Salutiamo la notte,
dolce alleata comprende
la nostra coscienza affranta
lei osservò la verità
la nostra non è una stanchezza normale
abbiamo il mondo in corpo
sentiamo come alieno
si è impresso in noi
sembrano esserci pieghe
e vasti corridoi ancora
dove può arriderci una speranza
dove si può scaldarsi
al focolare dell'identità
dove si parla la nostra lingua
dove si possono toccare
quei belli che eravamo
a sostenere la volta malefica
sperditi adesso
in questo modesto sonno
è un piccolo passo
per ritrovarti
un pezzetto alla volta
ricomponi il quadro
domani e poi sempre
fino al gelido sole
araldo ventoso
del giorno fatale
Nessun commento:
Posta un commento