrogliar ogni cosa
Il gelido timbro che ti sfigura
di mente volgare applicata al tuo volto
la mortificata tua vera natura
la tema di non terminare il raccolto
La voglia che scema all'azion necessaria
quel moto che vivo e più bello ti rende
e forse che la direzione contraria
che hai preso sia falsa? Già, certamente.
E venti di guerra identitaria
che senti e che valuti con occhi ambigui
angustiano il cuore, accendono l'aria
se questo è il destino, accettalo e segui
Potrebbe arrestarsi all'improvviso
per mano divina o illuminazione
preparati ad ogni evenienza e sul viso
non mostrare segni di rassegnazione
Dei mille e più pungoli che posson tagliare
non vivere ansioso, ma scansane tanti
esiston disgrazie di cupo terrore
ignorale - e punta i traguardi più alti
Alle imposizioni non soccomberò
che mi voglion incatenato al terreno
e ancor mille volte rinascerò
non sono la locomotiva di un treno
ma un bufalo, che può scartare di lato
e sono caduto, e voglio esplorare
più volte l'incanto mi sono inventato
e tanto ce n'è anche nel mondo reale.
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