Una poesia accompagna per un giorno
ti
salva e sfama, e tu le sei fedele
ma
presto il nulla incombe già all'intorno
e
tu dèi presto eriger nuova stele
L'attesa
dei bei giorni è dolceamara
in
cui un nuovo stadio hai conquistato
canto
di essa e della speme ignara
di
ciò che ancor m'aspetta sul selciato
Non
regge l'ozio animo creativo
di
grigie maglie è tuttavia braccato
che
spengono l'impulso volitivo
più
lisce strade vuol l'oggetto amato
Cultura
già non sia una costrizione
lasciala
solo al viatico del pane
ma
tutto ciò che crei sia nel tuo nome
togli
al poter l'accesso al tuo reame
Canonizzata, l'arte corre il rischio
di
cader nelle mani degli stolti
sovrani
nelle scuole, cui il vischio
s'apprende
a un verbo che non è per molti
Qui
analisi forzate e ben maldestre
rimettono
alla via del manovale
l'ardito
sublimar di rare teste
s'appiattano
le lor rigide scale
Riassunto,
bel commento e parallelo
poi
posizionamento nella storia...
ma
chi ti ha chiesto tutto questo zelo,
sciocco
sì indegno di darmi memoria?
Sia
questo che intendiamo noi per <<gloria>>?
Esser
parlati da chi ci fu più estraneo?
Come
un profumo essere nell'aria
graditi
nel contatto temporaneo?
Ma
sol spirito affine gradirebbe
il
nostro tocco limpido e improvviso
e
questo è l'importante, non le trebbie
di
chi il nostro pensiero ha storto e ucciso
L'esoterismo
in fondo, se pensate
è
dato già da umana incomprensione
di
ciò che avulso gli sottoponete...
davvero
abbia bisogno di un bastione?
Lasciali
respirar le tue sostanze
ne
colgan quel che vogliono, e gli sputi
non
son che personali intolleranze
di
sgorbi, zoppi, ciechi, sordi e muti
L'Attesa,
il Nulla e poi l'Alienazione
color
che m'ispirarono quest'oggi
sippoco
durerà soddisfazione
mi
tengo – penna in mano – nei paraggi.
Nessun commento:
Posta un commento