Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 31 luglio 2021

Forse il sole invernale


Illuso ancora
il tuo autunno
di poter vivere

Cupe dissolvono
prospettive già scabre
alienate

di esse rimpiangi
scorci assaggiati
una levissima appartenenza

nulla può durare
su basi così esigue

Atterrisce così
il decennio venturo
e non riesco a pensare
al successivo

Il fiume della malinconia
se scorre lento
può accettare le sue fasi

E pur non vuoi più
quel che volevi prima
idealismo si è perso
forse per sempre
e non è un male

non anima più
le ricerche e la penna

non scrivi più e perdi
l'identità

È allora come se morte o follia
dovessero spegnere
precocemente la spina

la seconda metà della mela
non è commestibile

Forse il sole invernale
scioglierà i primi ghiacci
che un'era aveva
sedimentato in me.

venerdì 30 luglio 2021

E dove, dove andiamo?

 

Un'altra notte di morte

convoglio su questa carta


L'etica un groviglio

di cui non vengo più a capo


Protesta gioventù

la sua non vita


Vedi la barca

non raddrizzarsi più


Lotta residua

la tiene a galla


e dove, dove andiamo?


Può svegliarsi ancora

la penna, che si credeva agli sgoccioli

per nuove muse e necessità


ma essa non porta vita

al massimo sublima la morte


e voglio una bussola

nell'infinita galera del mondo


e zoppo ancor voglio

correre, in cerca di buone nuove


non c'è informazione affidabile

che generi sicurezza d'azione


questo caos volontario

ci porterà nel baratro


e dove, dove andiamo?


mercoledì 28 luglio 2021

Silente o fragoroso

 

E silente o fragoroso

scivolerà

furbo o violento

il piano dei nobili

sopra quello della mediocrità

 

Questo conta, il resto tutto

sarà ricomposto e compensato

 

ma se ciò non avviene

ogni sforzo sarà stato vano

e le sciagure si perpetueranno

 

Solo, il prezzo agghiacciante

si staglia alle porte

ora ti vedi al lumicino

autostima si squaglia

con le opportunità di vivere

nulla avrai

di ciò che ti è mancato

ti sei abituato per gradi

a tal dispiacere

ne avevi la forza potenziale

sicché

questo dovevi fare

 

Essere avanti significa

rimanere indietro

e credere ancora invano

di poter recuperare

 

E l’ego or s’accontenta

di ciò che ha fatto e visto

altri scorci e panorami

spettano ad altri occhi.


Avvolto dall'ira


Non vi sarà mai alcun'alba
solo la morte lungo il cammino
fiore di vita che il prossimo assalga
per fiera invidia del suo giardino

Marcio è l'uomo nelle midolla
complice d'atti che fan sbigottire
esce il bigotto dalla sua bolla
e lo vediam nello stesso infierire

Vera pietà, vero coraggio
son rari quanto l'intelligenza
ma per ogni eroe, esiste un passaggio
che inverte del cuore suo la tendenza

Senno di poi ti consegna le chiavi
atte a scoprir dove stavan le colpe
e ora t'indigni di ciò che accettavi
le mille pene sofferte

Vita continua a sorridere altrui
ed altri godon del tuo sempiterno
sprofondar bieco negli antri più bui
e viver solo all'interno

Di nuovo l'alieno, conferma se stesso
si sente tale in mezzo alla gente
e ancor si vergogna come un ossesso
per un ricordo tagliente

Poi si ridesta avvolto dall'ira
il fuoco della vendetta
s'avviverà per l'aria che tira
... tirerà mai quest'arietta?

lunedì 26 luglio 2021

Il risveglio degli allocchi


 

Non che l‘aurora sia digià alle porte

eppure segni sono sì evidenti

notare che le cose vanno storte

e le persone assai più diffidenti

 

verso ciò che han seguito ciecamente

come la via maestra della vita

principi biechi che acriticamente

venivan sbandierati a ogni tornata

 

Si sono accorti che son tutte balle

tradite dal sistema che le inoltra

che ride dietro alle loro spalle

ben difeso dentro la sua bolla

 

Alcuni ora son pronti a protestare

mettersi in gioco per cambiar le cose

e subito son pronti a giudicare

chi avendo le sue membra già corrose

 

dall’improba battaglia affrontata

vorrebbe ora tenersi in disparte

e non avendo mai vita gustata

tardiva gusterebbe la sua parte

 

Subito sei tacciato d’incoerenza

o di pavidità – quando sti stronzi

dormito han sino adesso, in tutta serietà

seguaci del decalogo dei gonzi

 

Ancor non han pagato mezzo dazio

per quelle che diciam “le loro idee“

ed ignoranti del tuo vero strazio

si fanno portavoce di trincee

 

Ed anche quando queste poi verranno

sarà ebbene questione collettiva

non puoi paragonar l’interno affanno

di chi, pioniere, andò alla sua deriva

 

È come se una donna spudorata

venisse a noi dopo vent’anni almeno

che generosi l’avevam bramata

in cambio ricevendo sol veleno

 

È proprio vero che la verità

dapprima ignorata e poi derisa

perseguitata, infine apparirà

soltanto ovvia, e non di sangue intrisa

 

L’ingratitudine, la bieca appropriazione

aspettano alla soglia il pensatore

altro che una final consolazione

altro che vita, gioia, altro che amore

 

Soltanto invidia e fraintendimento

giudizi di una crudeltà inaudita

in qualche modo, sei nel firmamento

ma metterci la firma è cosa ardita…


Epigramma dell'amarezza

 

Mi reggo in piedi e scruto l'indistinto.
Tutto è colpevole, colpe sono tutti. 

giovedì 22 luglio 2021

Per un inverso schema del vissuto


M'aggrappo a fantasie, per rilanciar la sorte
scotendomi da grigio pessimismo
ravvedo l'indomani le prevision distorte
che avevan rinnovato l'entusiasmo

Volevo essere nuovo, un altro, altrove
soltanto ricordando i vecchi tempi
cambiando l'indirizzo, vincendo nuove prove
divenendo un esempio tra gli esempi

D'uomo che autodidatta, recupera tardivo
e nella libertà, coglie nel segno
si districa nel bosco, lo sguardo innovativo
brevetta milionario bel congegno

Ma rapida la mente ritorna alla sua forma
in cui non s'inseriscon pezzi avulsi
umile alla sua penna, amara lei ritorna
adusa a prevedere passi falsi

Sogna di meno amico, qui l'incubo è reale
e non ti svegli che a riconfermarlo
uscir da questo intrico vorrebbe il generale
ma non sovvien la luce a confortarlo

Soltanto lenta, torna volontà
piccoli passi ne le giornate morte
verso una nuova altura o sommità
oltre cui s'intravedan nuove carte

Ignora i preconcetti, su le fasi della vita
t'imbrogliano già nelle loro gabbie
ma quelle fasi esistono, e ognuna è percepita
od intravista oltre nuove nebbie

Tempo non passa invano, disavventura neanche
e vuol compensazione ogni tessuto
che già presenti fibre avvelenate o stanche
per un inverso schema del vissuto.

Se scritto è già nella sabbia del mondo

 

Se scritto è già, nella sabbia del mondo

che qui non avrò vita, né rivalsa

se tale, solo, è il mio destino immondo

parola non udir, che non sia falsa


allora posso dir: resisterò!

Ma come accettar che mai saprete

cosa sia macerare lentamente

il retto impulso e quando spirerete


tutto si spegnerà nell’incoscienza

ed io non possa mai veder bruciare

nei vostri occhi dura la sentenza


che vi condanna, indegni, a sprofondare

sconfitti da una nuova dirigenza

avvolti e penetrati d’ore amare…


mercoledì 21 luglio 2021

Malinconia lunare


Morrebbe la penna assai volentieri
per lasciar corso all'azione vincente
ma paga ancor l'uomo le scelte di ieri
l'antico conflitto si declina al presente

Pregiudicata è l'intera vita
se assicurata è l'eternità
il primo tempo della partita 
scrive il secondo, senza pietà 

Ciò che è residuo ancor si palesa 
insufficiente ad appagare
l'esigenze di un'anima - ora presa
a un più realistico constatare 

Le forze languono, metti i tuoi sogni 
di un grande rilancio sul primo treno
la volontà tradisce i bisogni 
di cui il cuore è tuttora pieno

Raccogli il tempo - così infruttuoso
segna le tappe a una piccola meta
che possa darti un piacer decoroso
giammai una rivalsa completa

Se ci saranno sorprese, ben vengano 
ma non contare sulla fortuna
qui sulla Terra i lumi si spengono 
a chi li ignorava cercando la Luna

La luna avrai, le farai compagnia 
or divenuto tu stesso un astro
ma ciò che bevi lungo la via
ha sapore acre, odore dolciastro. 




martedì 20 luglio 2021

C'era un uomo


Ora il sole è sole

guarda come serpeggio

a coglierne i migliori raggi

o a proteggermi dal calore


C'era un uomo

che ponderava e viveva

elevati concetti

ma quell'uomo era più forte

e poteva ancora credere in qualcosa

e delusione non era ancora

sinonimo di umanità


Forse c'eran falle

nella sua Nave in Frantumi

ed anco altrove sproloquiò

e la sua azione sbagliò

E allora?


Ciò non fu sufficiente

ad affondare, e non sarà. 



Benzina permettendo


Benzina permettendo
posso andare dovunque
come fossi in vacanza
ma non sono in vacanza
mi porto in giro i miei demoni
per me la vacanza sarebbe
acquisire la normalità
staccarmi da me stesso
per voi c'è il momento di tirare
ma quando si stacca, si stacca
io vivo una sorta di tiraggio continuo
in una corsia parallela
che non è quella vostra
e scrivo cose cupe, angosciate, rabbiose
non sono gli umori
di uno che sta in vacanza
ma di chi è in guerra
e forse non accetta
di aver perso l'ultima guerra
in ogni caso - ne paga ancor le conseguenze
per aver una vita egli deve
far pace col mondo
ma per lui vuol dire
accettare la sconfitta
e vivere alle sue condizioni
mortificanti e irrazionali
siete voi ad avermi tolto la normalità
divenendo legislatori del mondo
mi avete reso succubo
della ragion plebea
voi risentite meno
dei problemi che create
eppur ne risentite
ma sapete che per risolverli dovreste
compiere un atto di umiltà
chinare la testa e riconsegnare
il potere a noi
e il vostro orgoglio v'impedisce di farlo
l'orgoglio plebeo è più forte
di quello nobile e difende le condizioni
(scorrettezze) del suo trionfo...

domenica 18 luglio 2021

Quando sarò liberato?


Solo è la tua bassa autostima
la supremazia del nemico
che ti penetra

ha messo scivoli
alla sua attività
scabre salite alla tua

ti accusa di disprezzare
sentimenti che non ci sono
lui violenta sprezzante
sentimenti veri

Il conflitto irriducibile - identitario
si mostra terrifico
quando cadono i veli
e si viene al sodo

vigliacchissima durezza approfittatrice

Non ci sono le forze per insorgere
e realizzare il più grande massacro 
che la storia ricordi 

Il desiderio è un fossile
che cerca di ridestarsi 
in una foresta aliena 
proibitiva 

E io e te sappiamo
dove conduce il coraggio che eccede
e così la pietà indebita

Si accetta di morire solo
in un certo modo, ad un certo tempo
e fino ad un certo punto

In ogni persona c'è un pezzo di me
Sappilo amministrare

Io mai misi il prossimo
in analoga disperazione
ma lo farò... ricordo le mie notti

È mai esistita solitudine
più assoluta di questa?

E c'è da scavare ancora
scoprire - quel che non sappiamo
non siamo pieni di noi
la meta è labile
e come poter combattere??

Il conflitto concede
un accesso diverso e diretto
alla Conoscenza

Ma non si può essere
guerrieri assoluti
chi se lo chiede
si dona un inferno insensato
di frustrazione

ma in quale modo
tempo e spazio
inseguirò ancora il succo
della vita?

Tutto vuole ammazzarti

e se la lotta si fa più dura
non c'è altro modo che indurirsi
noi e la nostra reazione

La vittoria non è per i tiepidi

Ricorda che non hanno avuto
pietà né rispetto per noi
quando ci hanno condannato
e tolto tutto

La loro comprensione è parziale e fasulla

e il nostro bisogno di pace
e gioia non può ignorare
le necessità della battaglia
che sola potrà concederci
vera pace e gioia

Insistiamo a voler vivere di qua
nel regno nemico

Avremo solo spizzichi
combattuti, fiacchi, languidi
seguiti e preceduti
da strali spaventosi

e chi non ti ha deluso?
chi ti è alleato davvero?

Diventai pippa e colabrodo
non più affidabile
fragile, bolso e spaventato
questo mi rese ostili
i concetti bellicosi

ma sotto tanta cenere
c'è ancora qualcosa

Nello stesso modo - l'uomo
della conoscenza impigrì
stanco delle sue fonti
e delle sue ricerche
ma anche qui c'era tanto
ragionevole ribellismo, battaglia, futuro

Quante tradizioni farò traballare
senza nemmeno esserne
consapevole fino in fondo

Ho scavato le piste ai liberatori
Quando sarò liberato? 

sabato 17 luglio 2021

Per un nome grande

 

Se nel mio petto pungola il dolore
a punir l’apparenza di un misfatto
per ogni spina, un giorno, sarà un fiore
a riscattar di gioia quest’anfratto

fino ad allora esistono dei trucchi
stanno in dispensa molti palliativi
ma sol la verità nei loro occhi
potrà guarir dal mal gl’interni rivi

per sprofondare giù in queste lande
bisogna esporsi e puntare in alto
vivere angusti, per un nome grande

già che non è possibile far salto
del tuo presente – che la mente espande
ben preparando ad esso il vero assalto.


venerdì 16 luglio 2021

E sì dolce sarà il gusto


Tu mille volte ingenuo ed ostinato
apristi l'anima a uomini altri
cieco dinanzi all'esito scontato:
gesti e parole bieche a violentarti

Non è capace e non ha volontà
il prossimo a capir cosa ti strugge
d'ogni dolore altrui non ha pietà
e ovunque veda nero, egli lo fugge

Vuoi stargli tu a spiegar che il dramma tuo
dovuto è alle lor scelte decennali
sottratto ti han ciò che sarebbe tuo
da sempre - senza crimini ancestrali

tuttora perpetrati freddamente:
sicché tu non soltanto chiedi aiuto 
che non ti voglion dare, ma insolente 
li accusi d'esser causa del vissuto...

Il mondo che voleano, han sotto il culo
ci accusano di piangere e sognare
un mondo che non c'è - ma stai sicuro:
ciò io non mi son limitato a fare

Sfidata ho la realtà, scolpito il testo 
modello di ciò che dovrebbe essere
se ancora viaggio con un occhio pesto 
un grande arazzo ho pur saputo tessere

Qui ancora prendo atto, definitivamente 
già che non sono amato, e non vi amo
me ne uscirò così, autonomamente
da questo luogo nero, scabro, insano

Mi prendo quel che posso in questo regno
alieno - e sì dolce sarà il gusto
d'essere cinico con chi disdegno 
quando la vita ne piegherà il fusto. 



E pur mi han scaraventato qui


La notte parla in un corpo
sentenzia un mondo senza speranza

Ridestato
sembra dimenticare

ma il presente porta ricordi
di mostri incontrati sul cammino
una compagine senza fine
zombi e speci consimili

nel clima spettrale mi muovo
rimpiangendo cuori
e membra battagliere
forze avute e giammai avute
scorci d'altrove

E pur mi han scaraventato qui
quando si avvicina un fratello
è una trappola
non ho fratelli

E ora non ho domande
intelligenti da fare
non so nemmeno cosa sto cercando

La vita sembra dover finire
ma prosegue senza saper più nulla
nemmeno come chiudere una poesia.

giovedì 15 luglio 2021

Dinanzi al deserto


Saranno i prati impolverati
del mio senso di colpa?

Sarà l'amore solo un'idea
frammista d'imbarazzo e rancore?

Ed ogni suono dolce striderà
incappando in una falla interiore?

Ed una penna fiacca, che ha già fatto il suo
languirà malinconica in attesa
del grande giorno?

Stenterà in un dovere che non sente più
e che era il sostituto dell'altro?

Perché il coraggio deve presenziare ancora
centrale nel mio ventaglio?

Ma questa volgarità che mi attornia
mi rincuora e spinge all'accortezza

Come esser preti e satanisti
è voler cambiare e vivere qui

E se sono stato io in tutti i risvolti
non posso e non voglio essere il prossimo.

Non già per la virtù, né per il vizio


E stento a rispettar codest'inchiostro
sintomo sol dei triboli interiori
che mi ha donato il prossimo: il mostro
che il mio battagliar qui butta fuori

Se sforno soluzione universale
o emblema d'un aspetto della vita
già l'uomo li potrà riutilizzare
lenendo già con ciò la sua ferita

Ma estraneo egli è, sostanzialmente
a ciò che testimonian queste carte
non s'immedesima minimamente
vanificando tali pezzi d'arte

Dimenticato fui in un abisso
a risalir il corso della storia
chi viaggia in superficie non ha accesso
a quella che io chiamo "vita seria"

Al grande buco storico s'intresca
quello che m'ha inghiottito in questi anni
al viso non concede cera fresca
e rende molto torbidi i tuoi panni

Che stridono alla vista dei felici
già, quelli che nemmen tardivamente
s'apprestano a sembrare mezzi amici
sfidando qualche inferno realmente

Dai lembi suoi si son tenuti al largo
ne hanno sì aumentati i gironi
agendo con la mente in letargo
riuscendo pure d'apparire buoni

Ora che la mia impresa è terminata
io non mi riqualifico - però
m'alleggerisco e vivo alla giornata
e meno falso io sorriderò

E forse basterà questo sorriso
a render più amichevoli gli stolti
color che di veleno mi hanno intriso
vedrò un giorno sgomenti i loro volti

Per ora si mantenga il sodalizio
son stanco d'esser serio, e voglio agire
non già per la virtù, né per il vizio
ma per far mio il concetto del "gioire".

La disfatta più gloriosa


In casa dell'immenso nemico
si è giocata la disfatta più gloriosa
e voglio la corona anziché un'onta

E il Dubbio ancor fiero si erge
io vivo dentro lui

E vita residua si lascerà conquistare?
Sarò in accordo con essa?

Ma voglio un mondo mio
anche giunto in cima
non voglio essere il Re di un branco
di coglioni.

sabato 10 luglio 2021

Porta una barca di leggerezza


Il torto è un essere vivente
che solo si spegne, come una fiamma
nel lago della vendetta splendente
l'esecuzione di una condanna

Altrimenti si torce, lugubre, dentro
ti fiacca e avvelena, e infine marcisce
lui non fa sconti di pena
a chi sul nemico non infierisce

Senno di poi può solo insegnarti
d'essere più tempestivo
ma se gli anni insistono a logorarti
a poco varrà l'impulso cattivo

Già che le forze non lo sostengono
esso divien controproducente
dunque le fiamme, se non si spengono
non abbisognino d'essere spente

Voglio ben dir che devi evitare
già di subire dei torti
più con astuzia te la devi giocare
e con il modo di porti

Strati isolanti coprano adesso
ben la palude infernale
del tuo passato - e prova lo stesso
a stenderne uno che possa appagare

Lontane saranno le compensazioni
di quegli strati più antichi
le piglierai da nuove stazioni
raggiunte per nuovi intrichi

Ma non ti devi intricare troppo
o più non sorriderai
e porterai sul groppo
quelli che pestano sopra i tuoi guai

Poi ti riemerge la sensualità
sul proprio intorno incentrata
rende incosciente la profondità
e ti consente più lieta giornata

Porta una barca di leggerezza
danzante sopra i mari più neri
quel che otterrai, con maggiore certezza
acquieterà i pensieri.

venerdì 9 luglio 2021

Abbiamo un vantaggio


Una gita in collina non è tale
tra gli alberi, nemici son nascosti
ma proba impresa mia intellettuale
mi toccano dai loro avamposti

Nulla v'è che - stridendo nel concetto
non venga a stridere nella realtà
seppure da quest'ultima, lo ammetto
partì ogni mentale attività

Così la pesantezza mia è dovuta
all'indole di sollevare il mondo
ed ogni soluzion, per quanto acuta
tediosa è sempre all'ingrato volgo

che alla realtà si appoggia e porta avanti 
nei crismi suoi, nel suo sì bieco corso
che poco nuoce a spiriti incoscienti
e a chi vantaggi trae dal pensier falso 

Non percependo orbene il problema 
e crogiolandosi nei suoi diritti
la massa non può odiare il sistema 
che i nobili ha schiacciati e derelitti 

Purtuttavia abbiamo un vantaggio 
che in sé stesso sembrava una disgrazia:
l'Incomprension - da parte del villaggio
di un pensier che ben più ampio spazia 

Se noi lo utilizziamo con furbizia 
possiamo aver la meglio facilmente 
già che è come combatter con un cieco 
laddove noi vediamo chiaramente 

Voltar dobbiamo noi diametralmente 
storico il corso che ci ha sottomessi
ai suoi voleri, umori, alla sua mente 
e i passi, grosso modo, esser gli stessi

Dobbiam fondare una religione
e già lasciarla agire per decenni
forse per secoli, e poi dar nuovi cenni
di una popolar rivoluzione

Facendo scivolare in questo modo
il loro piano al loco naturale
nessuno penserà di darci fuoco
doversi in qualche modo ribellare

Ma pria che questo avvenga dobbiam stare 
almeno con un piede in questa staffa
di un sistema che ci possa dare
piacer che ben più grosso il volgo arraffa

Non può altrimenti il viaggio continuare
verso nostra final liberazione 
... starem su questi fogli a rimeggiare
la nostra ingiusta, eterna frustrazione. 


lunedì 5 luglio 2021

La barca nera

 

Perdo gli amici come foglie
nell'autunno della vita

Sono braccato in un bivio
tra due vicoli ciechi

O lotterai  invano, per una vita avulsa
che ti rifiuta

o invano lotterai, per rivoltare 
il calzino del mondo

ogni giorno più triste e corroso dal rancore

E cambierai corsia
svariate volte ancora

tra spazi sempre più stretti
energie calanti e meno tempo davanti.

Gli altri non concepiscono 
l'Aldilà...Io devo farlo

sono sempre stato qui solo con il corpo.

Quante volte ancora cercherò
di rianimare artificialmente una fiducia
sempre più morta e livida? 

Con la faccia dura, risentita.

Ora mi sta venendo incontro
una barca nera
vedremo se avrà solo carbone
o uno scrigno al suo interno. 


domenica 4 luglio 2021

Sonetto del rancore

 

Diversi per eccesso e per difetto
vengono a questo mondo equiparati
finti compagni nel destino inetto
e negli stessi luoghi ritrovati
 
Storia ci tolse il podio meritato
per consegnarlo alla mediocrità
che vostra generazione ha ereditato
con tutte le sue possibilità
 
Io voglio vendicarmi atrocemente
non c’è stilla di gioia che mi arrida
in questo mondo – e nella mia mente
 
non v’è pensier che non dolga e non strida
allora che l‘infame deficiente
ci veda sottosopra e di noi rida…

 



Zefiro del caso

 

Lo zefiro del caso ti consegna
piccolo scatto innanzi affermativo
fu dura, eppure qualche punto segna
cuor di titano n‘esce positivo
 
si rendon conto, stanche le sue ossa
ben altro vento occorra a rilanciarsi
sanar profondi strati, uscire da una fossa
in cui il titano ebbe a sprofondarsi
 
t’accorgi che fai meglio di chi potea volare
dal trespolo dei grati suoi possessi
si gongola, proteso a svigliaccare
chi vince senza inferi recessi
 
serena vanagloria in questa vita
seguita dal più perentorio obblio
v’attende – mentre nella mia partita
è oscura lotta verso un nuovo dio
 
grama necessità di costruire
ancora lentamente una rivalsa
ma forse prima ancor dell’imbrunire
piccola fetta avrai che non sia falsa
 
infatti più maturo compromesso
vede già che non è poi così ardito
accedere anche tu a qualche successo
se causa imman finor te l’ha impedito
 
essendo infatti tu di un’altra razza
spiritual, dovevi farti spazio
nel bosco che ti opprime e che ti ammazza
planare un vol ti che rendesse sazio
 
peraltro vedi la trascuratezza
di chi non segue intera la partita
in tutti i suoi aspetti e con asprezza
ti giudica per come l’hai gestita
 
stessa superficialità, talvolta
ti vede, nel giudizio suo, innalzato
notandoti brillare: e questa stolta
modalità di esser valutato
 
ti indica che a lor devi mentire
dar loro quel che intendono, e sventare
pungolo del disprezzo che faccia innervosire
per mano del cretin superficiale
 
occupati di vincer seriamente,
e allora, esaminato da un tuo pari
potrai gioire ragionevolmente
ma tutti gli altri, non ti siano cari.

venerdì 2 luglio 2021

Dovrà insinuarsi in tutti i pertugi


La mia vita non fu
morte accidentale, né bieco suicidio
fu Omicidio
colposo
di vasta e diacronica
sociazione a delinquere

E buttai amore agli stolti
e a donne subumane
innalzate a dismisura

ma i vincitori della guerra
tutto leggono al contrario

Ah... non l'ho ancora persa!

Ma sempre più morto
mi dirigo innanzi - dubbioso
di cosa si possa ancora vivere
o se il completo rimando
sia sostenibile.

Gli spuntoni dei diavoli
sempiterni - spronano la tua fede
nell'aldilà,
quando prudenza e stanchezza
invocano il residuo aldiquà

La scommessa vertiginosa
non si scioglie né sceglie
Fato sentenzierà
si mostrerà nel tempo

Avete mai compreso
i concetti religiosi per via EMPIRICA?
Senza neppure studiare i testi sacri...
Vuote litanie, senza la vita...

I Cavalieri che superavano durissime prove
all'assalto del Grande Tempio acquisivano
il settimo senso... Qui vedo solo un'insensata
e costante mortificazione dei sensi...

Ma ancora molto ignoriamo
che sta dentro e di fuori

Speranza si districa 
tra le gabbie del dolore
macigni del passato
muraglie dinanzi al futuro
Gagliarda e affermatrice si chiede
qual potenza di fuoco
sia possibile acquisire 
di sparuti uomini
contro eserciti infiniti

Hanno inibito e pervertito
istinti razionali: i nostri. 
Hanno sfogato senza ritegno 
né attesa, i loro istinti turpi. 

Inoculata in noi la frustrazione
più immane. 

La loro natura difenderà ad oltranza 
il dominio sul Regno

Duttile - la nostra intelligenza
dovrà insinuarsi in tutti i pertugi
e tutto avvolgere 
fino alla vittoria.