Colpo di cinica strega
assesta un incubo nero
quale stratega
può uscirne davvero?
Illusa una soluzione
che proveniva dal braccio
pronta dissolve in un rapido agone:
stesse le membra in cui giaccio.
Spegne così la speranza
già sottraendo la base
alla vitale sostanza
già decaduta – alla seconda fase
Custodi non sono eterni
sotto qual cupola indegna starai?
Cupa rinuncia ad istinti raffermi
ti chiedi quanto sopporterai
Or che l'impulso conoscitivo
anch'esso batte i suoi colpi di coda
in qual veste attenti il riscatto
tardivo:
e prima non temi che l'uomo cada?
È la paura di una morte lenta
tu già restio a quella veloce
non sai se l'Etica ormai ti consenta
di rifiutare una sorte truce
Non è sol riscatto, ma piacere diretto
quel che qualcosa in te ancora cerca
quel che la vita sembra mettere in
scacco
già come prezzo di un'ardita ricerca
A egoisti e deboli vuoi dar lezione
quei che non hanno già retto niente
ché gli universi della frustrazione
non gli han sfiorato la mente
Resta infinito dilemma:
cosa puoi viver già adesso
senza inficiare lo stemma
che ti rappresenta dopo il trapasso?
Vuoi tu scrollarti improvviso
ma ancor ti mena per strade morte
Fato – e ti toglie il sorriso
riconducendoti a queste carte
Sia già la carta soltanto
a poter vincere ed essere bella
che a ribellarsi si mostri il fianco
ad ulteriore iella?
Che poi t'illumina e ti riporta
ben dilaniandoti dentro
ad arricchir la poetica torta
posizionata nel centro.
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