Qui c'è un piccolo vaso con le piume
e musica soffusa, e begli oggetti
... e mille tonnellate di pattume
create dalla schiera degli inetti ...
Ripongono ai ritagli miei di tempo
la sacra mia battaglia intellettiva
godono torturandomi a rilento
pigiato dalla mente collettiva
dentro una fabbrica infame a sfacchinare
i vezzi d'un imprenditor bastardo
che sulla pelle mia vuol guadagnare
sfornando frutta ad un regime assurdo
Cercando assiduamente e con fatica
forse altrove mi aspetta il vomitorio
d'un posto commerciale - e l'apparente amica
svolta di una vita al contrario
Ravviva la mia fiamma il patimento
chiarezza giunge ora più profonda
ad agguantare un nuovo firmamento
nessuna verità mi si nasconda
Capisco quel che han fatto in due millenni
e in altre fasi - io devo altrettanto
concludere, crescendo tra gli affanni
coprendo tutto con il mio manto
Ebbene, fonderò una religione
con un intento pio e mortificante
sognando un'infinita processione
di vermi - che ci credon fermamente
Ragione avran di credere, perché
la mia dottrina impone ai loro occhi
quello che sono - e sentano per sé
soltanto la vergogna dei più abietti
Prevedo filastrocche ben composte
preghiere come l' Atto di Dolore
atte a colpevolizzare queste mosche
e che odio di sé stessi sia l'Amore
Per ogni via verranno martoriati
Mediocri - ora votati all'obbedienza
che sola li riscatta, li vuole assoggettati
al nuovo sacro dio: l'Intelligenza!
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