Da un seggio impudico darmi lezione
questo debbo subir, oggi come allora
voi che non conosceste il malo sperone
che all'esistenza vi disinnamora
Tanto profonde eran le radici
di quel che accadeva, che nemmeno io
mi rendevo conto - sicché traditrici
eran molte sponde del pensier mio
Or che vedo meglio, assai più m'indigno
del tutto e la parte - così mal schierati
a straziar la vita d'ogni uomo degno
ed i torti dei luridi - invendicati
Vostra colpa è non esser come me
e ogni giorno infliggermi la vostra essenza
conformante il mondo ai suoi cliché
a vostra immagine e somiglianza
Sicché lui vi scivola e vi conforta
come le persone che avete intorno
imporrò al terreno di darvi storta
a ogni vostro passo verso l'inferno
Sia dunque chiaro che non è un lamento
ma un'accusa precisa nei vostri confronti
che argomenterò con sommo ardimento
dinanzi a posteri tribunali eccellenti
Non è bello - certo - essere accusati
anche con ragione, e mi girate contro
tutti i retti capi d'imputazione
che vi voglion sbattere mille anni dentro
Devo solo smettere di parlar con voi
che di dibattere non siete degni
sarà la giustizia degli aristoi
a sputar sentenza - dai nostri regni.
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