Non è
più tempo d'attacchi brutali
d'immagini
vive che squarciano il foglio
vedo
orizzonti più cheti e gentili
e più
rassomigliano a quello che voglio
Fui
un pioniere senza la bussola
nel
filosofico e alieno mare
non
ebbi un maestro, e quanto alla formula
spesso
la seppi trovare
Saper
vedere dove gli altri son ciechi
saper
star ritti dove gli altri cadono
questi
i piaceri che arrechi
oh
grande animo
Ma se
inesperto e più generoso
troppo
ti doni e mai ti proteggi
la
tua avventura è un incubo odioso,
prendi
gli ormeggi.
Ciò
che non curi per tempo,
crudo
ti affligge negli anni
d'esser
caduto - cupo rammento
in
troppi inganni
Vedi,
la fuori, la comprensione
è
merce rarissima e vieta
cinico
volta il cantone
cambia
la meta
Tieni
allenati corpo e cocuzza
raccogli
un fiore ogni tanto
di
conoscenza – una pagliuzza
tienila
accanto
Ma
sii maggiormente concreto ed attivo
e
muoviti con compostezza
lascia,
il tuo viaggio, i segni sul viso
della
saggezza
E
quanto a te, li hai stagliati sul foglio
a
tempo debito saranno pescati
riscatteranno
l'orgoglio
dei
condannati
Nessun
fa da solo, ciò che spetta a migliaia
devi
sol catalizzare:
che
un solo masso, tutta la ghiaia
possa
con sé trascinare
Lui
sarà un uomo, prima era un concetto
fatto
di formule ardite
in
quelle reti più non mi metto
ma le
ho concepite
Sarà
un altro cuore, con meno veleno
a
traversar la città,
e un
mezzo porto sereno
qualche
realtà
Non
garantisco, spada insolente
che
non ricadrò nel vizio
ma
calibrerò il mio fendente
nel
proibito interstizio.
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