Vorrebbe la mia rabbia esplodere improvvisa
già come quella - indegna - di ogni altro cristiano
che non sopporta mai di sopportare offesa
e fetida oppressione, crescendo piano piano…
Qui vita è rimandata eternamente
già che non ce ne son le condizioni
a meno di distruggere - controproducente
tutto ciò che, d’intorno, contraria i tuoi neuroni
Invece dèi resistere, surriscaldando quelli
trovando sfiatatoi laterali
girar bardati come dei cammelli
se non vuoi conseguenze ancor più gravi
Ti tolsero i pilastri della felicità
ed il terren su cui sono fondati:
il sistema politico di tutta la città
senza cui quelli son presto crollati
Non mi stupisce allora se non posso
con buon successo costruire niente
e se alle cose buone non ho accesso
in un mondo a misura di demente
Accatta quel che puoi, tu, serpeggiando
ma sole costruzioni di cui ti puoi fidare
son i sistemi che vai teorizzando
la carta ti soccorre, e lì puoi respirare.
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