Salta da un ramo all'altro
col vassoio in mano
Io, innamorato - me la porto sul molo
dolce spina che so
accudire il suo cucciolo ed essere
d'altri conforto e ragione
non riesce a pungere come una volta
ma nemmeno a iniettarmi
siero sì inebriante - di ciò che non conosco
Stoico, duro, più spento
questo son - ma lo sguardo
è più saggio ed acuto
perde e vince assai meglio
sono stato nel gioco
senza evadere mai
la sconfitta ad oltranza
non mi piegò
Ma ritorno a trovarti
lieto ti guardo saltellare
sembri felice
voglio che mi accompagni
tra le rovine d'altre città
della mia vita tutta
del presente del mondo
tra affilati concetti e ricordi
non mi uccidono gli anni
in cui non sei mia
non più
Smetterai di danzare
piccola e leggiadra
o continuerai
su questi fogli
per sempre...
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