Per millenari strati d'ingiustizie
per fiati di congreghe criminali
io fui condotto in bocca alle disgrazie
a risalir da pozze infernali
Ed ogni dì gli ostacoli al cammino
si prestano impudichi a darmi storta
sfasato con il mondo - ma il destino
mio resta di varcare quella porta
Per quante dilazioni incomberanno
per quante volte metterò a monte
s'aggrapperà il pensiero ad ogni danno
cogliendo di saggezza nuova fonte
E sbaglio meno, sì, io me n'accorgo
bei punti segno, e meno gravemente
io cado - ebbene anche se non mordo
mi affilo i denti instancabilmente
Groviglio infame, ti districherò
per mille gesti e per mille rime
ferendomi ed amando io verrò
al campo delle rose senza spine.
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