Regnano
nei tessuti
in
macabro presidio
i
torti ricevuti
finirà
il lor dominio?
Devo
impostar barriere
e
astute deviazioni
per
più lontan tenere
le
barbare intrusioni
Solo
tra lungo tempo
tra
infiniti tornanti
potrà
quello che sento
alzare
i tacchi
Poi
che deve esser facile
quasi,
dirò, incosciente
vendetta
mia – sul gracile
nemico
inconsistente
Già
che l'ho smascherato
e
denudato intero
mondo
non più schierato
a
difesa del suo impero
E
sgretolato in fretta
per
la sua debolezza
questa
mezza calzetta
vedrai
come si spezza
Del
resto qual impresa
mai
gli costò ferirmi?
L'anima
mia, indifesa
sempre
seppe tradirmi
E il
verme aveva tutto
pronto,
servito e caldo
mentre
io ero distrutto
l'animo
ancora saldo
Ben a
sfidar la sorte
supremazia
immensa
di
ciò che porta morte
nell'esistenza
Sapessi
che significa
sentir
realizzazione
forza
che ti gratifica
buon
calcio nel pallone
Se io
ho retto il chiodo
lungi,
senza progressi
senza
giungere al sodo
muoversi
con i gessi
allora
se mi svincolo
da
ciò che m'ha ingabbiato
se
indovino il vicolo
dove
l'inaspettato
incontro
con la vita
tutto
mi risolleva
ribalto
la partita
come
nessun credeva.
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