Nel tempio della carta hai preso consistenza
pensier mio - che faresti se fossi istituzione
e prassi condivisa, popolar tendenza
ancor ti chiederesti la ragione?
Quel che non fai dimentichi, lo devi concepire
di nuovo, se non hai lasciato un segno
e questo vuoto ti saprà tradire
ché altrove non hai posto il tuo impegno
Ed ogni giorno tu lima gli spigoli
ritorna con più forza laddove eri carente
sicché tu non agivi, e al tuo progresso aggiorna
ogni elemento del tuo presente
Senza pigrizia annota un giorno pigro
e con chiarezza le sue nebulose
al meglio cura il tuo raccolto magro
grosse vacche verranno luminose
Non darti una giustizia difettiva
recupera e pulisci ogni reperto
o ti difetterà improvvisa
Autostima - con esito incerto
Certo sarà il tormento, immeritato
se non per questa tua trascuratezza
piacere ancor sarà dilazionato
saran cattivi odori nella brezza
Il nero che hai vissuto è mille volte grande
non vi hai posto rimedi e contraltari
capaci a farti stare diritto sulle gambe
e garantiti giorni meno amari
S'appiglian queste carte all'amarezza
S'appiglia l'amarezza a queste carte
e quello ch'era un dubbio diventa una certezza
evinco un giorno il tutto dalla parte.
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