Le mie poesie,
sono belle per quanto fanno male?
Il taglio viene dal telegiornale
dalla piazza
dalla rete
dall'atmosfera
dal ricordo immenso
dalla gente intorno
non preoccuparti di urtare
chi ha già dimostrato
di non aver sensibilità
coglie il ton predicatorio
ma non la predica
coglie un'accusa grossolana
ma non lo stiletto fine
la minaccia, ma non il motivo
tuttavia
vorrei descrivere il profumo e il suono
di una piccola festa sui monti
che non sento
sento la cattiveria umana
cupa, vasta, costante e sommessa
come il mormorio dell'oceano
con tempeste improvvise
eppure ben annunciate
da tanti segni
e i buonisti sono più cattivi degli
altri
solo hanno meno coraggio
allora la festa?
Lontana....impalpabile....
qui però c'è un nanerottolo
di porcellana
con il cono in testa
vorrebbe essere bello
ma contiene un'accusa
di attacco all'innocenza
chi ne è colpevole?
Sotto attacco e sotto accusa...
non lo siamo tutti?
Le nostre
proposte di pace
sono armistizi
sono rese
fughe
stanchezze
le nostre condanne del male
fanno parte del male
sono armi
ci estraniamo arroganti
dalla cerchia dei malvagi
snobbiamo gli ettolitri di sangue
che abbiamo spillato con leggerezza
alla fontana del prossimo
abbiamo le brocche in veranda
ne beviamo lascivi
sputando grumi di pentimento
che carino il nano...
chissà dove guardano quegli occhi
di sbieco...
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