Islanda

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arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

mercoledì 17 aprile 2019

Postille al Manifesto (I)


Sostengono che la meritocrazia esista anche sotto il Capitalismo, che i migliori riescono comunque ad emergere. Ciò è vero in parte: se si escludono innanzitutto i migliori dei migliori, i veri fuoriclasse, orbene i dissidenti che mettono in discussione i dogmi del capitalismo stesso [entro i quali soltanto è possibile emergere], quelli di una società costituzionalmente imperfetta. Costoro arrivano addirittura ad essere emarginati ed equiparati ai buoni a nulla o ai nullafacenti - quando il loro astenersi o fallire, invece, è una legittima obiezione di coscienza, il rifiuto di partecipare ad un gioco di livello inferiore alla loro anima: infatti esiste un livello di virtù che non può non trovarsi stretta entro la cornice delle regole e dei valori i base ai quali dovrebbe dare il meglio di sé, sicché le sue forze si rivolgono in prima istanza contro la Cornice. Inoltre, anche le persone semplicemente talentuose, sotto tale sistema arrivano, sì, ad emergere, ma a qual prezzo!

Il sistema organicista è come un motore progettato con intelligenza tale da aver eliminato tutti gli attriti e le circonvoluzioni superflue: sicché ottiene un rendimento molto maggiore. E questo è in fondo, lo scopo dell'economia.

Nella scienza politica sono da tentare ancora molti esperimenti. Le ideologie del passato, prese integralmente, sono di certo incompatibili; ma cogliendone dei frammenti e unendoli accortamente assieme, si possono ottenere degli ibridi che reggono. Questi non devono essere necessariamente dei miscugli - inerenti ancora alla sfera fisica, di sostanze che possono essere separate con semplici metodi fisici e dunque a rischio di facile disgregazione se sottoposti a sollecitazioni - bensì proprio delle fusioni chimiche, producendo composti che siano contemporaneamente stabili, leggeri, elastici, resistenti a trazione, pressione, torsione, penetrazione, alle basse e alle alte temperature, e siano inattaccabili da agenti chimici.

Il nazismo – molto coeso ed efficiente all'interno – si è pur rivelato vulnerabile agli attacchi esterni, e sottoposto alla tenaglia pluto-bolscevica ha dovuto cedere. La croce uncinata era forse fatta dunque di acciaio ossidabile. Il nazionalsocialismo è intimamente venato di romanticismo; e le vene romantiche sono, alla prova dei fatti, fonti di fragilità più che non di forza. Il romanticismo è cosa da adolescenti... mentre l'amore maturo è più concreto, astuto, consapevole, ed attento alla reale compatibilità dei tratti caratteriali e contingenti. Il giovane si crede invincibile, si sente caro agli dèi perché animato da un sentimento puro e s'illude che il suo amore sia da questi protetto: quando essi hanno forse già sentenziato a priori il suo fallimento; sicché invano egli si sforza di contrastare il destino. A posteriori, lungamente deluso, facendo il computo delle energie spese, di lacrime e sangue, confrontati con i risultati oggettivamente ottenuti, egli si rammarica d'aver tolto spazio al freddo calcolo per ascoltare il suo cuore. Il romanticismo, come ci mostrano la letteratura e il teatro, rende le storie più belle, ma è anche quello che fa morire gli eroi, fallire i progetti e le ambizioni, soffrire i protagonisti. Il nazismo è stato stroncato che era ancora adolescente (aveva a dir bene solo 12 anni) e la caduta di Berlino è stata appunto tragica.

Il movimento organicista vuole togliere dal suo statuto tutti gli errori riconducibili alla giovinezza, ossia all'ingenuità e all'inesperienza. Per questo io mi devo premurare di avere una vita longeva, viste le responsabilità che, da filosofo, mi assumo, delle quali il giovane non si rende mai pienamente conto; e sarò lieto di poter dare ai miei scritti la revisione della maturità e
possibilmente quella della vecchiaia.


La morale è argomento da considerare con la massima perizia e cautela: concezioni che paiono nobili e ragionevoli si rivelano essere, a una più attenta analisi, delle stupide remore, dei sottili inganni, dei bigottismi arcaici o rinovelli, buoni solo a perdere le guerre, far sanguinare il cuore e arrovellare il cervello. Sul tema morale io emetterò il più tardi possibile la mia definitiva parola. 

2 commenti:

  1. Ottimo scritto: pero al posto di Nazismo, userei Nazionalsocialismo.

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    1. Della serie non abbiamo Ancora imparato dal sangue ingiustamente versato. Ogni totalitarismi è intrinsecamente folle,razzista e bieco. E perciò destinato al fallimento

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