Nulla
del passato tornerà
ed
io voglio sperar che sia così
vecchie
bandiere devono affondare
inutili
orgogli tramontare
falsari
egoisti morire
che hanno traviato e martoriato
gente
pura – e pure ciò, faceva parte
del
gioco.
Non si torna indietro
Non si torna indietro
nemmeno
di un giorno,
la
nostra evoluzione è irreversibile.
Io non parteciperò a nessun canto
corale,
a nessuna celebrazione.
Non
voglio, non sento, non devo.
Voglio
essere lasciato in pace.
La mia fede cangiante s’intrufolerà
in
cento pertugi, e chissà se troverà
mai
più una stabile solidità.
Se
non si fa nulla, l’autostima scema
ma
qui siam forzati a non agire
sicché
la mia penna mi verrà incontro.
Lo
scavo io, il passato...e torno indietro
a
discutere, per guarire. Non è finito niente.
Valori
vanno invertiti.
Ci sono delusioni dalle quali
non
ci si riprende più.
Ma
grida la mia noia e il rimpianto
di
squadrare il mondo con occhi giudiziosi
sentenziando
argutamente
codesto
è un diritto dei conquistatori
di
viste vaste e penetranti
or
non lo sono più, forse mai più lo sarò
ma
tanto ho già messo in saccoccia
...fiorirà
autonomo.
E
mi difendo meglio, attacco meno
alla
sprovveduta. E ancor piaghe
non
son guarite intere,
una
vita convalescente.
Ma
ci sono storie da raccontare
e
zaffiri e rami sacri…
lontano
dalla mia amara coscienza.
La
voglia di travasarsi in altri
d’in
altri cambiarsi è alta.
Uscirò
dai mio scomodo Io.
Prima
o poi.
Nessun commento:
Posta un commento