Sembra
la pagina respingerti
rifiutare
la penna
E
tutto già sembri
aver
meglio detto – altrove
Terrai
acceso questo dono?
La
svolta pragmatica rischia
di
ottundere la mente
Eppure
è necessaria
a
liberare il corpo
Non
cercare immagini fuorvianti
sta
sul pezzo
dì
quello che devi dire
L'ambientazione
appare davvero
superflua
Ancora
troiate imposte
si
dilungano per settimane
e
sempre avvelenano e intralciano
la
vita
Chi
mai pensò a noi?
Non
siamo solo abbandonati
ma
braccati da scorie
spazzatura
e nemici
cose
spianate contro di noi
Ma
la spietatezza è un dono
da
conquistare duramente
Se
ti abitui a perdonare
ed
amare i tuoi nemici
t'infiacchirai
morboso
ben
presto e vivrai in stato
di
occupazione fecciosa
Basta
uno sguardo per concludere
FECCIA
sulla FACCIA
E
tu vuoi studiare la storia del
mondo
e mille discipline?
Un
sonno patologico incombe
Ed
il mostro sarà la misura
dei
miei vizi e delle mie virtù
qualcosa
salverà, e tagliuzzerà
di
me, perché le PIACE, perché
lo
STIMA, il suo cervellino ovarico
il
resto sarà il più basso ORRORE
mai
visto ed incarnato.
E
chi ha paura di me, in un
certo
senso fa bene – pur essendo
MERDA
DI PORCO
Vento
scatenato di fiamma
voglio
che spazzi le umane genti...
Ma
il sonno incombe più forte
Ancora
non posso farla pagare
a
nessuno...sol insinuare
nelle
lande del futuro la mia
spiritualissima
vendetta...
che
somiglia tanto a quella
degli
innominati...
Perché
mi sforzo di agghindare
ciò
che è nudo e crudo
e
rude mi strafalcia?
Non
ho voglia più di leggere
un
CAZZO...io sono la fonte
cui
attingere ogni cosa!
E
cerco appigli all'intorno
per
rendere questa poesia
più
poetica ma trovo solo
muri
impenetrabili
e
scabre minacce
Trovo
la realtà imperterrita
che
si riconferma
E
temo per il mio indomani lontano
temo
che i posteri mi ammazzeranno
in
un cruento martirio estetico
altro
che incensarmi
E
se io avessi il coraggio nuovo
di
non essere più fine?
Se
il mio vomitare versi
fosse
più gradevole?
No,
non mi immergo
più
nella letteratura di area
ho
già intuito il conflitto
assiologico
fondamentale, e dove
questi
e quelli hanno sbagliato.
Attento,
rischi di farti
rodere
dall'indignazione
imbattendoti
in tanta gente che
ha
goduto senza soffrire, ha preteso brutale
e
senza remore si è indignato
di
ogni piccolo sgarbo o mancanza
ricevuti
dal destino, o da
singola
persona.
Bisogna
fare un uso parsimonioso
e
impeccabile dell'ipocrisia
Ma
usa tutta la sincerità
che
puoi permetterti,
senza
troppi rispetti.
Ma
la fiacca ti domina...
Lotta
truce e riprenditi
strappa
la tua forza al mondo esterno
supera
i tuoi limiti
Sei
malato e scoperchiato
in
una gogna senza fine
e
non puoi farci un bel CAZZO.
Prima
o poi devo chiuderla
sta
poesia. CAZZO
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