Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 31 dicembre 2022

E ammiccano le pietre


E ammiccano le pietre collinari 
fonti del bello e storie da sanare 
oltre le ardite prove del cammello
possa il fanciullo semplice gioire

Ti muovi accorto sulla superficie 
ad evitar penetrazion maldestra
di cui non hai già colto direttrice 
la mente tua dev'essere maestra

Deve saper che cosa va cercando
guidar la caccia e uscir col dato in pugno
aver la forza, che ti dà il coraggio 
e ti avvicina già all'ambito sogno

Agguanta stufa e trespolo per primi
e che la mangiatoia tua sia piena
scolpisci il corpo e il cuore tuo dirimi
concedigli la forza, e l'amorosa scena

Il resto s'amministra ben negli anni
poco il tempo che avrai - e affaticato:
saperlo ottimizzare tra gli affanni 
vien sol tardivamente conquistato 

Così come le arti difensive
il cuore altrui, ma prima ancora il tuo
li devi confortare in anse distensive:
nessun dolor ti metta spalle al muro. 



domenica 25 dicembre 2022

Saggio Natale


Sembra che a spazzone e lucidatrice 
si chiudan gli accessi per mano esterna
forse un'ultima strada che era un'attrice 
stridente con la volontà più interna

Avanzo nel dubbio e mi ammicca il piano 
perché ancor lo tocco sensibilmente 
ma ben presto diffido della mia mano 
e di un'altra passione che in parte mente 

Vedo il buonismo della gente semplice
se son buoni o cattivi - è difficile dire
ne partecipo grato, me ne rendo complice
confortando un conflitto ch'è solo un soffrire

Quanto alla non-vita nello specchietto
penso a non doverla recuperare 
coglierne l'essenza, dare un taglio netto
al superfluo, e al cupo rimuginare 

In questi decenni son cresciuto molto
eviterò errori che altri faranno 
e otterrò di più di quell'uomo stolto
che nella fortuna non conobbe il danno

Vedere il bicchier mezzo pieno è adesso
necessario e saggio - e vi son maturo
tutto quel che è perso vincerà lo stesso 
se punti il traguardo con l'animo puro

Ora un lato duro è che il mio sistema
filosofico pare aver ben toppato
in un fondamento, e che la mia schiena
stenta adesso a reggere su quel selciato

Lato positivo è che ciò consente 
progetti più umani, che non stridon più 
un abbandonarsi in mezzo alla gente 
senza guardar oltre, lontan, più su

Carezzavo oggi il mio panorama 
di lettere scritte - forse bastava 
a chiudere i conti con molte sconfitte 
e con quel futuro che mi angustiava

Io forse mi son preoccupato invano
vita inoltre è lunga: energia sovverrà 
a correggere il tiro - che mirava lontano
e il bersaglio giusto, forse, colpirà 

Non è detto neppure che verrai colpito
duramente da una moral bufera 
ed il mondo pazzo, che ti ha sempre tradito 
arriverà a scorgere dietro cosa c'era... 



mercoledì 21 dicembre 2022

Mille e una svolta


Bussa la colpa alla porta 
varca di un tanto la soglia 
sempre coscienza distorta 
vuol procurarmi doglia 

Ma alché il mio viaggio prosegue
il pensier giunge lontano
buona coscienza consegue:
torna a se stesso il titano

Se ti misuri col metro comune 
chiaro che le tue mancanze
stridono e tolgono lume
alle poetiche stanze 

Scaglialo via, quell'occhio maldestro
che guardi sol ciò che gli compete 
altrove compie un disastro 
vuoi ripagarti con le stesse monete? 

Garantirò a me stesso l'essenza 
sì del benessere - in via prioritaria
ma lancerò in controtendenza
il mio pensiero a girar la storia 

Sì quella mia e quella del mondo 
non può morir questo potenziale
se alla distanza immane mi arrendo
non lo potrò realizzare 

Ma esso non soverchierà la mia vita
voglio tenermi solido in sella
la conoscenza non trovo servita 
curioso la scruto da una finestrella 

Talvolta evado e l'inseguo tra i boschi
però la gabbia permane 
fu volontà d'individui loschi
a tesserne le trame

Lancio gli arpioni nei decenni a venire
io mi trascinerò ad essi
capendo tutto quel che posso capire
tramite sforzi indefessi 

Motivazion perderò mille volte
la sto perdendo anche ora... 
Or, mille e una saranno le svolte
a ravvivar la mia prora.



lunedì 19 dicembre 2022

Su questo vascello


Mi chiedo qual filo eroico
poté condurmi sin qui
qual flusso energico e stoico
che un giorno volle partir 

Vuole agguantar l'universo
da un suo recesso infernale
in cui l'avevan disperso
vincere il male

Vita diretta si chiude
dietro muri di stoltezza
legge moderna preclude
la conoscenza stessa

Che nelle tre direzioni 
si espanderebbe - a proiettare
limpide liberazioni 
di lei: potenza vitale

Debbo sentir tutta questa morte
salvo che non mi stordisca
dinanzi alle coscienze sporche 
apici della tristezza

Quello che ho, non ha mercato
e sol darebbe accesso
a un limbo perseguitato
perdente compromesso 

Già che il sapere deo conquistare 
nella versione completa
tutte le fronde devo allargare
se voglio fine lieta 

Ogni altra cosa solo m'aliena
vedo travagli infiniti
quanto ad uscire di scena
sembran ripieghi proibiti

Sol ci son io, su questo vascello
non ho trovato compagni
coltivi il frutto più bello 
e non sai neppure a chi lo consegni...




domenica 18 dicembre 2022

Sovrano distacco


Premesso che son stufo e nauseato
di dover rimestar la feccia altrui
tenterà ancora il verso mio accorato 
di porre qualche luce in questi bui

che sono i labirinti in cui ho vissuto
subendo le angherie degli imbecilli
e ad ognun di essi ho assai tenuto
covando dentro il cuore i suoi bacilli 

il torto indegno ch'egli avea insinuato
in me, non comprendendomi, e sempre è a me che tocca
di sistemare ciò che lui ha guastato 
peccando per le mani e per la bocca. 

Dovranno esserci svelte scorciatoie 
brillanti - a svincolarsi dal pantano
le loro menti sono stanze buie
ingiusto è illuminarle - ed anche vano

Perché debbo stirar questo lenzuolo?
Orbene, districare questo nodo? 
Sottrarre ai sempliciotti il lor tragico ruolo
Di Giudici - non è migliore modo? 

Per quanto tu ti sforzi di secchiellar via l'acqua 
che sudicia provien dalla sorgente 
della Mediocrità - ed ognor t'annacqua 
tu sai che sgorgherà eternamente... 

Dall'alto di un regno di giustizia 
mi vede preso a sbattermi e dannarmi
un Simile - ed in candida amicizia
mi dice orben di risparmiare i carmi

A lui non deo spiegare proprio nulla
e solo inver, raggiungere il suo stato 
e invan mi spiego a chi è stolto dalla culla
che quello in cui mi trovo ha generato 

Se io non riuscirò a portare in terra
Regno dei cieli - questo pur m'accolga
Valhalla degli spiriti stranieri 
senza ch'io più mi penta e poi mi dolga

di quelli che son sol peccati vostri 
noi ci vedremo un giorno distaccati
congiunti solamente con i nostri
per sempre voi, quaggiù, dimenticati. 




mercoledì 14 dicembre 2022

Ma perché?


Ed è qui la lotta 
intestina
e non risplende
non dà sfogo né gloria
non conquista e non rende
ma solo così 
si può vincere - nei secoli

La scorsa notte
il cuore e l'orgoglio
mi hanno chiesto di nuovo la morte
- una protesta
contro l'iniquità abissale
dell'esistenza

Ho ancora fede nella possibilità 
di restituire un giorno i torti?

Tutte le bieche forze mondiali 
sono convogliate 
contro di noi
- sull'apice, in particolare 

E la voglia - sempre incerta
di essere normali e tutti i treni
sono già passati

Ma io sono il metro 
di tutte le cose 
e vi prenderò le misure

Rimani chi sei - non invidiare
ciò che non conosci e non puoi essere

Ma perché essere questo? 




martedì 13 dicembre 2022

Essa lo sa


Viaggio nel mondo
ed è come se dovessi estrarre
dal mio corpo come dalla terra 
la spina più profondamente 
conficcata in essi

Essa lo sa
e m'impedisce gli accessi
al benessere e alla conoscenza 

Oltre gli ostacoli e la battaglia
cosmica stanno ubiqui
rigoglio e luminescenza

Non li toccherò mai e la bassezza
incarnata - mi fanno disperar
e non volere più 
ma è quest'essenza profonda
a tenermi in vita. 


domenica 11 dicembre 2022

Entro uno spazio che conquisterò


Si sveglia morto l'amore al mattino
protesta la sua fine iniqua
e solo può andare incontro al destino
che lo risusciti e vita prosegua

Oppur come le passate stagioni 
l'autunno e l'inverno sian mortificati
e sol la penna esca dalle prigioni
con gridi ancor aggraziati

Tardi è per queste ossa
mature di mente e non d'esperienza 
e anche al lavoro ha scavato la fossa
vita lanciata in controtendenza

E dovrà questa sì continuare
ché sol d'apparenza io sono cambiato
e il mondo prosegue nella sua tendenza:
a veder ogni nobile intento ammazzato

Già nuovi velox e nuovi migranti 
poi nuovi insulti a quelli che siamo
I nostri valori? I meno importanti
anzi: i mezzi con cui li uccidiamo 

Parlo di tutto ciò ch'è intelligente 
che questi spregiano come acqua sporca 
e ad ogni santo morto o vivente 
garantirebbero nuova una forca! 

Sotto una coltre di generazioni
- di crimini, m'han seppellito la vita
Varranno mille sermoni
a risalir la terra infinita? 

Non posso demordere - scatenerò 
l'amor e l'odio in versione integrale 
entro uno spazio che conquisterò 
vittoria fisica e anche morale! 





venerdì 9 dicembre 2022

Qui non c'è melodia senza tasto dolente


La bassezza non sa che con ogni sua mossa
nel fiero dominio della volgarità 
si sta scavando ogni giorno la fossa 
che dalla mia mente si proietterà

nella prossima epoca, a sottrarre diritti 
e lasciare ben poco a questi cialtroni
per quel giorno li avremo sconfitti
e saremo tornati sui nostri troni

Loro in fondo si adattano a ciò che gli è conforme 
ben più dura sarebbe altrove
com'è adesso per noi, che piantiamo le orme
nella feccia da dappertutto piove 

E adattarsi tardivi è sempre più dura
disperando del fulgido rivolgimento
però almen consapevoli dell'umana natura
non cadiamone vittime, ma traiamone molto

Non si esagera mai quanto poco contiamo
per il prossimo - e cosa ferebbe di noi
se avesse libera e impunita mano 
benedetta impotenza, che salvi chi vuoi!

Punta un'eternità, punta un quieto presente
quella mai sarà quieta, questo mai sarà eterno
qui non c'è melodia senza tasto dolente
forse non v'è realtà che meriti sermo... 

Mille battaglie in corso, molte saranno vane
altre avranno effimeri vincitori e vinti 
se davvero ne ho combattuta una immane 
chi la erediterà, potrà viver d'istinti.


giovedì 8 dicembre 2022

Da un freddo pulpito


Raggiungo il mio pulpito in un paesello
viaggiando tra brume invadenti
so che ogni paese, la brama del bello
mi spingerà a invadere, tra tasti dolenti

Fissar un concetto su carta equivale 
se esso è ben finemente cantato 
a spianar una strada su un monte che sale
devi passarci spesso, e va manutentato 

Se vedo operai ed attrezzi per strada 
o in qualsiasi altro posto gli addetti ai lavori 
detenendo io un ruolo che nessuno paga
mi immedesimo a far quel che spetta ad altri

Questo bieco inverno salterei a piedi pari
congestiona e deprime, ammala e rallenta 
il tardivo riscatto contro i miei mali
debbo trovare tecnica che ancor lo consenta

Prendi quello che puoi tu, senza pudore
da un mondo moderno che per sola ingiustizia 
ti ha sottratto la gioia e donato il dolore
e usalo a ribaltar tutto ciò che lo vizia

Lor profittano indegni d'ogni vantaggio
gli ha donato la sorte, o meglio, la storia
e con vera viltà e apparente coraggio
ti violentano e parlan con fulgida boria

Se dalla superficie non riesci ad attingere
fiore alcuno di vita, devi trovare il modo
d'acquisir quello che sembrava impossibile:
grande la conoscenza, che scioglie ogni nodo. 



domenica 4 dicembre 2022

Atrocità immutabile


Silenzio esterno
il male imperversa 
duro e spietato
entro in queste futili finestre 

Avevi mollato la causa
ma non è più possibile 
ripiegare su strade
che invero ti contrariano
come allora

ora, non ci sono nemmeno più 

La legge, la storia, la composizione sociale 
ti hanno oppresso e ingabbiato l'istinto
per decenni 
i torti di ogni soggetto infame 
ti sono marciti dentro 

Come sanare il morbo?
Come tornare forti?
E qui dobbiamo essere invincibili...

Immenso è il nemico 

Forse qualche piacere furtivo
nel suo regno - ti è concesso

ma non una vera vita. 

La vita è atrocità immutabile.


Rinnego qualsiasi


Carco rifugio
dal mondo orrendo 
in una bellezza 
fisica da conquistare
e in una saggezza
più operativa che teorica

Nella temeraria missione 
stesi molte menzogne 
sol sulla carta però 

Infinito tormento 
acido in gola 

Rinnego qualsiasi 
visione unificatrice 

Rifugiarsi in superficiali 
buoni contatti affettuosi 
imbelli, ora va bene 

ma non farti illusioni su chi 
non ha conosciuto la vita. 

mercoledì 30 novembre 2022

Se esiste un terreno


Non v'è torchio che sprema 
fino in fondo quest'uva
a stillare la conoscenza suprema
ma mi scordo l'umanità ignava 

La question non è posta
e la vita gaudente 
ai difetti insensibile di questo reale
della stessa sua pasta 
il demente 
lui potrà galleggiar sino a sprofondare 

Per sereno goder come loro 
io non debbo aumentar: devo togliere
ed unirmi tardivo a quel coro
ma non credo di poterlo scegliere... 

La forma tirannica della mente 
non si mutila e non si estende 
condannato è pertanto l'intelligente
a figure, giornate, vite, fini orrende

Ormai perso è il treno della normalità 
e come l'hai snobbato, non ti avrebbe accolto
se esiste un terreno di tua proprietà 
ancor devi vederne il raccolto. 



domenica 27 novembre 2022

Il sovrano del regno


Appigliato alla lima
del dolore - il coraggio

laddove non osa
ancor ardita ripiega 
sulla penna espressiva

ma fuori è gelo acido
e nella bocca

realtà non dirimi, comprendi, giustizi
ella non t'aiuta, né scalda

Vivere qui sin dall'inizio?
Se lo potevi, non sai.

Viverci adesso?
Stanchezza, trovami il modo
e anche la bacchetta magica. 

Crollato davvero il pilastro, 
fallito il tuo sistema?

Così - terrifico - sembra
ma non sei sicuro. 

Eppur questo scomodo bilico... 

Terrai aperta la porta, 
sospenderai il giudizio?

Sicché tu possa anche proseguire
e invertirlo... Non aver sprecato il cammino. 

Sembra che ancor ci sia molto
da indagare - sembra
che non ci sia più niente. 

Da morto o da vivo ti toccherà 
l'apoteosi dello scandalo?

Vuoi e no vuoi essere
il centro dell'inchiesta?

Devi davvero scandagliare
la storia del conflitto identitario?

È questa identità
certa o travisata?
Cangiante, sfaccettata?

È cambiato qualcosa? Cambierà?

Lontana è la vita
vicina è la morte. 
Intima. 

Il sovrano del regno - il Dubbio
estende i suoi domìni.


sabato 19 novembre 2022

Morta di nuovo


... E la risuscitai più d'una volta
Idea: e ora su dessa la mia penna
presaga non sia strada ancora molta
stenta a vergar parole di condanna

Concede ad essa quattro rime in croce 
quella che sempre tocca a chi la segue
e nel deserto la sparuta voce 
s'anima sol di speranze fatue

Personalismi invadono la storia 
e ogni concetto, piegato ad uso bieco
un facile guadagno o vanagloria
con o senza intuizion, risulta cieco

Non è forse sconfitta il mollare 
piuttosto il non aver mollato prima
che l'ego mio venisse a sprofondare
pervaso dai rimpianti della cima

Ebbene, quella non raggiungerò 
ma voglio stringer qui tra le mie mani 
ogni gioia residua che ancor avvisterò
e gli altri tratterò come dei cani

Carezze e zuccherino, per renderli fedeli
sino a che non gli tocchi un calcio in culo
meschino per aver risposte lievi 
sparare calcolando il rinculo

Subire certi sgarbi converte, sai, chiunque 
ogni idea allo stato di natura
ritorna - goder l'attimo presente
d'ogni altra cosa perdere premura. 




venerdì 18 novembre 2022

Nella volta del buio, è una luce


Aggrappato alle pareti del castello del male 
lacerato dai suoi pungoli - inseguo il Bello
cui il Bene discenda, e lo veda crollare
che non manchi al suo quadro sfumatura pastello

La bassezza dell'uomo ti fa disperare
ché sol filantropia all'impegno sottende
e non vuoi altro cenno di vita sprecare
per il fiato meschino di persone orrende 

E ti sembra impossibile - analogamente
ti sovvenga la forza di spazzarli via tutti 
lor che vivono senza una degna mente 
ed apprezzano i luoghi ed i gesti più brutti 

La stortura è il novanta percento di tutto
resta in ogni ambito, virtù, l'eccezione 
che ti salta all'occhio, camminando distratto
con i piedi immersi nel calderone 

È davvero possibile perfezionare 
ciò che giusto non è - senza spietatamente 
distruggerlo? Od è meglio sperare
d'affrancarsene, vivendo egoisticamente? 

Non generalizzar ciò che sta negli estremi
della curva gaussiana, quando il grosso è nel mezzo
difenditi molto, ma dirigi i tuoi remi
a produrre e ricevere ciò che è meglio

Qualcheduno l'apprezza e resisti a ogni cosa
ai marosi che della colpa ti assalgono
e di essa ti accusano invidiosi
od ignari dei cavi del bene che tagliano 

Tu ripara e ripristina la corrente 
torni il sentimento, puro, e sbocchi impetuoso 
sugli oggetti che vuoi con il corpo e la mente 
vanifica ogni intervento doloso 

Un passo alla volta, mi avvicino a capire
ogni cosa - e se l'agguanterò 
sarà che non ho rinunciato alla svolta 
della vita che intera riavrò 

Cogli tutto il bene che è intorno a te
sia la nota suadente che un brav'uomo produce 
È speranza: e lui l'ha suonata per te
nella volta del buio, è una luce. 




venerdì 4 novembre 2022

Lento ma inesorabile uccidendo


Intanto quando siete voi l'oggetto
della contesa o ciò che vi sta a cuore 
scoppiate - e un immediato taglio netto
date alla discussion, che lunghe ore

può durare allorché verta sugli altri
e i temi giudicate con asprezza
e non che diveniate intelligenti
solo improntati a bieca leggerezza

L'uomo migliore è chi tratta se stesso
con più severità che verso il prossimo
valuta tutto quello che ci ha messo
rammaricato qualora non sia il massimo

Voi fate l'incontrario e pretendete
feroci già nei moti dell'attacco
stolto e vile, verso chi non comprendete
più duri quando già lui fosse in scacco

Scrupolo alcun, sincero non mostrate
circa il contesto in cui intervenite 
fatto talvolta di storie sciagurate
ben lungi dalle vostre buone vite

Scolpisce tal percorso la bandiera 
lento ma inesorabile uccidendo 
indebito rispetto per la schiera 
ignobile che ancor vai combattendo. 


Ancor di lieto cuor non mi riesce


Ancor di lieto cuor non mi riesce
d'abbandonarmi ad essere un'attesa
son spinto a pescar nuovo e nuovo pesce 
riscattar vecchia e nuova parte lesa

Proteso a non commettere ingiustizia
temi parvenza d'alta indegnità
presso colui che ingigantisce inezia
minimizzando già l'enormità

Se quasi nullo, il suo discernimento 
non coglie differenze grossolane
vuoi solo il suo diritto venga spento 
d'emettere sentenze disumane 

Se ancor comanda lui, non c'è già modo
di evitar l'atroce, quindi il peggio
tu allora acuto, ben lavora sodo
sinché l'hai scardinato dal suo seggio

È azzardo proseguir per la tua via
e labile è il confin della vittoria 
ma inutile sarebbe ipocrisia
di adeguarsi con la faccia seria

Presto i suoi tratti avresti ancor distorti 
ingoiando l'assurdo e l'indigesto
gli slanci un tempo vivi mezzi morti
dipinti ora in un macabro affresco 

Fregarsi dei malvagi, non è tattica giusta 
ti fregano improvvisi - e fanno male 
gioca partita furba, tenace e sempre onesta
vanifica e rigira ogni strale

Vivi per vincere, vinci per vivere
ché tutto è impedito da costoro
ciò che non vinci o vivi, lo devi solo scrivere 
e sfocerà nell'epoca dell'oro. 


mercoledì 2 novembre 2022

Continua incertezza


Che esista già un obblio che tutto spazza
sì come un vento amico - ciò che duole
e ancor pretende invano e non sollazza
vuol costruir fortezze di gran mole

con tutto ciò che incontra, anche i mattoni
che t'han tirato in faccia - stimolanti
trasceglier pezzi dai mille colori 
farne pregiata veste che ti ammanti 

Non vuoi viver più semplice e frugale
senza rimpianti e indebiti confronti, 
sentir raschiare il fondo all'ideale
tornarsi in piccoli, ideali istanti?

Il suo rialzar la testa ti ha stancato
e raramente punta a nuova meta
scopre la stessa, dietro ogni steccato 
e la tua angoscia suona ormai consueta

Certo, impiegare il tempo ancora devi
quando abulia già ti trascina innanzi
e gli anni sono lunghi, se anche brevi 
e sembra che la vita ancor ti scansi

Scansare molte cose sembra giusto
e farlo sistematico è allettante
appare coraggioso ed anche onesto 
a chi - volendo - già ne ha viste tante

E pur par che lo spirito intuisca
nuovi livelli di questa realtà 
che giungere però a sittanta vista
non spetti a lui, che vuol felicità 

Se un giorno debolezza sarà tale 
da non saper cantar manco se stessa 
quel giorno lo saprò ben ringraziare 
sottratto alla continua incertezza. 


martedì 1 novembre 2022

Non il suo ghigno


Potrebbe la tenerezza
antica - che si rinnova
stingere la sanguinaria promessa
che in te si rigira morbosa

E potrebbe darsi che molli la presa
sull'ambizione stellare
l'hai arpionata, restio alla resa
ne hai dato lettera... Perché esagerare?

Rinviano la vita oltre viaggi estenuanti
le tue ricerche dell'assoluto
son testimoni i tuoi canti
di grandi passioni strette dentro un imbuto 

Voglio sperar si conservino accessi
diretti - e che ad approfondire 
basti la vita e che siano ammessi
stralci che sembrano il tutto tradire 

Non è accessibile, il tutto, a nessuno
contentati del tuo scrigno 
che possa dar la sua luce a qualcuno 
che ti renda un sorriso e non il suo ghigno. 



venerdì 28 ottobre 2022

Ma a tal bassezza ti poté affondare


Fu spirito d'azzardo ed ambizione
profondi e tali che più non comprendi 
ma a tal bassezza ti poté affondare 
in pozzi masochistici ed orrendi 

Ingiusta l'umiltà di chi era meglio
e la paziente attesa costruttiva 
avrebbe meritato l'erba voglio
e generosità più restrittiva

Spedito nei percorsi più fangosi
che chiamano "palestre" biecamente
volevano gli stolti presuntuosi
riabilitarti psico-socialmente

Già muscoli possenti e acume sopraffino
possiedo in me - e solo avrei bisogno
di esperienze decenti e non d'altro veleno
di ribaltarmi intero ancora sogno! 

Della retta passione che dentro il cuore picchia

 

Costretto a favellar quando non devo
nemmeno chiaro è ciò che debbo dire
sfigura il mio linguaggio sul sentiero
imposto dal mio prossimo, che un dì dovrà finire
 
Baluginano all’occhio ingannevoli richiami
d’indipendenza e nuovo gradimento
di vita nuova – ma i vecchi esami
presaghi son di presto tradimento
 
Almen riesco, lento, a non cascarci
stavolta – ma il travaglio si è innescato
non posso fare a meno di pensarci
ad accettar ciò che va rifiutato
 
Smettete, infami, di condizionarmi
lo spirito è una quercia che dee ramificare
sinché non ha raggiunto le dimensioni enormi
quali sol lei sapea, e volea mirare
 
Volete soffocar e ottundere assassini
la sensibilità che può condurre oltre
lo stato del presente, coi suoi biechi confini
e seppellirla sotto la sua coltre?
 
Lasciate al gretto la sua idonea vita
meglio di me produce e meno ne risente
nessuno porge olio alla scabra traversata
dell’empio pensator controcorrente
 
Sfibrato e mal nutrito, da biechi traumi scosso
talvolta egli scorda la missione
la mente sembra sterile, l’istinto che lo ha mosso
profondo a ribaltare il tabellone
 
Eccesso di dolore, lo riporta all’ovile
lo stesso che pareva allontanarlo
cercando il compromesso con questo mondo vile
bramar piacere, e a suo modo conquistarlo
 
Paiono questi ormai colpi di coda
del tentativo acerbo d’adattarsi
e ciò di cui hai bisogno, va preso in altra strada
quella sui cui ciascuno seminasti
 
Pretendi, lotta molto, sii furbo e sempre fiero
mai succubo delle vision degli altri
e di ciò che hanno avuto, conformi sul sentiero
posson imporre, dove tu argomenti…
 
Avrai argomentato un dì abbastanza
da rendere d’acciaio un cavaliere
la sua motivazione a muovere la danza
del nero e illuminato giustiziere!
 
Se un attimo tu sfuggi, dalle meschine grinfie
di ciò che ti aveva tramortito
la sensibilità ritorna e le tue linfe
intridono il cervello indebolito
 
Ritornano, più chiari alla coscienza
quei nodi che al filosofo è d’obbligo sbrogliare
ricorda il redentore della scienza
che da qui ogni rivolto dee passare
 
Sembrano solo i soldi e l’egoismo
a poterti salvare nella mischia
ma non li avrai presso il capitalismo
se non ti pieghi a ciò che sol lo strazia
 
Smettila di illuderti che esista ancor la nicchia
o di legger stanchezza come un esaurimento
della retta passione che dentro il cuore picchia
rendile onore e buon sostentamento!

martedì 25 ottobre 2022

A stemperar codest'inferno


Non vedo chiaro in nulla, e nulla voglio
o forse voglio tutto - e l'energia
è ciò che manca e strascica sul foglio
quel po' ch'è ancora chiaro sulla via

Se mai vi sia un modo, ancor l'ignoro
di far passare ad uom ciò che non vide:
l'Alienazione - già, serebbe oro...
distenderebbe molto che ora stride

L'odio per questa, ed altra ingiustizia 
che ognor riversa in bocca il cupo giorno 
residui azzurri invade e ancor li vizia
vorresti allora toglierti di torno

Non sai dove tornare il tuo disagio
lo meni in giro e torni sui tuoi passi 
forza non cresce e il lugubre presagio 
che non vi sia alcun porticciuol di sassi

Indomita, la scure del presente
riboccia i tuoi propositi e i pensieri
non seppellir la tua ancora lucente 
ricaccia l'oggi al pulpito di ieri

Vuoi diversivi a tutta questa guerra
feroci istinti, biechi e contrapposti 
non lasciano goder su questa terra
se non diserti in angoli riposti

Ancor si può trovare loco esterno
più conciliante - o tecnica mentale 
adatta a stemperar codest'inferno 
voglia il doman ch'io li possa agguantare. 




giovedì 20 ottobre 2022

Ogni sua morte stride meno


Se ancora istinto rialzerà la testa
non so - ma ogni sua morte stride meno
produce meno fulgida protesta
lo sguardo all'aldilà è più sereno

Mi donano fardelli e biechi lacci
indomiti plebei, bassi e bastardi 
qual gusto al loro ego ciò procacci
sapran - ma non avrà posto nei marmi

Invece - tesi a mortificare
danno indisiato abbrivio alla mia penna 
che si riattiva, andando a scandagliare 
un fondo di realtà - che li condanna

Se tutto reggo, e sfiato bellamente 
senza macchiarmi di ingiuste azioni 
tutto travolgerà ferocemente
contro di loro in fetide stagioni

Tentare il già tentato più non voglio
e calcolato deve esser l'azzardo
se dure insidie al cuore ed all'orgoglio
mi attendono nel regno dell'assurdo

E se davvero tu non vuoi sbagliare
colpo che i tuoi seguaci assesteranno
pura la conoscenza dèi agguantare
sempre domar l'istinto, quel tiranno

L'hanno studiata troppo e troppo bene
purtroppo ora risulta ch'è da stolti
voler vivere adesso con la speme 
che i nodi della storia vengan sciolti

Or sciogliti dall'ansia: vita è persa
e perderà i suoi pezzi dalle mani
se qui funesta è stata ogni comparsa 
sarai protagonista del domani. 


domenica 16 ottobre 2022

Per ciò che ho creato


Il meglio, sempre inimico 
del bene - sol trovò spazio
dove poteva: fulgida carta
e incomprensibili azioni 

Quanta la vita
che avremmo agguantato
in sinergia di spiriti 
- ma essa fuggì 
da mani basse braccata 
e turpemente bevuta 

Con azione vincente 
non prendemmo lieta confidenza 
quella più magica, coerente ed ardita
solo fu tragicamente tradita

Nessun poteva imaginar
ogni bel volto 
trasfigurasse in maschera mostruosa

Ma questo è - ed ancora il Fato
non sentenzierà mutamenti 
Solo il sentiero, e il tormento 
sino al canuto rivolto 
ed al giorno più ambiguo 

Però non si poteva
scegliere altrimenti 

Seguirò vago 
a inseguir altre torri? 
e scorci - o mi spegnerò 
lento e annoiato

Silenzio m'attornia
fragoroso 

Fragore è silente 

per ciò che ho creato. 






martedì 4 ottobre 2022

Infelicissima tresca


Fiammanti pensieri al vento 
dispersi e stanchi 
disperati

come i corpi 
ora stentano a librarsi 
quando devono svellere il mondo

Lo status quo s'impone 
fiero e gretto 
ignaro della sua genesi 
zeppa di colpe infami

Non ci danno il tempo 
di dedicarci 
a sbrogliare il viluppo 
che hanno creato 
quel che sotto di noi
nemmeno esisterebbe 
sicché voleremmo liberi
di piacere e dovere
se non unisoni
sublimemente intrescati 

Sparute menti eccezionali 
non posson far leva 
sulle masse nemiche 
per ciò che è necessario
ma sembrano inseguire invano
un'astuzia diabolica 
già il pensiero perde la mano
si ricompongono i solchi
già scavati
e la vita - Terribile
si staglia innanzi a noi
che protestiamo 
rivisitiamo il suicidio
poi la vital protesta si erge
sulla mortal protesta 

Vita è già sfuggita 
alle carni del passato
Disprezzo che sale giusto 
e da biechi rimorsi è punito

Settarismo? Non basta
Solipsismo? Si gela
e si muore di fame

Ma nella marea umana 
l'orgoglio viene pungolato
da cento cantoni
e gioia impedita 
a ogni passo

Hanno mediocrizzato l'universo 
tutto ciò che è nobile
è bandito e bannato
sicché deve morire
tra le maglie 

Andata è la gagliardia giovanile 
Bellicosa 
Ma devi pur scuoterti di nuovo 
sgattaiolare, svolazzare
ché da ogni impatto diretto
col mostro multicefalo 
usciresti frantumato 

La loro libertà 
uccide la nostra 
quando non sarebbe 
il contrario (?) 

Ho assorbito le vostre colpe
Lasciatemi stare 
oggi come ieri
non è cambiato nulla 
sono solo più consapevole 
e dove, dove, dove andrò? 




giovedì 29 settembre 2022

Mai più


Né mai più scorderò
quel che m'ha fatto il verro
più della puzza gretto
il lurido plebeo
brutale nell'imporre
il suo pensiero inetto 
tagliola infame prona sul sentiero

Ancor devo far mille
gravose concessioni
a te che infesti l'aria
e tutto strazi 
domini il mondo, ed io
con massime attenzioni
sul tuo terreno muovere i miei passi

Arriverò a sbranarti senza indugio
ridotto alla poltiglia che hai nel cranio
anche fisicamente, lontan da ogni rifugio
tu che ad ogni giustizia sei estraneo 

E ancora fino in fondo non realizzo 
non so quanto intricato sia il viluppo 
delle tue colpe, tra ciò che analizzo
ma già so che per te collassa il tutto

Che sanguinosa e impervia la mia vita
sia volta quindi a radicalizzare
l'odio per voi e l'eterna differita 
con cui intero lo potrò sfogare?




martedì 20 settembre 2022

Senza fine il tormento


Un'altra linea di panettoni
ci attende sadica all'orizzonte
sono migliaia, sono milioni
e arriveranno, poi, le colombe 

Tutte agghindate di dolcezza e pace
ma sono il tragico della nostra vita
sono il superfluo che l'uomo audace
sa ricondurre a chi l'ha studiata

Si per fiaccarci e renderci inermi
e rassegnati, pallidi automi
ciechi e ritorti come dei vermi
oblianti, infine, i nostri nomi

Quello che siamo viene dissolto
e i terapeuti reggono il gioco:
"scorda il passato, resisti molto, 
e non opporti al perverso moto".

Usi i tuoi carmi come pugnette
piccoli orgasmi autoindotti 
vita in ritardo sulle lancette 
cerca senz'altro deviati sbocchi

Ma quella fugge, or più lontano 
già che ingannevoli son i suoi mezzi 
segue un destino che sembra inumano 
e per cambiarlo, non vedo attrezzi

Stanco di non-soluzioni lente
sconfitte storiche dimenticando
pensi a incursioni violente 
poi, tristemente, ritorna il senno

Se tu ti leghi a dieci persone
nove, peraltro, son traditrici
sembra non possa vincere il bene
e solo mentano i buoni auspici 

Ognuno la vede a modo suo
sente le proprie priorità 
e quando è sistemato lui
perisca pure l'umanità 

Se smetti di lottare, sei morto
ed anche questo lo senti ingiusto
non sembra fine un disiato porto
e lascia identico questo posto 

Dietro la prima porta una tigre
e dietro la seconda un leone 
le nostre menti non siano pigre
cerchino terza una soluzione...









lunedì 19 settembre 2022

Pensieri al tavolino


Il fragore immondo 
della macchina del caffè 
bevanda inutile
Luci irritanti
che feriscono gli occhi
Musica merdosa 
alla radio
Orridi avventori
E lo sguardo
non respira perché 
fuori hanno messo
stand commerciali 
e impalcature
In strada non si parcheggiava
perché hanno piazzato la mostra
dei mezzi agricoli
nel centro cittadino
Davanti al teatro 
lavori in corso
per quindici anni
e non è cambiato nulla
La biblioteca fottuta
apre alle 9
e io me ne sto a spasso
nel nulla per due ore... 

Nel mentre
la mia vita rubata 
prosegue - ad inseguire 
invano il maltolto 
la distruzion del falso
e la pienezza 

Impegno e coraggio 
non possono
andare in pensione 
oppure il mostro 
non sarà sconfitto
ma sembra esserci 
un pezzo di me in ogni uomo
che ammicca, mi appoggia, mi scalda
non sono completamente solo
ecco che forse il mondo
nel suo insieme 
risponderà. 




martedì 6 settembre 2022

Canto degli uomini perduti


La bocca è guasta di caffè salato
per l'esistenza indegna
come le anime che ho incontrato 
cui la virtù non si insegna 

Fu ogni tua spiegazione 
fulgido buco nell'acqua
fanno la stessa osservazione 
ed ogni falso concetto prosegua

decenni - a dilaniarti ignaro
non puoi sottrarti, né mutare il giudizio 
più tu rilanci, più s'insinua l'amaro
dentro di te, per la voce del vizio 

In questo mondo a rovescio 
piglia il mediocre tutto il pacchetto 
felicità e gloria a buon mercato 
tanto più quanto sei gretto

Spende una vita durissima e proba
il virtuoso, per averne in cambio
la fiera condanna del pensiero alla moda
sono il contrario di quello che sembro

Complicata e sottile la sua situazione 
così i suoi pensieri, e i suoi moventi 
violenta tutto il brutal mascalzone 
per sempre anguste son quelle menti

Dopo la morte, forse, una revisione 
di te - che non te ne fai un bel cazzo
del tuo destino vuoi l'inversione
scambiar le tue opere col quieto sollazzo

Tanto la falce ti annulla comunque 
muore col corpo la gioia 
e allora godila, dunque 
pria di tirare le cuoia

L'intorno ti schiaccia e divora assassino
tiranno dissennato
raccoglierai al confine 
quello che hai seminato?

Ora ne dubiti e sei pentito
già nel profondo e sinceramente 
di pochi uomini il prato fiorito 
si può inseguire idealmente 

Ma quelli sono sperduti qua 
ad affogare nel mosto 
denso e acidulo della realtà 
si potrà uscire da questo incastro? 



domenica 4 settembre 2022

S'era dispersa fuor dalla mia mente

 

S'era dispersa fuor dalla mia mente
gravosa brama d'indagare tutto
sembrava vita essere latente
dietro il pensier sospeso oppur distrutto

In parte qui si trova - e ancor mi sfugge
dietro vincenti carte, in produzione
lenta da risultar esasperante
sbotta l'antico spirito, che rugge

Istinto fu negato dalla maglia
già nel lento passato e dai plebei
continuano ad aprirsi delle faglie
e sempre sono solo affari miei

Ma in parte è ancor tutto come prima:
che pria di agir dèi diventar sapiente
del sunto dare prosa ed anche rima
e vita intanto sfuma lentamente

Perché così lontano mi han gettato
gli dèi dalla mia terra che - promessa
ogni suo metro vuole conquistato
per tramite d'indomita fortezza?

Mi dissi accontentarmi del già fatto
e il suggerir le piste a nuovi nomi
ché non aveo firmato alcun contratto
che mi legasse a vita a ste missioni

Legato io vi son concretamente
schiacciato sotto gli strati d'errore
che debbo pria smontare colla mente
per poi agire: gran vendicatore!

E senza questo già, non può la vita
coglier nel segno e sfiatar serena
da tutti i pori e risultar fiorita
riverso nel suo mar il fiume in piena

Seguir da questa strada più non posso 
m'aspetta pretenzioso un nuovo aratro
a qualche gioia mi sarà d'accesso
se ottundo i sensi a quello che c'è dietro

Di ancora sì imperfetto che dovrò
tutto scoprire in corso parallelo
ma tutto ai subumani strapperò
quello che hanno strappato dal mio cielo. 



sabato 3 settembre 2022

Nuovi sbocchi


Uomini del loro tempo e spazio
t'insidiano biechi la coscienza
la guastano ed aumentano lo strazio 
di chi vuol agguantar l'umana scienza

Ed è lanciato con tutto sé stesso 
ad essa - e l'acquisisce combattendo
coi suoi elementi indegni, e la promessa 
è di spazzarli via da questo mondo

Pianure sterminate, mari e monti
ammiccano e pretendono i tuoi occhi
le mani e i piedi e a sempre nuove fonti 
tu devi attingere e donare nuovi sbocchi 

Inciampi negli sterpi più vicini
giuri la tua vendetta a questi bulli
alfieri del presente che, assassini
t'impongono indebiti duelli

In cui il tuo onore geme e spreca forze
ragiona e si processa e infin le acque
lungi turbate da taglienti morse 
si placano ed impongon spartiacque 

tra te e i loschi soggetti e ben più saggio
ed abile ti muovi nei frangenti 
più vari e divincoli il coraggio 
caduto spesso in trappole torcenti 

Chi non capisce, o invidia malizioso 
il tuo percorso, l'anima, lo scopo
e ti ferisce in modo, già, colposo 
o volontario e non si pente dopo

proteggiti da lui, ma non lasciare
che tolga la speranza al tuo obiettivo 
ed evita di generalizzare 
il suo carattere a tratto distintivo 

del mondo intero, quando altre persone 
ti posson conciliare sulla strada 
e quelli che si sono fatti un nome
t'apprezzeranno in modo che ti appaga 

E pur devi scremare la realtà 
fiuta tutte le piste infruttuose
quelle che non conducono di là 
a superar ciò che fin qui s'impose.






domenica 28 agosto 2022

Nella nebbia fangosa di questi gironi

 

Nella nebbia fangosa di questi gironi
dove il filosofo si era perso
stentano le intuizioni
a coglier nel segno, vergare un verso

Mai devi modificare il tuo testo
o il comportamento - per piacere ai diversi
punta la meta, in ogni contesto
e quei contatti, dalli per persi

Sono nemici e non li devi convincere
sentono tutto all'opposto
ma sottometterli e, un giorno, vincere
lasciandoli nel loro mosto

Cambiare idea sinceramente
può esser liberatorio, ma anche traumatico
crolla il passato, e rifarti un presente
non è automatico

Salvi il percorso, che è stato lavoro
e può proiettarti su un nuovo altopiano
ma vivere adesso, com'è stato per loro
non è il destino di un alieno

Li odi e li invidi, ma una sporca ragione
c'è dietro ogni necessario passaggio
e sia ogni ingiustizia aggiuntiva uno sprone
a comprendere, e rinnovare il coraggio

Ché verità va scoperta e lo scopo
è quello di liberar la virtù
intero dedicati al rompicapo
che ti conduce laggiù.



sabato 20 agosto 2022

Nemmeno la sfera amorosa dell'odio


S'agita e duol l'interno sconquassato
ruspa plebea l'investì improvvisa
irremovibile, il pensiero sciagurato
in cuor t'imprime il sigillo - e sul viso

Senza coscienza falciò il tuo giardino
storico di perlacee conquiste
l'accusa bieca ti pose al confino
ignara di sanguinose piste 

In tale luogo buio
dove perì la tua dignità
si strinse alla gola il nodo scorsoio
uccise l'arte e la voluttà

E geme in subbuglio tutta la tua storia 
si frange un equilibrio precario 
vittima della cinica boria 
con cui ti dipinse il meschino falsario

Mano gentile lenisce l'infermo
torna speranza che il mondo non sia
copia sputata dell'empio bastardo
e non siano sol croci lungo la via

Gente che vede, poiché vide, e visse
ancora esiste, e tu parla per questi 
non nel contatto tagliente e triste
con chi non comprende gli sforzi onesti 

Coi primi bastano poche parole
molte, ai secondi, sono sprecate
altrove han condotto le loro suole
e le lor viste sono annebbiate

Chi non segue, ma giudica la partita 
strappagli l'abbonamento 
che si guadagni con la fatica
il minimo aggiornamento 

E se non t'ama, non corrispondergli 
nemmeno la sfera amorosa dell'odio
i suoi veri avversari sapranno fottergli 
la sicurezza al prossimo stadio

Hai perso tempo in tafferugli 
in sfide impari collaterali
cadesti torvo nei loro imbrogli 
verso sconfitte che non meritavi 

E ora che la visione è cambiata 
e più non attendi al traguardo stellare
non farti comunque guastar la giornata 
punta te stesso a miglior avvenire 

Snobba gli eroi di cartapesta 
che giocano senza sentire dolore
entra anche tu in una dolce foresta 
proteggi la mente superiore 

Dovunque ti sentisti un estraneo 
non sai cos'è la comunione 
non rendere conto istantaneo
a chiunque incontri, impugna il timone 

E deviati dove cazzo stai bene 
si son difesi quando avevano torto, 
non dovresti sottrarti a parole oscene 
ai fiati d'un cervello distorto?