Cosa pensare di questo frammento...
Cosa pensare di questo frammento...
Senza tenacia
diretta a scalzare un giorno
profondissima ingiustizia
dal terreno del mondo
e della mia anima
sarei stato travolto
e derelitto ai margini
a che serve dire che sono stanco?
Sempre avanzerò
poiché non ho scelta
alternando tra finte soluzioni
che son poi galere, trappole
e pungoli
attraverso indegni pezzi di carta
e perdite di tempo vitale
maledicendo ogni prossimo
che non fa nulla
nella giusta direzione
sapendo forse che un giorno
il peso morto della storia
sarà forza inerziale
dalla nostra parte
dolgono in petto
parole spietate del passato
orrende – di amici e nemici
non c'è fine all'immondizia
la ruberia infinita
La diserzione dall'improba battaglia
è controproducente
perché il mondo – e la nostra vita
sono dominati dal nemico
mi chiedo chi può ancora
credere in Dio...
squallida musica negra
alla radio
suoni molesti ed intralci
ovunque
nessuna poesia
nel vostro mondo
la poesia è lo sforzo
di chi resiste.
E s’impenna eroica - così ingenuamente
penna del filosofo - copia dello sguardo
spudorata e stoica - contro la corrente
il linguaggio consono a tagliare il traguardo
Ci poteva essere, con un buon maestro
modo di raggiungere stesse conclusioni
senza compromettersi in modo maldestro
passar dell’inferno i trentatré gironi
Ma maestri non tiene - vista superiore
e da sempre immersa in cotanta feccia
scrive la sua rabbia frasi dell’orrore
che poi si stagliano sulla sua faccia
Però questo è figlio dell’antica sfida
prontamente accettata dall’onest’uomo
che all’istinto di verità si affida
senza alcuna certezza di un buon approdo
E la sua persona non approda a niente
se non a fanghiglie e lande spinose
se non fosse che – contemporaneamente
ne escono lettere rigogliose
Fu la sua partenza da un contesto nuovo
e la sua ambizione lanciata più in alto
a siglar l’ingresso in un nuovo evo
che però di questo non fece salto.