Per lo più taccion gli asini trottanti
cui ti rivolgi, senza i tuoi cavalli
è meglio - già che scabri e punzecchianti
son i commenti: bastano i tuoi calli?
Pensi mai di trovare la saggezza
la soluzione a ciò che hanno creato
problemi a chi li supera in altezza
in bocca al subumano integrato?
Prendemmo già le mosse da voialtri
noi quando eravamo piccolini
crescemmo in gabbia e dai vostri filtri
colaron gli elementi più sublimi
per trattenere il semplice ed il grezzo
sempre finalizzato ai biechi scopi
divenir ingranaggio, star sul pezzo
servir la vita ai soliti ignoti
Ogni settore è mediocrizzato
l'accesso garantito a chi non soffre
del bieco e lercio libero mercato
e porta i suoi difetti nelle scienze
E tutto è men vivibile e più duro
di come intelligenza lo vorrebbe
non v'è rifugio che sia ancor sicuro
intonso dalle regole del gregge
Tutto ciò che sbagliammo ai vostri occhi
foste ben voi a farcelo sbagliare
scagliarsi dagli infami vostri blocchi
è prima condizion del respirare
Da lì possiamo crescer da noi stessi
come già avremmo fatto alla partenza
prima che ci poneste nei recessi
oppressi ed oberati alla coscienza
E ancora io mi deo giustificare
dinanzi a chi non sa cosa è giustizia
stizzito di dovermi imbarazzare
sottoponendo il vero a chi lo strazia
Ed oramai agli sgoccioli mi adatto
sperando ancor nelle ultime occasioni
ma tutto il mio sentiero fu coatto
a trarre infine queste conclusioni.
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