Biancofoglio
amico mio
fuori una tempesta di
sabbia
alle porte sbagliate mi
rivolsi
ad intonare il mio canto
lugubre
elegia d'un inverno
che non ricorda estate
Cavalieri e principesse
han bella vita e morte
ma non più...
Il romanticismo
è stato ucciso dal
materialismo
e dal veleno che ha
mortificato
il corpo, confuso lo
spirito e reso
la spada un inservibile,
anemico,
piccolo ferro piegato e
arrugginito...
L'arte aveva dato, a
chiunque fosse
minimamente nobile, belle
fattezze
esteriori, armi
sfavillanti e destrezza
nell'usarle...lo fa anche
coi malvagi.
Ora mi sento privato
dell'irrinunciabile
e non mi sento alla tua
altezza,
Altezza... ma non sei tu
alla mia.
A voi le risate sgraziate,
non mi intrometterò nel
vostro mondo
ma nemmeno voi guasterete
il mio
distorcendo ancor più
amaramente
la verità...
Solo guardo il terrore
negli occhi
e non vi è sentiero di
liberazione
non sento alberi alleati,
non
avverto messaggeri...
mi chiedo a che ancora
sopravvivo
se dovunque è morte
per la vita nemica...
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