Morbo vigliacco e corrosivo
il vostro umore mi entra nel corpo
si chiama colpa, ma finché vivo
vendicherò le tossine che assorbo
potete imprimere violenza subdola
e con leggerezza agire d'istinto
spadroneggiar dalla vostra nuvola
inconquistata, da troppo tempo
immani, immondi, infiniti vantaggi
vi han sostenuti dal quell'empio giorno
tenace affronti gli infiniti passaggi
che ti consentono di farti largo
di ottenere uno straccio d'indipendenza
in un regno di cui non accetti gli
scopi,
le forme, i soggetti, e la sua tendenza
ma la verità è una cosa per pochi!
tutto rallenta, per fare posto
alle quisquilie in cui siete implicati
e se alla stampante finisce
l'inchiostro
sostituirlo è da laureati
non usurpate il nome di scienza
di tecnologia, di arte e progresso
solo un ammasso d'incompetenza
e di meschinità da buttar nel cesso
se vi muovete per prove ed errori
a me avete perso ogni diritto
di proclamarvi fieri gestori
di questo mondo che avete disfatto
certo chi sbagli una volta, passi
ma se avete il fallo nella biologia
è una certezza di nuovi sconquassi
fino a che il fuoco non vi spazzi via
della cruenta rivoluzione,
noi non abbiamo bisogno di prove
e il nostro dubbio, in atto e
astrazione
viene perché subalterno si muove
il nostro spirito, puro e perfetto
ora contaminato dagli empi
di tutte le trappole in cui mi metto
la vostra colpa spreca gli esempi
e non avrò il modo di fare nemmeno -
stacanovista nell'anonimato
quello che un martire accetta sereno
di essere morto finché non sei rinato
per rinnovare ogni fazzoletto
di questa grigia promiscua veste
studiar la storia, scolpire il concetto
e poi sancir gerarchia di teste
bene, si deve cambiare programma
ci vogliono soldi e ci vuole tempo
e qui non c'è niente che nutra la
fiamma
dell'agognato rivolgimento
per cui salto fuori con queste gambe
non tanto robuste, e questa luce negli
occhi
il cuore è piagato e l'universo spande
ma getterò semi e getterò sacchi
ci sono state piccole svolte
sono però significative assai
non sono torri, non sono volte
ma forse bastano a gestire i guai
balugina triste all'occhio un rimpianto
di trascurare Impresa fatale
che al suo nemico eternerebbe il pianto
mentre a se stessa la vittoria finale
ma si vede che questo non era previsto
non ce ne han date le condizioni
sarà di nuovo un percorso misto
che muove il passo in due direzioni
Un saggio disse che la conclusione
è il punto in cui stanco sei di pensare:
accetto il rischio, e se non ho ragione
allora il fato mi possa graziare!
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