Illuso ancora
il tuo autunno
di poter vivere
Cupe dissolvono
prospettive già scabre
alienate
di esse rimpiangi
scorci assaggiati
una levissima appartenenza
nulla può durare
su basi così esigue
Atterrisce così
il decennio venturo
e non riesco a pensare
al successivo
Il fiume della malinconia
se scorre lento
può accettare le sue fasi
E pur non vuoi più
quel che volevi prima
idealismo si è perso
forse per sempre
e non è un male
non anima più
le ricerche e la penna
non scrivi più e perdi
l'identità
È allora come se morte o follia
dovessero spegnere
precocemente la spina
la seconda metà della mela
non è commestibile
Forse il sole invernale
scioglierà i primi ghiacci
che un'era aveva
sedimentato in me.
Il vero poeta cessa di scrivere quando cessa di soffrire, quando vien meno l'agone interiore...
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