Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

giovedì 23 febbraio 2017

Nel filosofico e alieno mare


Non è più tempo d'attacchi brutali
d'immagini vive che squarciano il foglio
vedo orizzonti più cheti e gentili
e più rassomigliano a quello che voglio

Fui un pioniere senza la bussola
nel filosofico e alieno mare
non ebbi un maestro, e quanto alla formula
spesso la seppi trovare

Saper vedere dove gli altri son ciechi
saper star ritti dove gli altri cadono
questi i piaceri che arrechi
oh grande animo

Ma se inesperto e più generoso
troppo ti doni e mai ti proteggi
la tua avventura è un incubo odioso,
prendi gli ormeggi.

Ciò che non curi per tempo,
crudo ti affligge negli anni
d'esser caduto - cupo rammento
in troppi inganni

Vedi, la fuori, la comprensione
è merce rarissima e vieta
cinico volta il cantone
cambia la meta

Tieni allenati corpo e cocuzza
raccogli un fiore ogni tanto
di conoscenza – una pagliuzza
tienila accanto

Ma sii maggiormente concreto ed attivo
e muoviti con compostezza
lascia, il tuo viaggio, i segni sul viso
della saggezza

E quanto a te, li hai stagliati sul foglio
a tempo debito saranno pescati
riscatteranno l'orgoglio
dei condannati

Nessun fa da solo, ciò che spetta a migliaia
devi sol catalizzare:
che un solo masso, tutta la ghiaia
possa con sé trascinare

Lui sarà un uomo, prima era un concetto
fatto di formule ardite
in quelle reti più non mi metto
ma le ho concepite

Sarà un altro cuore, con meno veleno
a traversar la città,
e un mezzo porto sereno
qualche realtà

Non garantisco, spada insolente
che non ricadrò nel vizio
ma calibrerò il mio fendente
nel proibito interstizio.
 

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