Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 17 ottobre 2020

Quel che tu tieni in mano è uno stelo

 

Tu non sai se l'anima somatizza
i suoi neri travagli senza ritorno
oppure sia il corpo che animizza
la debolezza di questo giorno

però è angosciante la situazione
già, come ogni agitato stallo
sino a che interno, solitario agone
non elegge il suo gallo

forza che imponga una direzione
e ti rilanci nel grato cammino
e se la speranza è di nuovo illusione
almeno ti scuoti dal morbo intestino

in tal frangente, ha vinto la penna:
finito di scrivere questo testo,
sarò elevato di almeno una spanna
in quel pantano molesto

e allora il corpo farà la sua mossa
sgravato da un'anima meno afflitta
e quella, donandogli nuova forza
darà anche all'anima qualche nuova dritta.

Mi angustiava il dilemma senza soluzione
qual potrebb'essere una via di mezzo
se la gente davvero ha interesse comune
esistenziale, coi padroni del mondo

o se anche per lei sia sol momentanea
la convenienza – e il vantaggio apparente
ma sgravati dal plagio della coscienza
voglian tutti un governo più intelligente

dacché intelligenza non sempre è spietata
con chi non ne regge il livello
e solo vuole subalternata
la sua posizione nel lindo castello

inoltre, virtù che governi incorrotta
paziente e metodica lima il vizio
gli dona sempre istruzione corretta
e rende ad ogni cosa il suo spazio

io stesso ho temuto di non adempiere
alle pretese di un nobile mondo
ma perché immerso nelle losche tempere
di questo – che mi ha logorato a fondo.

Ecco che scrivere mette chiarezza
fa un passo avanti nella questione
ma rileggere un testo di estrema durezza
scritto da me – aumentò la congestione

sicché d'angoscia fui paralizzato
per diverse ore – e la colpa mi afflisse
già per non essermi neppure allenato
come era previsto, e tutto ne risentisse

il percorso che m'ero ben riproposto
ed anche la svolta eventuale
sulla vecchia battaglia, da un nuovo avamposto
che non sembrava per niente male

anche se avevo abbassato il tiro
e più fattibile sembrava l'impresa
già mentalmente l'alzavo di nuovo
e si stirava una corda già tesa

già la prudenza comanderebbe
piccoli passi e reticenze
ben ricordando qual esito ebbe
la più ambiziosa delle controtendenze

storicamente – e tu sei ben più fragile
ben attaccabile, e in epoca altra
e per quanto a parole tu ti muova agile
materialmente non tieni nulla

i dilemmi t'invadono quotidianamente
su te stesso e sugli altri, e quel che vuoi dalla vita
la bandiera è incompleta – e mai soddisfacente
la vision che deve guidar la partita

ipotizzi che altri possan compensare
tutto quanto a te manca, di teoria e d'azione
e che sappian comprenderti, e partecipare
della tua volontà e retta ambizione.

Il cronometro avvisa, ed il calendario:
non c'è più molto tempo per godersi la vita
quanto alla conoscenza – è assai vano il calvario
che la vuole portare a saggezza assoluta

ed intanto il mondo avanza in sfacelo
sempre palla nei piedi hanno gli avversari
quel che tu tieni in mano è uno stelo
sembrano già predetti gli esiti amari

ma il tuo stelo ha la forma di una sacra candela
che può affascinar chi ha bisogno di fede
una luce amica, in un mondo che gela
e può tutto incendiar, se solo ci crede.

Nessun commento:

Posta un commento