Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

martedì 28 febbraio 2017

Mi scoccia


All'odio universale impotente
si alterna un potente senso di colpa,
questa è la vita.

per familiarizzare con l'odio
bisogna nutrirsi di menzogne
plurime aggravate
e vivere con 12 strati
d'imbecillità sopra la testa
nella gerarchia sociale

mi sono cacciato in un guaio
che si risolve forse solo nei secoli
o con una glaciazione

merde nere e meschine
mi hanno fatto pagare cara la loro invidia

è in qualche modo accattivante
che faccia parte del gioco

gli amici non esistono, ma è bello averne

gli amici sono nemici

è bella la ferocia ributtante e puntuale dell'egoismo umano

è bella la stupidità inesorabile

bello il cinismo dato dalla disistima

dalla rivalità

o dal puro disinteresse

dall'animuccio offeso

bello esaltare i difetti e i vantaggi
e sminuire pregi e svantaggi

bella questa stomachevole tempesta quotidiana
sul tabellone mondiale

bello che tutti guastino il prossimo e l'universo intero

del resto è difficile continuare
a fare politica o filosofia
una volta realizzato
che bisogna solo trucidare 8 persone su 10
bidoni fumanti di sterco
poiché un altro sistema è inutile
è una soluzione apparente

io stento ad avere ancora rispetto
di una vita umana

la vita?

è un susseguirsi di razzie e vendette
senza una meta chiara

ma chi si estrania è un ipocrita
un debole
un tattico

chi finge indifferenza è un ipocrita
lui odia così forte da non poterlo sopportare
e gode e orgasma nel silente tormento altrui

siamo l'apoteosi del confronto

e non ho voglia di dire altro perché
mi scoccia

ho rotto la boccia

che si autocontrolli quel pezzo di merda
del mio prossimo
che scriva lui poesie composte
ed eleganti

io voglio solo masticare la sua faccia da stronzo
e dar calci a destra e ammanca

m'esce lo sputo incorrotto  

niente strenne di ataviche rime

rozzo sublime



domenica 26 febbraio 2017

Collaudo


L'ingegnere, dentro me dice che
per sollevar simili pesi
serve una leva più lunga
e più robusta

e ora tutti i maniscalchi del regno
intendono adeguarsi

l'allenatore dice
piccoli fastidi sommati, impediscono l'azione
e solo il risultato dell'azione conta
rimuovi le fonti del fastidio

i filosofi sono stati superficiali
nel valutare i beni materiali
ma l'istinto della gente
ha sopperito

UpGrade è la parola chiave
del vocabolario inglese

le conoscenze sono necessarie
o la bandiera sarà debole
ma esse devono essere agevoli
o vengono mal apprese
e inquinano

un concetto generale può essere corretto
ma esso viene sostenuto con forza soltanto
se contiene molti esempi empirici

Il male mi ha fatto segnare punti artistici?
Voglio canestro + fallo


sarete tutti espulsi.  

giovedì 23 febbraio 2017

Nel filosofico e alieno mare


Non è più tempo d'attacchi brutali
d'immagini vive che squarciano il foglio
vedo orizzonti più cheti e gentili
e più rassomigliano a quello che voglio

Fui un pioniere senza la bussola
nel filosofico e alieno mare
non ebbi un maestro, e quanto alla formula
spesso la seppi trovare

Saper vedere dove gli altri son ciechi
saper star ritti dove gli altri cadono
questi i piaceri che arrechi
oh grande animo

Ma se inesperto e più generoso
troppo ti doni e mai ti proteggi
la tua avventura è un incubo odioso,
prendi gli ormeggi.

Ciò che non curi per tempo,
crudo ti affligge negli anni
d'esser caduto - cupo rammento
in troppi inganni

Vedi, la fuori, la comprensione
è merce rarissima e vieta
cinico volta il cantone
cambia la meta

Tieni allenati corpo e cocuzza
raccogli un fiore ogni tanto
di conoscenza – una pagliuzza
tienila accanto

Ma sii maggiormente concreto ed attivo
e muoviti con compostezza
lascia, il tuo viaggio, i segni sul viso
della saggezza

E quanto a te, li hai stagliati sul foglio
a tempo debito saranno pescati
riscatteranno l'orgoglio
dei condannati

Nessun fa da solo, ciò che spetta a migliaia
devi sol catalizzare:
che un solo masso, tutta la ghiaia
possa con sé trascinare

Lui sarà un uomo, prima era un concetto
fatto di formule ardite
in quelle reti più non mi metto
ma le ho concepite

Sarà un altro cuore, con meno veleno
a traversar la città,
e un mezzo porto sereno
qualche realtà

Non garantisco, spada insolente
che non ricadrò nel vizio
ma calibrerò il mio fendente
nel proibito interstizio.
 

martedì 21 febbraio 2017

Oltre le colonne


Non so più dove eclissarmi
odio i rovi letterari
con tutte le loro personalità
detesto quelle mortadelle avariate
chiamate "capolavori"
non voglio salotti, né platee
voglio arrivare di scienza o magia
ad estinguere l'Altro

Sono d'accordo con me stesso
ma mi surriscaldo nell'autismo
voglio clonarmi

L'ago dell'interesse gira sempre
più a vuoto, talvolta si trattiene
tremulo e forzato su un oggetto,
per poi scivolare via...

Siamo andati oltre un orizzonte
ardito – e qui ammicca un oceano
realmente nuovo e caldo
la nostra barca è abbastanza robusta
per girovagare sicura
e pescare pesci

Non vale più la pena alimentarsi
alle pastoie culturali
sul mercato
contengono troppi elementi indigesti
sintetizza tu dai boschi
e dai campi
il nutrimento di cui hai bisogno

Le ultime disillusioni sono state
profondissime
non tornare in superficie

La vita è ancora lunga
ed un regno libero ci aspetta
se solo abbandoniamo
il piano dell'Attualità
senza più rimpianti

come si abbandona una donna stolta
e crudele che non poteva darci nulla

I luoghi sperduti sono più interessanti
delle passerelle del mondo

se sei volpe, persegui quest'uva
vedrai che ora è matura per te
e tu hai l'elevazione sufficiente
a coglierla

Questo cuore si sta irrobustendo
davvero, a furia di amare
ciò che non lo ricambia

ora può portare la sua forza
laddove l'azione paga

questi occhi sanno discernere
un cambiamento reale
da un baluginio ingannevole

non vi sono cambiamenti nell'aria
né forse potranno più esserci

Cancellerò d'imperio ogni
"forse" che non mi piaccia

potrò essere gaudente e giusto
nello stesso tempo

la parola "tempo"
mi è divenuta amica

occorreva tempo
e tante parole...


  

lunedì 20 febbraio 2017

Partenza verofalsa



Un altro capitolo almeno
è necessario, di questa storia

perché la macchia scura non preceda
il punto finale

vi sono tanti modi di scrollarsi
rapidi dalla depressione

e di sciogliere ciò
che si è sclerotizzato in noi
dopo aver approfittato della sua durezza

i pensieri suicidi confortano, se non eccedono
sono un rimedio naturale a molte crisi
non sottovalutiamoli
non neghiamoli in toto

ma al di là di tutta la legittima contestazione
conosciamo classiche debolezze umane
entrano nella formula della perdizione

da sole non sarebbero bastate
a farci sprofondare
ma esistono e sono inesorabili

ecco che la fanciulla in fiore perde la sua attrattiva
nella cassa toracica turbolenta
la testa se ne discosta, svogliata

pretende un contesto diverso
non l'aggrada un'avventura ardita
e ancor talmente improbabile
manca stanco il romanticismo
perduto nei lustri ingrati
ma forse deve buttarsi senza pensare a nulla
e gli squassi daranno nuove ispirazioni poetiche
o forse davvero è il solo modo per smuovere queste
tetre fanghiglie e amare attese di grandi rivolgimenti
che non possono giungere ancora

scrivendo puoi cominciare a scrivere
la tua vita, la penna dà l'abbrivio ai piedi
pone ad essi nuove speranze e direzioni

se anche non son pigro io, pigro è chi legge
allora farò una poesia pigra
sarà un esempio di pigrizia
facile da leggere

si tratta di una nebbia grigia
che avvolge gli scenari avventurosi
è una malattia necessaria
a non andare troppo oltre
è un freno alla tracotanza
è una grande e laida maestra
forse non bisogna vincerla per descriverne i tratti
ma parlare come lei ti insegna e vuole

perché le brame mi abbandonano?
E quanto giustizialismo costituisce, una impresa che stanca
e che non paga, che rischia di essere controproducente...
non aver premura di punire tutti i colpevoli...
abbi fede nella ruota che gira
fissa la tua meta centrale
causerai un rivolgimento che durerà secoli
li punirai nelle nuove generazioni
oppure tutto sarà meccanico
e nel frattempo la vita non è finita e puoi
pigliartene qualche spizzico o anche
una bella fetta con la crema

Serenità significa lasciar le nuvole a qualcun altro

questa massima staffilavo nel cuore a tanti
con magno risentimento

ma è stato sufficiente sentire, non risentiamo...

e sappi che nel tempo ti pentirai di ogni denuncia, di ogni cosa che possa assomigliare
a una lagna o all'essere più debole della realtà esterna

segna quel gol
segnalo

fa quella discesa a rete
quel traversone
e quella diagonale

c'è qualcosa che preme, che vuol espandersi
c'è una smania di andare oltre la stanchezza
oltre gli occhi bolsi
oltre le nostre fisiologiche paure
oltre un inconscio molesto
come una giungla

ma non venire incontro a quelli che ti vogliono vedere
improvvisamente rinnovato e risolto
senza stare a guardare l'incontro
con i demoni,
quelli che non soffrono con te
nemmeno da contemplativi

non compiacere i pigri

sputagli a tutti sputacchia sputa
e invita al solenne brindisi solo gente distinta

anche i libri più interessanti contengono
tanta noia macchinosa
non hai il dovere di arrivare in fondo

ma studi storici anche solo accennati
ispirano il seguente revisionismo: lo schifo umano,
ibrido di egoismo e stupidità, ha traversato e dominato qualsiasi epoca
e paese, sicché ogni fazione ha i suoi torti madornali e le sue sparute ragioni
costituite dai pochi elementi virtuosi al loro interno

mi farà schifo il mondo moderno, sarò un avversario della rivoluzione francese
ma non esalto l'antica Roma, né il Medioevo o l'Ancièn Régime

qui ci vuole qualcosa di completamente nuovo
e la nostalgia è molto sciocca

altri nove stronzi non hanno dato il loro contributo
un altro era perso in un fottere
rimandi su rimandi
attese su attese
inganni su inganni
bugie su bugie

oramai non si comunica più, si mozza il telefono
lo si distanzia meschinamente dalle proprie meschinità

e non so se ci sia qualcosa di poetico in questo
la poesia non è sempre aggraziata e pregna
non sempre nobilita, né scolpisce le forme
o forse questa grossolanità è bella perché
lascia intendere la distanza
dal mondo ideale?

Quartine? Immagini fulgide?
Come possono averla vinta adesso, su questo sentimento?

Un flusso di coscienza che non trova sbocchi, che non sa fermarsi
e allora parla e sparla come guiderebbe un'auto senza meta....

questo adesso è l'animo mio....

mi fermerò soltanto perché


forse non avrei dovuto cominciare.

domenica 19 febbraio 2017

Sacramenti



Acerbo fu
il mio battesimo
della fiamma azzurra
non esitai a ficcarmela nel petto
quando gli infami
nel mondo circostante
mi posero all'arduo quesito

vi erano stati preamboli
avvisaglie di cupo augurio
forse molto prima
ci furono altri battesimi
e cresime

fatto sta che da quel giorno
la sorte era segnata

I concetti – distorti
s'impressero in me come
offese personali
allora DOVETTI
per motivazione oggettiva e soggettiva
dedicarmi alla Grande Critica
impormi alla professione

Perché il mondo progredisca
ci vuol sempre qualcuno
che si presti alla deturpazione
della sua immagine
presso occhi stolti
cosi come si faccia inquinare
da veleni e polveri
e deviare il percorso in maniera
compromettente e durevole

Se fai pratica senza teoria,
non crei aspettative – i giudizi
sono quindi più morbidi
a prescindere dal risultato

Se fai teoria, ti crei una identità
fittizia – cui potresti non adempiere

coraggio dei teorici

Potresti anche crearti un concetto
pregiudicante in chi lo legge
ma che non corrisponde a verità
a quel carattere che si mostra
nelle azioni e nei sentimenti

ma se nel tuo ideale
c'è anche solo una stilla di ipocrisia
presto crollerà

se ti fai mancare un piacere essenziale
crollerai

se non poggerai ogni tanto su un pianerottolo
di comprensione affettuosa
soccomberai

e l'astio e l'amarezza
ti faranno commettere nuovi errori

tu stesso sentenzierai il falso

Quando si è completamente corretti
bisogna stare attenti...
potremmo esserci affidati
a un decalogo fasullo

scritto da chi non fu completamente virtuoso

lo abbiamo accettato per comodità, vantaggio personale
pigrizia, viltà, incapacità critica

ecco come bisogna poter essere parzialmente indegni
rompendo una regola parzialmente indegna

ecco come bisogna rubare ai ladri
per andare avanti

bisogna barare ai bari

ingannare gli ingannatori

mentire ai bugiardi

attenti alla purezza...
talvolta essa deve contaminarsi
per riaversi completa

apprendiamolo dalla chimica
osserviamo le alleanze molecolari

una cosa pare certa,
nella lunga distanza vince il giusto
il vero

...e una volta che ha vinto materialmente
ha dissipato anche ogni nuvola
sul suo valore morale...

se avesse sbagliato moralmente
prima o poi la cosa si traduce in un danno concreto

non sono dunque il bello e il giusto mai svincolati dall'utile
se non in una dimensione temporale
e proprio perchè in essa vincolati
giungono attraverso essa alla Libertà

Tu devi anche cogliere il difetto fondamentale
nell'intelligenza di una persona
che si declinerà in tutte le sue opinioni

ma sempre una virtù residua, anche nella sua stupidità
coglierà una sfumatura di vero, e la rispetterà
dunque non sarà un nemico completo
e spietato come un aratro assassino

sappi approfittare della bontà del nemico

Impara dalla storia
a non imbastire guerre promiscue

in esse è contenuto il germe della sconfitta
in chi le vince e in chi le perde

se sei un governante
devi saper capire il tuo popolo
nella sua complessità

gli estremisti sono faziosi se vogliono
assolutizzare la loro virtù
ma il vizio allora
eroico si difende, coalizzato in
migliaia di peccatori, ti sconfigge

la debolezza è forte nel rivendicare ed imporre
le sue condizioni di esistenza e dominio
artista nel succhiare il suo piacere
stratega nel conservare il benessere

se tu non vuoi far tante patrie, quanti sono i livelli
della virtù umana

devi fare una sola patria multi-livellare
che lasci un suo spazio a ciascuno
senza chieder da lui
più di quanto può dare

Ci sono nel mondo tante armi che non possediamo
ci sono tanti altri veleni e tanti altri antidoti
tanti vaccini e catalizzatori

ci sono realtà che abbiamo snobbato
e che si vendicheranno
con un tagliente "ci sono anch'io!"

ci sono virtù che non abbiamo apprezzato
e difetti che non abbiamo notato

colpevoli, ci aspetta un'umida cella
sentenziata dalla storia

Vado a cercare dell'altro...



sabato 18 febbraio 2017

Grido perenne



Stanco di cercare la forma
per raddrizzare un cumulo di macerie

stanco di cercare la speranza
dove c'è solo illusione

quanti milioni di volte cercherai
ancora il prossimo?

Avulso a chiunque
poiché chiunque mente
e si ferma in superficie

poi si scontrano tra piani inferiori
ma nessuno poggia fiero sul fondale

e costui, forse
più non vuol essere il Re del Mare

rinnega tutte le specie ittiche
le spugne, i coralli

vuol solo estinguere ogni cosa

lui è stato lanciato in una terra straniera
a fare il dio subacqueo

e sente tutti i moti del mare
o maremoti,

quando mette piede sulla terra
ogni bestiaccia lo punge

lui insiste, esplora,
con poco ossigeno nei polmoni

pensa che sia possibile creare un regno
infine se ne torna negli abissi

non è forse qui che deve restare?

Non è qui che deve estinguere la sua vita?

Le altalene dell'ambizione lo hanno stancato
quanti giri ancora?

Davvero puoi solo lasciare un segno
vivere per questo e intorno a questo

ma senza gruppi o tessere di appartenenza
senza azioni eclatanti, evidenti

senza protagonismo
senza cresta dell'onda o palcoscenico

pare non valga la pena di vivere
ma neppure di morire

allora non si dovrà vivere in questo modo
né morire in questo modo

il limbo di questa dannazione
prevede di poter esplorare lande sterminate

è una galera accattivante
per chi la sappia interpretare

un grido perenne
che può trasfondersi in mille canti

ed un giorno, non griderai più
perché saprai dove mettere i piedi

avrai lo sguardo accorto
ed il cuore bardato
di leggerezza

saranno nenie e filastrocche
saranno quiete sentenze

saranno poche parole
per un solo intenditore.  


giovedì 16 febbraio 2017

Senza bava di vento


Mastico acredine
d'ingiustizia inelutta
ha ravanato in me
sadica, ignara

il divario dagli ominidi
si fa davvero impossibile

e non ho più come alleati
nemmeno i fratelli di penna

non li ho mai visti di persona
ma li ho inchiodati tutti

e nessuno di loro viene
apprezzato dal volgo
neppure dopo che la sua barca
è giunta a destinazione

i posteri sono altrettanto imbecilli
dei coevi

e vale di più uno sgargino di biblioteca
di uno scrittore

ma adesso, con ogni rinnovato 
sforzo tardivo
e ogni riluttanza ai fetidi stracci
si prenderà in mano un pezzo
di normalità

la ragione non può nulla
senza la forza

nei decenni andrà a cercarla

io mi illudevo ancora di poter essere
uomo presente, che la mia linea
stesse per intercettare la parabola discendente
del sistema....invece, no.

Dormono ancora i più svegli
rimandano per mesi e anni
il loro appoggio
in nome di quisquilie
prioritarie

non ho niente a che vedere
con i giornali,
né con strade,
piazze, funerali

mi dilacerano il petto
gli schiamazzi intrusivi
e derisori della rete

voi siete il primo scandalo
ma tutto è scandalo

non so più dove lavare quest'anima
intrisa di fango

continuate pure ad appendere discreti quadretti
a pareti fatiscenti e destinate a crollare

disinteressatevi della struttura
voi siete scaglie

continuate a (s)ragionare nel piccolo
aborrite il pensiero sistemico

tanto sbagliate qui come lì

ma io debbo vivere in mezzo a voi
e mannaggia dio
ci riuscirò

però vi dico che un giorno
non resterà davvero nulla

fare giustizia in un nuovo sistema
verso tutti coloro che hanno peccato nel vecchio
è cosa troppo laboriosa e si può semplificare
in una cruenta e bruciante
cinica estinzione

senza rammento

senza bava di vento

sabato 11 febbraio 2017

Devianza



Nella nebbia prospettica
si possono toccare ancora
i tratti della tragedia

ora le illusioni temerarie
devono ritirarsi
ridursi ad allusioni

come gli amori storpiati
da reti ingiuste
da strade allucinanti

dove devieranno ora?

Concedi parziale oblio
a quelle figure drammaturgiche

congela solo il buon indizio
la visione diversa
che ti ha ridato accesso mentale
a ciò che doveva essere

il mio cuore è tornato grande
anche da malato
voleva guarire donne, uomini
e universi

addirittura assolvere
e perdonare

invece ci sarà per lo meno
una anonima fine lontana
per tutti gli empi

gli alfieri del male
si sono sistemati e
scelti e compiaciuti perché
hanno scelto di non combatterlo,
ma di prendervi parte attiva
per un compenso
ed un quieto vivere

è questa gran dignità?

Ma lo strazio vuole ora
nuova ansa di compromesso
il Valore cederà al comune
se lo assumerà,
forse sarà assunto

ho rinnegato di nuovo il difensivismo
facendomi squassare dentro
e marcare da gelidi timbri

a quanto pare la stazione della libertà
non può nemmeno vedersi all'orizzonte

e per cambiare il punto di vista
dovrei essere ora sollevato
da mano divina
una mongolfiera amica

la Verità che scolpisce
di nuovo le anime
tornerà a noi
a tempo debito

se non diremo più nulla

avremo detto abbastanza

giovedì 9 febbraio 2017

Scura chiarezza


Questa vita non può essere altro
che una malacopia, un ponte
verso qualcos'altro

zoppicante e cieca
avanza

giace lebbrosa

sfasata

asimmetrica

monca

sporca

languente di tempi morti

brutta, stupida, ignara

illuminata di sbieco

da deboli frammenti di idee
raccapezzati

offesa
macchiata
e inguaribile in se stessa

e quantunque uomo abbia goduto
è destinato a crollare
e marcire

è così difficile realizzare

che non possiamo vivere per quello che c'è qui?


mercoledì 8 febbraio 2017

Sette


La luce delle stelle
necessita di molti anni
per arrivare sulla terra

ma il nucleo fatale
deve compiere un viaggio
e necessita di sette imballaggi
per tutte le scosse che dovrà assorbire
per tutte le infide mani, nelle quali passerà
sette identità, per non venir distrutto
in sette lingue, dovrà mentire

e non hai capito che non devi tuffarti
nella bolgia? Non comprendi il significato
della sensibilità? Sette atmosfere e sette materie
devono stare fra te ed un evento, tu percepisci ugualmente
i suoi moti e moventi. Ma i chilogrammi traumatizzano
le bilance chimiche.

E così hai visto davvero
guerre che non ti spettavano
e sostenuto le tue proprie

saggio di questo, soffri di meno
ne hai vinta una, e non è la prima

Non importeranno i decenni che passano
qui diamo forma al tempo
lo scopo è un'eternità
ma almeno
una nuova vita dopo un Anno Zero

non crediate a facili svolte epocali
tutto avviene quando deve avvenire
quando ogni elemento è pervenuto

La nostra adolescenza è durata più del previsto.
Più del dovuto? Chissà...
Ma anche la vecchiaia ora, sarà forse più lontana.
L'imprudenza ha smesso di essere una virtù:
questo il passaggio fondamentale.

Ora credo che la Scienza non sia mai stata in pericolo
anche distorta, qualcuno ha sempre avuto bisogno della sua verità

Tutta l'arte prodotta, va bene così com'è

si risalirà ad ogni forma originaria
tutti hanno avuto il loro pellame

in fondo basta che un uomo si faccia una domanda
e che un uomo arrivi a rispondere

non permettere alla paura di avvicinarsi a te

e il coraggio serpeggi meglio e su sentieri nuovi
quanto mondo è in queste contrade...
quanto si può conoscere ancora
quante cose sono invisibili ai più
pur essendo sotto i loro occhi ogni giorno
profitta della cecità altrui

i filosofi sono talmente ingenui che
se la verità non fosse la cosa più forte del mondo
non fosse adamantina
la condannerebbero a morte
vanificando anche la loro vita

sono tutti in parte amici tuoi, perché tutti capiscono
qualcosa, ma nessuno lo è pienamente
perché nessuno capisce tutto

fiuta i mastini
e sii accorto
nel decidere quando lasciare una terra

il tempo decreta il vincitore finale
ma c'è modo di perdere molto meno
anche durante il percorso

c'è il modo di vivere come un uomo

e di attingere il buon succo

non vi sarà un altro incidente
siamo ancora in molteplici convalescenze

e pensa che quando altri cominceranno a morire
tu inizierai a vivere

ma puoi morire di meno, durante il percorso

c'è tempo per ogni cosa
musica, cinema, storie religiose
e la storia tutta

c'è tempo per il corpo

altro verrà a galla
quando non avrà più importanza
quando ci saranno gli anticorpi, il disinteresse
o la saggezza popolare

quando il mondo sarà andato avanti

ma se ti affretti, perderai
questo obiettivo si raggiunge lento, lento, lento

c'è una saggezza cosmica, più grande
che ti ha voluto intercettare, bloccandoti

è inutile, ti temevano come condottiero
ma poco potranno sul filosofo

e forse la prossima rivoluzione
non sarà politica
ma biologica

il sistema è grande e più grande
e non sta per nulla collassando
chi è contro, lo è soltanto a metà

non abboccate ai falsi profeti

ma ogni talento è utilizzato inferiormente
al suo potenziale

solo che lui vuole vivere e si adatta col cruccio
a questo presente

in effetti, non spetta a lui lottare per cambiare
lui deve dare il massimo in queste condizioni
tutti abbiamo bisogno del suo massimo

sono altrettanto necessari gli oppositori perdenti
di questo presente, quelli che non possono avere le armi giuste
ma sono determinati ad usarle e le usano

essi danno informazioni

ma il cambiamento parte da una sola scintilla

non soffocarla


lunedì 6 febbraio 2017

Nanetto di porcellana



Le mie poesie,
sono belle per quanto fanno male?

Il taglio viene dal telegiornale
dalla piazza
dalla rete

dall'atmosfera

dal ricordo immenso
dalla gente intorno

non preoccuparti di urtare
chi ha già dimostrato
di non aver sensibilità

coglie il ton predicatorio
ma non la predica

coglie un'accusa grossolana
ma non lo stiletto fine

la minaccia, ma non il motivo

tuttavia

vorrei descrivere il profumo e il suono
di una piccola festa sui monti
che non sento

sento la cattiveria umana
cupa, vasta, costante e sommessa
come il mormorio dell'oceano
con tempeste improvvise
eppure ben annunciate
da tanti segni

e i buonisti sono più cattivi degli altri
solo hanno meno coraggio

allora la festa?

Lontana....impalpabile....

qui però c'è un nanerottolo
di porcellana
con il cono in testa

vorrebbe essere bello
ma contiene un'accusa
di attacco all'innocenza
chi ne è colpevole?

Sotto attacco e sotto accusa...
non lo siamo tutti?

Le nostre
proposte di pace
sono armistizi
sono rese
fughe
stanchezze

le nostre condanne del male
fanno parte del male
sono armi

ci estraniamo arroganti
dalla cerchia dei malvagi

snobbiamo gli ettolitri di sangue
che abbiamo spillato con leggerezza
alla fontana del prossimo

abbiamo le brocche in veranda
ne beviamo lascivi

sputando grumi di pentimento

che carino il nano...
chissà dove guardano quegli occhi

di sbieco...

Sotto il mantello


Scuotiti accorto dal tetro giaciglio
bottiglia in moto non sedimenta
spiega le ali a tuo figlio,
pensier che dissenta...

avvoltolati a tagliente vergogna
figlia di un occhio straniero
non sperimenta, non vive, non sogna
ma ti violenta nel vero

e vedi scabri scenari laggiù
colmi di vivisezione
al medico non puoi chieder di più
d'essere un pigro garzone

trappola infame mi ha tolto a-priori
la buona stima di quelli
che han fatto propri certi valori
da cui partiron vascelli

ma sotto il mantello nascondono grinze
che li vedranno cadere
per la perizia delle tue pinze
come le vecchie bandiere

e mentre struggono nei tempi morti
pensieri di un infinito
quieto splendore di geni risorti
carente è il sostegno d'amante e d'amico

tu non attingere a fonte restia
non appigliarti a cervello scadente
prosegui astuto e difeso la via
fino all'alba seguente

ci sarà bene ennesimo campo
da attraversare vetroso
se io mi fermo a pensare m'inciampo
al disprezzo d'un vomitoso

se arrivi in fondo, non conterà
e poi si dovrà ravvedere
ciò che spregiava, ammirerà
seguirà un nuovo dovere

oppure per lui sarà troppo tardi
si accorgerà di trovarsi adesso
già - nell'inferno dei sordi
legge del contrappasso

poi ci saranno grandi bastioni
e nemici da stender fisicamente
non provocare tenzoni
di cui non puoi esser vincente

ti arriderà ancora la gioventù
oggi si invecchia più tardi
non va in pensione la nostra virtù
siamo felini, ghepardi

dimenticò la solinga danza
presa a far tutto da sé
la provvida arte dell'alleanza
da non trascurare, ahimè...

saranno rapidi allenamenti
informazioni essenziali
saran più semplici sentimenti
saranno calci ai somari

la fantasia ti suggerisce
crolli simbolici da provocare
ma poi il tuo stomaco li digerisce?
niente si dee improvvisare...

non siano atti di disperazione
né di distorta coscienza
sia uno stratega in cima al pennone
a dire stop e partenza. 


giovedì 2 febbraio 2017

Citazione Odifreddi - La Matematica del Novecento


Una seconda difficoltà nell'affrontare scienza e matematica del XX secolo è l'esplosione produttiva. 
I matematici, una volta sparuto gruppetto che doveva spesso guadagnarsi da vivere facendo altri lavori, sono oggi diventati legione. Essi si mantengono producendo ricerche che spesso non hanno né giustificazione né interesse, e la struttura universitaria in cui la maggior parte di essi lavora li incita scioccamente a "pubblicare o perire", secondo un triste motto statunitense. Il risultato è che sono oggi in circolazione centinaia di riviste specializzate, su cui appaiono ogni anno, letteralmente, centinaia di migliaia di teoremi, la maggior parte irrilevanti.  

Vecchia nota



A un errore irreparabile
si reagisce
con un gol indimenticabile

forse...

solo chi tocca ingiustamente il fondo
ha la propulsione
per toccare gli apogei

chi ha raggiunto lo zero assoluto 
dell'ego e non muore

ma si infervora nell'avidità narcisa
è destinato ad appagarla

Senza penna


Il paese è immerso
ma da questa nebbia
spuntano creste alberate
e vogliono andare più su...

sta muovendosi alcunché
di allettante
prima era sottobosco

voglio un'anima linda
non più scabbiosa

ho portato il mio tributo
e in un Regno – sarei stato tra i migliori
diligente e audace

mi tolsero arte, insegnamento, lavoro,
comando, addestramento, missione

vi è stato tutto, ugualmente
per lo slancio animistico
immerso nel calderone
e la sparuta penna

lo sciacallo si legò al dito
torti non suoi
e ti scannò

c'è chi non sopporta giustizia
e chi sopporta l'ingiustizia

ancor la mia mente spande
ed abbraccia
ma sarà più forte quando il corpo
avrà i mezzi
per far la realtà

l'acuzie intuisce
accelerazioni

ci vollero stipati nel nulla
scabro, giallognolo, bolso
un acre vecchiume
mortificante

tale onore resero
al nostro potenziale


se fu coscienza o incoscienza
non importa

sono due forme della stessa empietà

e la legge storica ci vuole combattenti
o non cambierà mai e mai nulla

la scuola della mediocrità
ha martoriato gli sguardi
che scrutavano i fulmini

non ci mancherà il fiato
nel nuovo contesto
vita insana ci soffocò

ma ci fece comprendere le ragioni
di chi è ostile alla vita

ancora brividi di terrore
gelano improvvisi
chi si affaccia sul baratro
ma i nostri piedi sapranno
calcare il filo

quando si esce dal solitario
non si è più solamente se stessi
le forze altrui sono le nostre -
se le sappiamo amministrare

prima devo trovare i Ministri

non temere il grande....
ingrandisciti

tra poco saremo di nuovo pronti a scrivere

- senza penna.