Disteso
l’animo che per ripicca
più
non volea riflettere su nulla
non
fosse il quotidiano che ti ammicca
e
con gentili mani ti trastulla
oppure
anche difficoltosi affari
che
però trascendessero gli intenti
più
universalistici ed amari
portati
avanti lungi coi tormenti
ma
si ritrovò ancor semi-braccato
imposta
una clausura assai contesa
e
di se stesso si sentì annoiato
sicché
sua lotta ancor trovò ripresa
infatti
quei contesti lagunari
in
cui portavi
l’animo a ristoro
nascondono
punture d’alveari
ricordi
d’ingiustizie che assaporo
di
conflitti irrisolti che un bel giorno
dovran
portarsi a maturazione
scoppiando
la battaglia tutt’intorno
cercando
ben risolutiva azione
poiché
giammai non
si ravvede l’uomo
ciò
ch’è consolidato stringe i denti
e
porta ancor più avanti i suoi intenti
vanificando
l’amnistia, il perdono
e
male ancor più grande lui t’infligge
sicché
non può esser sol la tua stanchezza
a
dire basta a quello che confligge
leggendo
in ciò profetica saggezza
profetizzando
invece puoi ben dire
che
molti ancora prenderan le spade
che
tu hai forgiato assieme alle bandiere
che
a nuovi giorni apriran le strade
resti
deluso sì
profondamente
che
gran parte di quel che hai concepito
si
sfalda e cola via dalla tua mente
e
di averci creduto sei pentito
almeno
in parte – certo per il danno
che
simili ricerche e posizioni
portava
in te ogni giorno il
cupo anno
pungenti
aculei in tutti i suoi cantoni
ma
è segno del percorso meritorio
che
l’intellettuale ha ben compiuto
rabbioso
per l’istinto derisorio
e
‘l denigrar di chi non l’ha saputo.
coraggio
stinge già con l’energie
che
scemano precoci in chi le spese
senza
risparmio e già, senza bugie
e
nulla ne ebbe in cambio a fine mese
rimpianta
gioventù di fresco ardore
io
ti vedrò negli occhi di un ragazzo
che
serie prenderà le mie parole
e
seducente piegherà l’andazzo.
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