Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 13 dicembre 2025

Onde non dover più sentire

 

Raggi tiepidi e una nuova coscienza
scaldano questo inverno

Menti disabitate vollero infliggermi
il loro non-pensiero 

Il pensiero - che non è di questo mondo
è fissato su pergamena, verso altri mondi

Ora mi accodo, in ritardo abissale
sulla vostra lunghezza d'onda

onde non dover più sentire
sfrigolare la mia radio
amante di musiche a voi inaccessibili

La debolezza acquisita
mi consente questo
ma essa sarà all'improvviso 
forza sufficiente 
a vivere qui.




venerdì 12 dicembre 2025

Ai piccoli scogli

 

Deve la penna vedere un lido dolce
per quanto arida e spinosa sia
la terra da cui proviene 

creai tante isole dolci
da mari morti e perduti

poi il coltello avvelenato
le guastò di nuovo

cosa non è ideale, di ciò che è bello?

La vita fugge su un treno che accelera
gambe sempre più stanche
acciaccate l'inseguono

Se vuoi qualcosa di reale
sei forzato ad abbassare la mira
a portata di difetto, forze, tempo residuo

o naufragherai assieme ai tuoi sogni

e ad un certo punto
se non pensi positivo 
affonderai senza ritorno

ti vedrò allora aggrappato
ai piccoli scogli
grato di essi

ti sposterai in un'area circoscritta
con poche bracciate

Poche qualità, nell'uomo
sono punite più dell'ambizione.






domenica 7 dicembre 2025

Son come i sogni

 

La penna canta
il suo trionfale fallimento
ché altro non può chiedere 
all'uomo senza ucciderlo

canta stancamente
la sua potente insufficienza 
canta i due dementi ubriachi
alla sua sinistra
la stolida ebbrezza del mondo 
dinanzi al naufragio

più affinerai il pensiero 
più sarà vasto e profondo 
e meno sarà intelligibile
e attraente per chi
dovrebbe metterlo in atto

E sogni amorosi 
son come i sogni 
rivoluzionari

soffocati nella loro
intensa solitudine


venerdì 21 novembre 2025

Il presente la infligge

 

La storia è ancora qui
in ogni grammo di nefandezza
il presente la infligge
agli sconfitti
il torto invendicato
si conserva nel corpo
e costringe il cervello 
a risalire alla verità 

Siamo strumenti di giustizia 
e non possiamo vivere 
senza espletare la nostra funzione


mercoledì 19 novembre 2025

Il travaglio scolpì

 
Il travaglio scolpì l'utopia
nella mia testa
or deve muovere i suoi passi
nella realtà - che immediata
rugge, confermando la sua 
prepotente ingiustizia
celando in fondo
il suo spavento, che cerca
d'incutere in noi.

Ho sbandato finora,
continuerò a sbandare...


martedì 18 novembre 2025

Non può finire qui

 

Quando non c'è raccolto che possa colmare
una vita negletta, ancora mi chiede 
lento e paziente di seminare
e guai a quell'uomo che - stanco - si siede.

Sei solo alla vendetta ed al riscatto 
altri non può capir quello che fu 
né come ti sentivi messo in scacco
perché speranza non ci fosse più 

E nulla vi sarà di repentino
per chi il tutto voleva rivoltare 
pensiero si chiedeva adamantino
ma la sua imperfezion deve accettare

Perdesti mezza vita per mezzo risultato
tutta dovresti perderla per tutto
trasmettere a quell'uomo che - rinato
godrebbe il contrappasso di quel lutto

Quel che t'aspetta ora è qualcosa di curioso
non mi ci affaccio già serenamente
né può finire qui l'incubo odioso
nessun si sveglierà improvvisamente 

Forse al prossimo giro si chiuderà il cerchio
al nuovo pensator sarà concesso
di soverchiare il mal che non soverchio
ma gli ho tenuto testa: e ancora adesso. 








martedì 11 novembre 2025

Se vincerai

 

Riemergerà come un mostro marino
il mio rancore in tutta la chiarezza
di ciò che fece l'orrido mastino 
vigliacco - alla mia nobile purezza

Dimenticanza mi concede adesso
di respirare e volgermi altrove
ma nell'inconscio logora indefesso
il torto invendicato - esso si muove!

E tutta la realtà di analoga immondizia
che mi ritrovo il giorno ad affrontare
rimarca quell'atavica ingiustizia 
e questa e quella dovrò sistemare

Chi invita me a fregarmene e godermi il mio presente
non tiene vetri rotti nell'interno
non è della fazion controcorrente 
e non sa che quaggiù tutto è un inferno

La forza che titanica tu devi presentare
sul campo e l'audace tua pazienza 
immensa fino al tutto rivoltare 
tramite la completa conoscenza

Si sbotta mille volte, si vuol troncar l'attesa 
ché vita è breve e andrebbe già goduta 
ma ciò equivarrebbe ad una resa:
quella che hanno, è a noi che l'han fottuta!

Puoi viver ora ciò che ti han lasciato
profitta d'ogni raggio benedetto
ma accetta la battaglia che il fato
ha imposto alla virtù in un mondo gretto

Tu devi processare ogni elemento 
colpevoli saranno condannati 
tornisci ogni concetto, viaggia lento
in tale modo li avrai seminati 

Se vincerai la guerra, l'opinione
sola che conterà, sarà la tua 
deciderai il tempo e la stagione
invertirai la poppa con la prua.





Nuova sveglia amara

 
Ancor giorni feroci e notti insonni
tra strali di conflitto e riflessioni
complesse a districare il mondo e gli anni
dopo fugaci, pallide illusioni
 
di uscir fuori dal buco e dalla morsa
sebbene con impegno e gran coraggio
ma tale è il livello della farsa
che anche questa volta non è saggio
 
sfidar di petto la piovra infame
e la complicità di tutti i sozzi
la cui stupidità son bieche lame
dentro di me, immerso in questi pozzi
 
A questo giro imparo nuove cose
ma mi ricaccia indietro nell’astrale
il solo spazio libero in cui spirito muove
verso la chiarezza del suo male
 
per proiettarsi infine, non so quando
fuori di sé, a tutto spazzar via
ma solo dopo avere dato fondo
a tutte le risorse: e così sia.
 
E anche la tua mente è luogo invaso
ché del tuo corpo i condizionamenti
subisce, e le fan storcere il naso
rallentano tutti i ragionamenti
 
Mostri che ti han ferito già, non cambiano
natura inesorabile si esprime
ovunque a confermare mente ignobile
nemica eterna di quella sublime
 
Distanza originaria è sempre quella
se son cresciuti, lo sei anche tu
e se tra voi all’inizio ci fu guerra
pace non potrà esserci quassù
 
Sei solo, ancora più che non pensassi
e ora ricordi anni rovinosi
mai vendicati, né mai che i tuoi passi
sian visti come furono: gloriosi.
 
Dio mio, quanto costa ogni progresso!
E quante volte invano hai detto “basta!”
Affina l’arte pur del compromesso
ma non c’è gioia dentro questa barca…


martedì 4 novembre 2025

Il fato vive in noi

 

Fuggire dal dilemma vita orrenda 
oppure orrenda vita significa accettare
quello tra vita o morte - e se Leggenda
vuoi esser tali scelte dei affrontare

Prezzo della virtù è pena e disonore
nell'epoche oscure - e premian forte
il Vizio, che sì privo di premure
violenta tutto e prende a piene sporte

Se voglio lavorare come devo
l'indegnità mi aspetta suggellata
la castrazione, che già conoscevo
richiede ben di esser completata

Finché si spera in altro e forse esiste 
possibili non sono i sacrifici 
quelli più estremi poi, di vita triste
li accetti solo quando son già fatti

Coraggio di avanzar nel lago nero
puntando all'altra sponda - puoi ben dire
che esso è il desiderio per invero
già che immerso ci sei, di non morire 

Il fato vive in noi, viviamo in esso
codesta storia vediam progredire
stanco sarai di camminar perplesso
ma tanto non lo puoi mai prevedere. 




domenica 2 novembre 2025

La sola sfida che puoi accettare

 

Abbandonar la filosofica nave
avendone colto solo frantumi
vedrebbe la vita, con lei, affondare
poiché abbisogna di tutti i suoi lumi

Raccogliere tutto quello che manca
peregrinando tra isole strane
entro una vita imposta, che stanca
sarà fatica immane

E non importi se non importa
proprio a nessuno quello che fai
se varcherai da solo la porta
sarai il solo che conterai

Il livello medio è sotto i piedi 
ma questo è normale - non devi angustiarti
son di diritti usurpati gli eredi:
se glieli togli, potrai rifarti!

Evita di sentenziare la fine
per sensazioni di spegnimento:
son temporanee, e una sferza sublime
le può condurre a un rivolgimento 

Salir da dove ti hanno sepolto
è la sola sfida che puoi accettare
altro t'inganna e non ti dà molto
solo un meschino affondare.



mercoledì 29 ottobre 2025

Ogni risveglio

 

Ogni risveglio ti rinfaccia gli anni
ed il livello di realizzazione 
rammenta al cuore gli antichi affanni
e ogni mancanza d'amore

Non puoi mancar di reagire al fatto
che devi sbatterti per non cadere 
a pezzi - alzati da quel letto
ogni pigrizia ti porta a morire

Siano i tuoi gesti più accorti e precisi
il vecchio deve sbagliare di meno
e conquistare nuovi sorrisi 

nel mondo che ha ucciso l'ameno
trovare gli antidoti ai giorni che ha intrisi
del suo veleno.


martedì 28 ottobre 2025

Forte anima sola

 

Mondo che osserva il culto del fastidio
mosche, rumori, intralci, anime stolte
ovunque ponga il triste suo presidio 
mi spinge a varcare quelle porte

Complessità del male è sterminata
né posso dedicarmi a districarla
come imporrebbe la mia essenza innata 
e tutto mi impedì di coltivarla

E ancor lo fa, mettendo a dura prova
mio rinnovato e fiero stoicismo
convinto che una forte anima sola
tutto sollevi nel suo solipsismo

Finanche immersa nella realtà 
costretta in una fossa dei leoni
vittima d'invidiosa slealtà 
più acida del succo dei limoni

Ebbene, son più forte e me lo sento
nel corpo che andrò tutto a rifinire
ed accelererò ciò che va lento
e dirò tutto quel che devo dire!




mercoledì 22 ottobre 2025

Presa di coscienza

 

E sarebbe dovuto continuare
il lavoro, la mission verso la vetta
malato del mondo che intendevo guarir
ma il male sbarra e scherma
i cieli alla luce sanificante della verità.
Ho reso conto ai malvagi e anche solo
alle brave persone, che non sono eroi.
Mancando di coraggio, non possono essere
neppure completamente oneste -
discoprire sé stesse e verità nascoste
oltre viaggi spaventosi.
Son loro che dovebbero rendere conto
a me. Hanno avallato i fiumi di veleno
che mi hanno investito per aver sfidato
il male. Mi sono sentito debitore
verso chi mi aveva tolto tutto. 
E violento solo è stato il mio pensiero 
e la mia penna. Se avessi tuttavia
osato di più, probabilmente non sarei
sopravvissuto - e l'imprudenza vien
sempre punita. Ho traversato rovi
fangosi, mi son sentito indegno d'amore,
mi son vergognato della mia grandezza.
Volevo frantumare i mille specchi 
mendaci che hanno distorto le mia
immagine e quella del mondo.
Io stesso non sono stato abbastanza 
per agguantare, di me e del mondo,
l'immagine autentica.
Sto volgendomi di nuovo all'oblio,
che non è salute, ma buon calmante. 
L'Ingiustizia ha impiegato secoli
per affermarsi a questo livello,
altrettanto Giustizia dovrà lottare.


mercoledì 15 ottobre 2025

Con cosa farà rima

 

Io parlo a chi de le giornate perse,
dei bui decenni a incespicar sul suolo
solo inadatto all’anime diverse
che vogliono un sentiero ad esse solo?
 
Prendimi a dieci anni – autodidatta
a venti impressionar per la capoccia
cresciuta, mentre l’istruzion coatta
mi ha fatto rimestare nella feccia
 
Fuggito in tempo, però nella gabbia
mi ritrovai del calderon volgare
che è il lavoro - in epoca che insabbia
la verità e la vuole rigirare!
 
Tortura ha logorato questa ruota
atta a girare fuor dal meccanismo
ma la sua dimension rimane nota
la stessa – invisa al capitalismo
 
Sicché invano insisto a sobbarcarmi
un nuovo compromesso nei suoi schemi
diverso son – non puoi equalizzarmi
senza vedere risultati ameni
 
Però non fanno ridere – ahimè
spostano avanti amare le lancette
e uccidono quel potenziale che
assieme all’uomo, vuol le sue vendette
 
A suon di rime, mi son tenuto in piedi
catturo verità in codesto modo
e purtroppo so ben che se ti siedi
riprendere può risultare improbo
 
Passano gli anni, e tutto è come prima
quasi si spegne la curiosità
di vedere con cosa farà rima
il giorno in cui la vita finirà.

Galera a cielo aperto

 

Su due livelli affrontare il mondo
un sulla superficie e da te stesso
e uno che scava ardito nel profondo
a scovar quanto male ci hanno messo

Loco segreto tu dovresti avere
a poter crescere indefinitamente
e ad anima plebea non soggiacere
non farti influenzare biecamente

Ampio e lucente ti ripiglia il volo
ad ogni fiato d'ebbra libertà 
sopporteresti anche d'esser solo

a fare il tuo dover con onestà 
ma son botti di fiele che mi scolo
vivendo sottomesso all'empietà.

 

venerdì 10 ottobre 2025

Epigrafe

 

Quante verità potrei discoprire
se avessi ancora il coraggio 
di farmi seppellire dalle menzogne 

La forza di non farmi schiacciare
dalla pagina di un libro

Il mondo rinascerà 
della follia che mi ha attribuito.


mercoledì 8 ottobre 2025

Di ogni segno bieco sovvertire

 

Tendo a dimenticar le antiche stanze
la storia mia che ancor non ebbe verso
ambiguo effetto hanno le distanze:
alleviano il cuor di ciò che - perso

continua a lavorare nel profondo
cercare spiegazione e indomito riscatto
così, se quei terreni ancora sondo
è ad ogni verità prendere atto

Prodromi ignari furono feroci
ti vergognavi ad onta degli infami
e gli anni non passavano veloci 
appesantiti dalle loro mani

Non devi esagerare la visione
di quanto sei fregato e compromesso 
eppur l'ingenua, giovenil stagione
vissuta hai - che ognuno sa far fesso

Tagliente la lezion ti porta ora
ad agire nell'ombra fino al tempo 
propizio per la fauna e per la flora
che abitano il tuo mondo fantastico 

E ambiguo resterai verso la gente 
che nelle acque calme sembra buona
ma poi sa condannare un innocente
tutto dipinger d'un color che stona

Ciò che hai sbagliato e ciò che hai fatto bene 
impongono al lavor di proseguire
senza mai perdere la speme
di ogni segno bieco sovvertire.




giovedì 2 ottobre 2025

A quest'uccello di cristallo

 

Rischia di sciogliersi la mia coscienza 
e potrei esserle grato per questo
come alle luci calde
eleganti di questo bar
i colori tenui dell'immagine
dipinta sul muro

Il mondo che cade nell'inconscio
è in guerra, dove l'amore
cerca di sopravvivere
la verità è straziata
oppressa e la sua vittoria
si trova oltre imprese impossibili

Quest'oggi è figlio
della temerarietà 
di ieri - ingrata e fiera
forse pentita

Ce la metterò tutta 
per rafforzare le ali
a quest'uccello di cristaĺlo
e lanciarlo nei cieli residui

il suo cuore guarderà solo avanti



lunedì 22 settembre 2025

Svolgendo il gomitolo

 
Strade inumane ti portano al pulpito
donde parlare di te e questo mondo 
vorresti giungere al pensiero ultimo 
svolga il gomitolo che ti duole in petto

Gorghi di mezzi trasportan l'inutile
settembre nero per l'uva transiente
lavori in corso eterni sul viale
formicolio di squallida gente

Ma non cercar scorciatoie alla gloria
guadagna ogni scampolo di libertà 
e forza - il giorno del fare la storia 
si staglia oltre mille difficoltà 

E ti fidasti ingenuamente
stuolo di stupidi traditori
ben ti donò pensiero dolente
e qualche sterpo salterà fuori

improvviso a complicar la questione
forse a rivolger la barca all'abisso
ma inevitabile giunge l'errore 
negli occhi ancora lo guarderai fisso 

Più fiacchi impulsi di basso ventre
accusan gli insulti del tempo
risorgeranno nel mentre 
che tu l'insegui a rilento?

Ci saran fulgide accelerazioni
nell'acquisir conoscenze - e saranno
figlie di prodi illuminazioni
ben conquistate nel viaggio?

Non ascoltar più nessuno - ti traviano
muoviti astuto e assurgi alla vetta
e questa vita del diavolo
lasciala andare e tientela stretta.





martedì 16 settembre 2025

D'amor e libertà

 

D'amor e libertà 
avrei spiccato il volo
rifondato la civiltà 
sanato il mondo

malvagità e stoltezza
imposero schiavitù 
e mancanza

Amando invano e lottando
strenuamente, avvicinai
la meta ugualmente 

ma in me fu inferno
suggellato

E parlo a chi non c'è 
non ascolta o travisa

mentre ogni viaggio
è un covo d'intralci
immondi e musica
oscena e assassina

La forza spietata non potrà 
mancare negli angeli
o il male vincerà. 


sabato 13 settembre 2025

Il brivido

 

Il brivido della storia 
che farai tuo malgrado 
improvviso, talvolta gela

Si sia l'uomo ingannato
dentro di sé, ambendo
a qualcosa di superumano?

Fu forse ipocrisia - ed ora 
l'imbarazzo fa tremare il petto?

No: è che noi siamo duplici
e il Demone ha presenziato in noi
tirannico, sino ad aver ciò che voleva.

E non tutto. Già che la nostra
piccola umanità protestava
invocando i suoi diritti.




lunedì 8 settembre 2025

Disamata e spenta



 
Il mare nero per la notte dell’anima
che in questo corpo fu disamata e spenta
conserva suoni antichi in spessa sordina
uditi nel grigio rimpianto
di un giovane che ancor poteva tutto
Amor era la cassa gentile
che spandeva quei suoni nell’aria
e li rendeva toccanti
dava luce al verde degli alberi
tingeva d’incanto gli scorci cittadini
dava senso al peregrinare randagio
 
Ma l’acerba missione è fallita
e ora mi chiedo come potrai
Tu affrontare il nero terrore
di quel mare – essere antidoto
a ciò che non conosci
il dolore del Niente
non sei sprofondata
negli abissi – come puoi
trarmi in superficie?
E chi ti assegnerebbe mai
questo compito improbo?
 
Prima la morte mi ha parlato di nuovo
dinanzi al tuo ipotetico rifiuto – il cuore oramai
un disco metallico, forse un sasso
seccamente dubbioso se anticipare
la fine o aspettarla: quale scopo può davvero
essere seriamente perseguito senza
il Balsamo, la Stufa, il Vento, la Luce?
 
Non so ancora chi sei, ma nel pensiero
ti vedo tradire un’anima stanca
che ancora prova a credere
di potersi riaccendere
e danzare, correre, innalzarsi e scoppiare
riuscire a ingannare il tempo perduto
che nemmeno sembra avere la forza più
di gridare la sua protesta
 
Ma tu non sei qui e potresti farmi un altro effetto
se ci fossi; in quale veste però, ci sarai?
 
Sono ancora io, nel nocciolo…
tessevo trame di sogno, ti trascinavo
nel bosco fatato
ma se tu sei come tutte, sicché non mi amasti allora
dovresti forse farlo con questo anziano ragazzo?
 
Ho già buttato i miei doni
tra gli sterpi e le ortiche
esponendomi a criminosi
muri di ghiaccio
impenetrabili e vili
stupidi e ignari
giocavamo a giochi diversi
ho fatto tutto da solo
ma questo gioco vuol la sua controparte
o si ripiega e muore su sé stesso.

domenica 31 agosto 2025

Preghiera finale

 

Unico mio vero, inevitabile errore 
fu il sopravvalutare gli esseri umani,
essere andato quindi loro incontro, 
averne cercato il contatto, averli 
inseguiti, essermi aperto con loro,
aver cercato soluzioni inclusive, essermi
preoccupato del loro interesse e aver preso
in seria considerazione il loro pensiero. 
Essermi perciò privato di una vita 
degna di questo nome, per cialtroni 
violentatori che non meritano il dono 
della vita e ne attingono a sbafo, a mani basse, 
partecipando al male, distribuendo 
danni a destra e a manca, insultando 
lo spirito santo ad ogni passo, ad ogni
respiro. 

Questa è l'umanità, e non esistono
crimini sufficienti contro di essa.

L'ultima cosa che voglio ora 
è alleviarne le sofferenze - e solo 
mi allieta la falce in avvicinamento,
preceduta dall'orrida vecchiaia 
e dai suoi acciacchi: hanno insultato la Vita,
meritano gli insulti della morte,
che la vita giri loro le spalle
e in silenzio li abbandoni.

Amen

martedì 26 agosto 2025

Pria nel marmo dei concetti

 

Sarebbe stato bello già partire 
giovani verso mete ardite e nuove
ma poiché tali son, devi morire
la gioventù traverso nere prove

Il nuovo deve farsi ben daccapo 
scolpirsi pria nel marmo dei concetti
traverso le pastoie d'ogni luogo
oppure al loro agir saremo inetti

La frustrazione plurima e umiliata
s'ingrossa lungo gli anni e già rilancia 
l'Idea in una versione aggiornata
di tutto ciò che pesa sulla pancia

Per lungo tempo pensi che l'azione
fattibile sia dallo stesso uomo
a seguito dell'elucubrazione
di essa senti il garrulo richiamo

Vitale - quando vita è quasi spenta
smorta del suo stesso sacrificio
e sfiduciata viaggia ancora lenta 
portando nuove pietre all'edificio 

Le scivolano alcune dalle mani
altre le butta, ché non val la pena 
votarsi a sforzi che non sono umani
e vuol avere uno scorcio di scena

Rammenta però il prezzo che pagò 
chiunque volle creare il futuro
in questa o quella forma sanguinò 
e molti furon presti messi al muro

Per cui la lamentela si zittisce
interna, ma non placa la tristezza
né il percorso tuo s'intenerisce
e più alto sei, e più della bassezza 

ricadi vittima: e allor devi impegnarti
a raggiunger lo stato che ti spetta
ché il tutto già ci tiene a subissarti
ma non può farlo, se tu arrivi in vetta!


sabato 23 agosto 2025

Sorgere il Diavolo


Occasione non ebbero a far sorgere 
il Diavolo - che angelo fu, ferito
da sì tante mani criminose.
Gli oltraggi incendiarono la sua penna,
gesti sol furono auto-lesivi.
Ma dei miei critici parlavo...
Non aveste occasione di far sorgere
il Diavolo. Voi cresceste irrorati
d'amore e gioia, rispettati e compresi -
grati siete al passato e a tante persone. 
Leggeste autogene le mie REAZIONI.
S'innescò un circolo vizioso di 
odio e infelicità, ciò non mi impedì 
Battaglia, Sogno, Generosità
ma nulla fu gradevole.
Sapete che significa aver sempre ragione
e ricevere sempre torto?
E presagire il proseguo inesorabile,
eterno, di questo? E il non vivere 
in tempo utile. E la violenza immonda
della plebaglia mondiale che deturpa
il mondo fiera e sconsiderata?
E la locomotiva plebea che arriva 
con la sua "giustizia popolare" (ossimoro)
trasportando vagoni di sterco come
fossero diamanti? La loro condanna
irremovibile colpì i miei fratelli come
ha colpito me in ogni giorno della mia 
esistenza e io non so più cosa fare.
Se immolare i prossimi decenni
ad una ricerca che non potrà che confermare
quel che già so; ma non potrà convertire
la gentaglia, né garantire loro
la fine agognata. 
La lotta s'indurisce, si assolutizza
come e più che in passato e forse 
dovrò rispolverare il mio progetto
apocalittico-omicida.
Questo significa che non vivrò; ma
forse che io viva senza di esso?
Quaggiù non mi è concesso.



venerdì 22 agosto 2025

È come se dovesse il mio pensiero

 

È come se dovesse il mio pensiero
coglier la verità sol da sé stesso 
e male sol s'intersechi il sentiero
suo con ogni spirito diverso 

Perché l'impossibile è così necessario 
a liberare il mio cuore umano,
perché il necessario è così impossibile 
e non mi dà una mano?

L'amor sincero, che tinge gli oggetti 
e ti accattiva la vita
l'hai inseguito, tra mille concetti
giunse in versione falsa e stantia

Hai diffidato e creduto 
a ogni ipotetico sodalizio
per poi tornare avveduto
al solitario indirizzo

Ma il peso di questa cosa è mortale
dona stranissime soddisfazioni 
in qualche luogo mentale 
privo di testimoni 

Ma a questo gusto devi appigliarti
è forse il solo che c'è 
dee consentire di non disperarti
e realizzare il tuo sé. 



D'arancio e vaniglia

 
Ti svegli a dare l'aggancio
ai mali che ti legano al suolo
ma l'alba non profuma d'arancio
o vaniglia che ti sian di ristoro

Il subbuglio è dentro di te
e ora ritorna cosciente
è quel che ti han fatto e perché 
la vita è un tasto dolente 

Le basi son fatte in maniera
che ogni soddisfazione ti scansi
t'avvinghi di più a questa galera
se tu pensi troppo, o non pensi

Giacché questa gabbia è reale
e nessuno uscirà al posto tuo
sei il nemico del male
e del troppo bene che è suo

Ed ogni bega fa irruzione
sconsiderata dentro di noi
e qui si staglia - maledizione
su un tessuto malato, che curerai poi

Come quel che stamane m'impedì losco
di recarmi diretto, evitando i miei fogli
a sbrigrare questioni, in questo e in quel posto
e sarei stato vittima di nuovi imbrogli

Non si può abbassare la guardia
e spesso neppure nascondersi
i problemi sembrano fondersi
come ogni irrisposta domanda

Devi prenderci gusto a lottare
ad essere artefice d'ogni progresso
se anche il tempo non può bastare
a raggiungere un pieno successo

La malapianta ha troppi rami
li hanno lasciati crescer negli anni
altri ne aggiungon gli infami 
da grandi o piccoli scranni

Non trascurar però di notare
ogni piccolo merito che intorno a te
fece uno scampolo migliorare
sebben lo abbia fatto per sé 

Prendine atto e rendigli grazie 
spargi i semi migliori
eviterai nuove disgrazie 
raccoglierai sparsi fiori 

C'è vecchio fango dentro di me
dovrei espellerlo per la mia arte
ma oggi sono agli sgoccioli ahimè 
lo farò da un'altra parte 

Un nuovo fisico vuole i miei sforzi
per presentarsi al domani
con argomenti diversi
ben più tangibili e meno strani 

Il compromesso sta dando i suoi frutti
questo demonio irrequieto
un giorno vedrà divelti e distrutti 
i segnali che voglion di vita il divieto.





mercoledì 20 agosto 2025

Intricata boscaglia

 

Sciogliermi dalla boscaglia immonda
figlia intricata d'ogni atto malvagio
portò nel mondo una bugia feconda
presaga e complice d'un naufragio

Ma debbo goder tra le faglie del male
strappati quello che puoi
da che altezza usurpata ti colpì quel tale
nemico degli aristoi?

Avanzai grigio nelle acque nere
e tali son sempre quelle
di chi vuol tessere nuove bandiere:
non è qualcosa d'imbelle

la Ricerca, sol che ti macera dentro
più di quanto non liberi; il tempo tiranno
sentenzia morte all'istinto
che più stanco risorge di anno in anno.

Ma recuperan questi sacrifici tesori 
preziosissimi e lungi dall'essere intesi
solamente ad estetici, narcisi splendori
ma a vedere i nemici sconfitti e distesi.

E quali epiteti non estrasse lo stolto:
"pavido", "stupido", "pazzo", "incoerente"...
il poverino, non capendoci molto
non disse "filosofo controcorrente".

Se manco i vostri bersagli
voi non vedete quel che colpisco
dunque, che i miei non sono sbagli
ma i passi tramite cui vi sconfiggo.



martedì 19 agosto 2025

Accusa eterna

 

La realtà violentaste e la mia vita
volta a sanar ciò che voi scombinaste
satura di violenze la mia volontà 
rivendica e dispera di una svolta

Qual spirito terragno può mai dire
che basti relegare nello spazio
di un passatempo inutile l'ardire
che ci farebbe uscir da questo tempo

Nessun conosce quelle condizioni
che fan fruttificar le piante rare
bloccate lor le ruote coi bastoni
biechi d'ogni problema materiale

Come se non bastasse la diffida
i gretti insulti e l'empia solitudine
entro cui il filosofo si annida
per far valere infin la sua altitudine

Reietto nei recessi societari
lo pongono ed ammazzano il progresso 
che lui produce solo e da sé stesso
dolcezza beve solo sorsi amari.


domenica 17 agosto 2025

Danza d'autunno

 


Non lasciar che la nuova pastafrolla
di cui sei fatto intacchi il ferro antico
se anche il cavaliere un giorno molla
quello che fece allor, rimane fico
 
Sciogli ora gli inquieti turbamenti
su ciò che l’imprudenza lasciò andare
se ti procurerà attacchi evidenti
non fartene già ora minacciare
 
Combatti questa noia logorante
questa stanchezza, prenditi il sorriso
se a rendertelo non saranno tante
persone – non importa, nel tuo caso.
 
Non fosti ancor sconfitto come alieno
scivola astuto or su questo mare
ridi una volta di un luogo ameno
su cui non è opportuno costruire
 
Valse la pena l’edificazione
che prese forma per i tuoi inchiostri?
Sembra di no, eppure la questione
rischia di sollevare nuovi mostri
 
Ignorala pertanto, e prendi il resto
che ancor attende sopra il tabellone
volere troppo, sì, appare funesto
s’invidian poi le piccole persone
 
Ché non dev’esser già tutto sto dramma
esser dimenticati all’improvviso
se hai vissuto ben di crema e panna
e non sei morto prima d’esser vivo
 
Non sei illuso che le conseguenze
di vecchie scelte possano fermarsi
né che il verbo tuo molte coscienze
possa vedere un giorno illuminarsi
 
Ma danzerai su questo grigio autunno
con grande maestria – e il tuo pennello
tingerà di colore il nuovo anno
fino a imitar il volo del fringuello.

sabato 16 agosto 2025

Lenti gli scampoli d'esistenza

 

Così quest'oggi inutile sembra
lo sforzo profuso e il prezzo pagato
la sensazione, però, è meno orrenda 
si allentano i sensi, stinge il passato

Nessun può incarnare principi altrui
per quanto giusti, e sforzarsi per essi
si spegne la luce negli animi bui
e vani sono argomenti e processi 

Fuggi dapprima ogni stigma interiore 
sai le ragioni di tutto
fuggi la rabbia e il fiero rancore 
dissolvi infine anche il lutto

Può darsi che nulla di nuovo t'aspetti
compensazioni agognate
diffidane, come di tutti i concetti
smentiti in poche tornate

Ogni imprudenza viene punita 
o chissà, un giorno, premiata
da questo disco l'acuta puntina
verrà un giorno staccata

Ho resistito, anche di recente 
all'impossibile - e allora?
Alzare un orgoglio imponente 
ti mai impedito di andare in malora?

Lenti gli scampoli d'esistenza
s'offrono a me, o alla fantasia 
non tengo alcuna impazienza
né di andarmene, né di farla mia.


mercoledì 13 agosto 2025

E deve tenerezza farsi strada

 

E deve tenerezza farsi strada
tra fiati di menzogne sì importuni
di gente stolta che già mai ripaga
l'impegno sempiterno di alcuni

Che cercan le risposte tra gli sterpi
del mondo spudorato - mentre quelli
nemmeno le domande si eran poste
e scannan verità come porcelli

Per lor, tutto è scontato, o non esiste
e scambiano una tappa del percorso
per la tua identità - che hai comunicato 
esposta a punizione bieca e triste 

Ma dalle incongruenze coi tuoi comportamenti 
qualcun più attento un giorno capirà 
esserci stato altro intorno ai combattenti
che già eravamo noi in giovane età 

Daranno il giusto senso alle parole
nella coscienza del loro contesto
e colpa graverà con la sua mole
su chi confuse o afflisse un uomo onesto

E ancora mille ostacoli depone
tra me e la vera vita, ed il suo senso
il raddrizzare il bieco tabellone:
a questo io pensai, e ancora penso. 




martedì 12 agosto 2025

Piccole aiuole

 

Si alza ancora, flebile e infinita
penna mia che respinge la condanna
eterna e cerca un'altra via d'uscita
per qualche istante il dolore inganna

Deve aver fatto, quella strega immonda
meticoloso culto alla reliquia
sadico artiglio che tortura e affonda
la verità verso una morte iniqua

Del suo rancore il pazzo godimento 
gustò lasciva entro lunghi anni
seguì allo stupro bieco smembramento 
e lenta marcescenza nei decenni

passati nella squallida prigione
e s'affidò ad un coro di giurati
che procedessero all'umiliazione
sepolto sotto sempre nuovi strati

di fango, che ti penetran le ossa
e suscitano il grido più impotente
a uscire vindice da questa fossa
e a dimostrare già ch'eri innocente!

La vita tua rapì, con tanti altri
l'onore sequestrato senza istanza
alcuna di riesame e senza scaltri 
modi ad uscir da quell'orrenda stanza.

Son altri imprigionati come me
nei cassonetti lerci della storia
cercai di liberarli già,  perché 
attingere si deve alla memoria

degli antenati, a liberar sé stessi 
per trarre forza e renderla in cambio
e tutti insieme, meno sottomessi
potessimo agguantar ciò che fu nostro

Ma ancora sì lontano è il nostro tempo
dobbiamo coltivar piccole aiuole
ed innaffiarle, sinché da qui dentro
un giorno evaderan le nostre suole.












venerdì 8 agosto 2025

Esso dorme quieto

 

Dorme il futuro quieto in una teca
la fabbricasti indomito negli anni
dormi anche tu, nella realtà bieca
non debbano toccarti nuovi affanni

La svolta arriverà, e l'onor è salvo
sottraiti finalmente ai vetri sparsi
non curartene più e se non mi sbaglio 
non ci sarà occasione di tagliarsi

La mente vuota, o piena d'altre cose
sarà il tuo cuscinetto salva-vita
ciò che all'inferno tutto ti espose

fu quell'acerba differenza innata 
cui raccogliesti il guanto - e ti corrose:
sia quella solitudine finita.



giovedì 7 agosto 2025

L'amor prosegue

 

Da mille immagini questo presente 
richiama strati e frammenti di morte 
di riscattarli non ci consente
ma solo scene incomplete e distorte 

L'amor prosegue e si trasla all'intorno
prende a veicolo qualsiasi oggetto
se incorrisposto o finito acerbo
vuol consumarsi in modo indiretto

Per qualche via deve lottare
il cuore a non trovarsi morto
strada all'istinto deve spianare

fiero sfogarsi, assestare il colpo
un giorno o l'altro deve tornare
la mente ad esser corpo.



mercoledì 6 agosto 2025

Consegnata alle onde la bottiglia

 

Puniti sono sempre quei pochi
che soli imboccano la giusta strada
a tormentosi stalli e tristi moti
sono gettati - e ben poco gli aggrada

Non posson però darsi a sempiterna
rabbia, e diabolica insistenza 
prima o poi la fulgida lanterna
dona lor ciò che sputa la sentenza

Definitiva forse - e questa volta 
le conseguenze giuste san tirare
tali da innescar la vera svolta 
che possa qualche cosa rimediare

A ciò che già, non merita nessuno
rinuncia - e ad impossibili vendette
della dimenticanza il profumo
puoi avvertir: deponi le tue accette

Se l'impegno è profuso seriamente 
se tu davvero vuoi dimenticare 
non è così difficile e la mente
col cuor, deve il conflitto abbandonare

Natura più dell'ego vuol gaudente
l'uomo - ma quello sempre striderà 
se ha goduto meno della gente
della ridente, turpe umanità 

Consegnata alle onde la bottiglia
messaggio fiorirà da qualche parte 
ma senza remore, tradisci l'arte
ché gioia, sai, di essa non è figlia.




venerdì 1 agosto 2025

Rilancio inaspettato

 

Spiro di vento amico - e ne cercherò altri
seda la morte indotta, rilancia tutto quanto
gli scopi più vicini e quei più alti 
non lo sentivo in me oramai da tanto

Burocrazia mi ruba altri due giorni 
liberi dall'inferno pseudo-scelto
per quante volte morte ancor ritorni 
infine questo mondo avrò divelto

Smentisci antichi luoghi ancor comuni 
che il genio duri circa quindici anni
e forza può tornare per alcuni 
più grande dopo due o tre decenni

Tutta la linea saprò portare avanti
gestendo la gradualità ingrata
non quel rivolto improvviso che ci affranchi
embolico dalla sorte sciagurata

Gusto di conquistare ogni tassello
ti sarà amico - e sarà sufficiente
tempo residuo a prendere il castello
dove dimorerai felicemente.

mercoledì 30 luglio 2025

Lontani scorci di gioventù ideale

 

Non può lasciare l'animo distendersi
la vita - verso picchi prodigiosi 
traumatizzato e stanco, ancor non vuole arrendersi 
ché solo i suoi momenti son gioiosi

Tempo rubato, identità distorta
lenisce alacremente il verso mio
romanticismo, uscito dalla porta
torna dalla finestra e dall'oblio 

Ché amore spurio deve intenerirsi
aversi poi completo in roseo quadro
a sé stesso di nuovo convertirsi
giovane cuor che volava leggiadro

Torna memoria, inconscia, a quegli affetti
lontani scorci di gioventù ideale
averli ancora vuoi, lo riprometti
pronunci antichi nomi in nuovo stile

Il potenziale è stato inscatolato
dei miei talenti in biechi e tristi spazi
lo spirito, oppresso e frastornato
non divampa - sottratto ai sacri ozi

Ma in questa condizione esistenziale
credevo di trovar nuova letizia
qualche soddisfazione materiale
che sottraesse fiato all'ingiustizia

Da sempre percepita con accento
e completezza scabra d'elementi
invero, sento solo ottundimento
senza felicità, e nuovi stenti

L'impresa era immensa e già, per questo
migliore prospettiva era di fare
il massimo, in modo alacre e onesto
potendocisi appieno dedicare 

Quelli che cantano alla liberazione 
dal demone - ahimè - non sono saggi
non era già la mia destinazione
il porto cui ho preso tristi ormeggi

Nel corpo duole ancora ogni difetto 
dell'esistenza e del mio pensiero 
fintamente adattato a un mondo inetto 
prudenza suggerì questo sentiero

Volesse però il verso ridestarsi
come ancor sta facendo - qual fatica
farebbe nel contesto e quanto scarsi
sarebbero i progressi, in duplice partita?

Squassi eccessivi dentro la mia storia
radice bieca di ogni turbolenza 
e teoretico errore fu la seria
mancanza di un'austera indipendenza

Mi tolsero a priori il privilegio
di viver come spetta a mente eletta
la triste conseguenza fu lo sfregio
di quello che da allor grida vendetta

Gettata nelle ortiche avete tutta
la vita e quel che ne poteva uscire
spaccandomi ho raccolto molta frutta
comunque - che per voi potea marcire.






martedì 29 luglio 2025

Verso differenti approdi

 

E cosa mai può spegner la coscienza 
ché tutto la trafigge amaramente 
strano dover mi chiama all'esistenza
ma vera vita ancor non la consente

Non ho più invero voglia di far nulla 
e colpi di coda sono i miei afflati 
mi sforzo ancora di tirare a galla
giorni che son da tempo affondati

Cantai, per luoghi poco idonei al canto 
esso si fece cupo e più stridente
non so quanto sia vano questo vanto
d'averlo fatto forte e chiaramente 

Difficile è ritornar dormienti 
dopo che ci svegliò un incubo nero
e intorno son le prove consistenti
che, purtroppo per noi, è tutto vero

E avulso alla realtà, l'amore muore
dovresti inoltre viverlo a ritroso
lo schiaccia come un rullo compressore
tempo che avanza cinico e imperioso

Risolvere dovrai l'ambiguità 
che ti relega al prossimo frustrata
d'amore e odio - ma come si fa
senza redimer l'usurpato podio?

Ricordati che ancor non sei maestro
nel gestir forze che non son finite
e nel trovar ogni espediente onesto
ti possa far restare in superficie

Non sottovalutar quello che è stato 
che interamente avrebbe indebolito
anche il condottiero più dotato
se mai gioia gli avesse consentito 

E sai che quelli viaggiano leggeri 
non carichi ed obesi alla coscienza 
già per dover fondare nuova scienza:
cosa hai a che fare tu, coi condottieri?

Temi succeda - ed a qualcun lo hai detto
che non seppe trovare obbiezione
che altri quarant'anni in questo letto
ti aspettino di grigia afflizione

Che potei ribellarti in mille modi
e cambiamenti non ne hai visto alcuno
ebbene: verso differenti approdi
devi ancora tentare il mille-e-uno. 





mercoledì 16 luglio 2025

Intorno ad un centro

 

Tu non potesti cambiar né punire
pensier menzognero che nacque e s'impose
e sì crudelmente seppe infierire
e serenamente volgersi altrove

Pigliasti allora la strada indiretta
a sovvertir l'ordine costituito
che consentì alla persona inetta
di sbagliare ancora e sempre impunito

Più in fretta scivola dalle lor menti
l'accaduto - in quanto non sono loro
ad averla presa diritta sui denti
la spranga del singolo e quella del coro

Quando sei tu a non aver compreso
è sol per mancanza di qualche elemento
o per l'avanzar confuso ed obeso
alla coscienza - e controvento 

Questo vuol dir che ti sai correggere
se solo ti dai una liberata
anche perché tu ci tieni a leggere
correttamente ogni cosa data

Quando il problema è invece intrinseco 
dei rivoltar la sociologia
metter costui dove fa il proprio compito 
senza far danno a chicchessia 

La domanda è: hai fatto abbastanza
verso questo scopo, e ti puoi rilassare
lasciando il mondo al suo fiero moto,
ignaro che un giorno lo farai deviare?

I tentativi sono maldestri 
d'allargare il campo, ormai pigri e fiacchi
verso te e la causa devi essere onesto:
ormai non la puoi servire che a tratti

La tua opera gira intorno ad un centro
e buono che abbia una periferia:
focalizzati sopra quel cambiamento,
tutto il resto passi, e così sia!






lunedì 14 luglio 2025

Dagli anfratti

 

Invecchiai d'esistenza
per il troppo e per il senza

per l'oscura mia missione
sempre ignota alle persone

per l'amore velenoso
e per l'odio rancoroso

per rivalse inesistenti 
sopra crimini indecenti

per "maestri" che non sono
degni ancor del mio perdono

per gli sforzi ripagati
dagli insulti che m'han dati

per la vista sulle fogne 
trionfanti di menzogne 


E se mi raddrizzo adesso 
è per un cauto compromesso

impossibile da farsi
prima di disintegrarsi

compromesso non è resa
solo arte dell'attesa

il successo dei concetti
sugli stolti e sugli inetti

Se dipingo questo quadro
il successo è ancora magro

ma parole saran fatti
usciranno dagli anfratti

per la brama mai sopita
di riaver la vera vita.