Islanda

Islanda
arcobaleno sotto la cascata di Skogafoss in Islanda

sabato 30 dicembre 2023

Geme eternamente


Oltre picchi impossibili 
per sentieri di morte ardita 
e instabilità vischiosa 
si staglia nella mente 
in vaghi contorni 
una bellezza eterea 

L'invidia nemica
velenosa e brutale
ha voluto punirmi 
nella potenza e non già nell'atto
spietata su ciò che era già morte
ma conservava scintille di spirito

Hai alzato le difese 
quando i buoi erano già scappati 
e ora devi guarire 
il fendente profondo e infame 
e sbrogliare tutti i suoi
riflessi mentali 

La brevità della vita 
soffocherà e troncherà
la vita e l'arte

Geme eternamente in me
un anelito d'infinito.


giovedì 28 dicembre 2023

Il mondo contro lo spirito


Stritolato nei rotismi della modernità 
laborioso ti divincoli, a trovare nuove ruote
assassine del tuo spirito, non conoscono pietà
e le stanze del futuro sembran vuote 

Ti rafforzi mentre muori, e ti logori ed impari 
quanto a fondo sia nemico tutto quel che c'è là fuori
e ti aggrappi agli scorci meno amari

E la pletora t'invade, cui non puoi tirar le somme
non puoi volgere lo sguardo alle colonne 
dei giornali e di questo mondo lercio
ma dovunque ti soffermi, vedi il marcio

Un amore ch'è ormai secco brama ancora dall'interno
e l'infame mette il becco
in ciò che ignora: il tuo inferno

Tutto si rallenta ancora il processo d'evasione
brami ancor che ti soccorra un coraggio che sarebbe 
dissennato e stringerebbe la prigione 
e più dura dentro il cuore la tormenta 

Pigli l'auto e te ne fuggi più lontano
la discarica sonora ti riversan nelle orecchie 
dalle radio di quel bar in cui ti eri rifugiato 
sembran fare alla tua penna le pernacchie... 


martedì 26 dicembre 2023

Feste di luce


Vorrei le luci
natalizie richiamassero altro
qualcosa di amico - come
esse lo sono per gli occhi. 
Riescono ad addobbare il degrado
fino ad illuderti che non sia reale. 
Nel pensiero assolutizzo la cromoterapia. 
Dobbiamo farci amare le superfici, 
le profondità sono andate - insondabili.
Nessuno ha le ruspe sufficienti 
agli scavi di sbancamento necessari 
alla nuova civiltà e verrebbero 
ostacolate e arrestate in partenza... 
dovranno attendere implosioni spontanee 
o terremoti. 
Presto le luci saranno opache 
poiché alimentate alle correnti
del degrado, alcune 
da una breve intermittenza 
si fulmineranno. 
Ma non ancora... 



Come un buon vino d'annata


Dalla palude degli ultimi 
quarant'anni fu arduo salire ai concetti
capitali - ed ancor rimediare ai danni
concreti e d'immagine cui fummo costretti

Ed or l'ideale non scalda più
nello stesso modo - serve un animo fresco
ed un corpo che ancor non sia stato quaggiù 
sappia unire le spade ai fiori di pesco 

Ma anche questi raggi di sole inquinato 
scaldan solo a metà, e toccano tristi 
membra di rancore stratificato
sacchi che tracolano rifiuti misti

Ogni decennio che passa più soli
siamo a salir le pendici
della filosofia, o del mondo là fuori 
privi di spiriti amici

Auto-indulgenze purtroppo non valgono
a conseguir l'estremo obiettivo 
eppure un poco riscaldano 
come un affetto tardivo

Forse l'essenza è passata 
e profumerà nelle stanze interiori
come un buon vino d'annata 
scalderà le gole dei cavalieri

In ogni caso son qui
mai mi congedo del tutto
la mia scultura scalpello ogni dì 
verso il profilo perfetto. 




lunedì 25 dicembre 2023

Cristalli


Tensione all'impossibile, all'eterno
devo soltanto sfiorare l'essente
dietro il piacere, ed il fuoco interno
la verità giace latente

Gelo d'archetipo al quale tendo
ma non sarò altro da quel che sono
idee balzane del coraggio trascendo
riporto il divino a misura d'uomo

Templi d'errore contengono gemme
incastonate - devi tu entrarvi?
Fallo, ma privo di aria solenne
escine in fretta e senza curarli

Tutti i cristalli di cui hai bisogno
puoi fabbricarli autonomamente 
però le strade verso il tuo sogno
te le indica il fato sì, gradualmente. 


sabato 23 dicembre 2023

Testimone il tormento



Ha nascosto il diavolo la mia bandiera
frammentata e spersa per tutto il mondo 
mi serve a impostare la nuova era 
e vendicare ogni crimine immondo

Filosofia è la sua ardita ricerca 
ben più concreta e difficile - dunque
delle imprese di chi sopra questa barca
in fondo ci sta bene comunque 

E non aspettano, i bisogni dell'uomo
la conoscenza - e per soddisfarli
dei fare i conti con quelle che sono
le autorità che tu combatti

Pigliare pezzi di piacere spurio
sempre frammisto al dolore
per avere la forza di girare al contrario 
la marcia - contro il severo impostore 

Mille volte ti chiedi se hai fatto abbastanza 
ma, in ogni caso, il male perdura 
non troverai una lieta stanza 
in cui abbandonarti secondo natura 

Questa è mortificata sempre 
e mille alieni condizionamenti 
la fan disperare di ogni presente 
diritto di vivere, e dei suoi intenti

se non continua a darci dentro 
fino al rivolto finale, 
almeno sia testimone il tormento 
di chi diavolo fosse questo animale. 




giovedì 21 dicembre 2023

Altalena


Persevera l'altalena mentale
tra la riscossa immediata o paziente 
questa vuol calcolare ogni mossa
l'altra sfogare un'ira opprimente

Arguto indichi le cento ragioni
agli errabondi che nulla sanno
poi il sentiero dai mille speroni 
t'induce a restituire il danno

Rabbia t'illumina e acceca ad un tempo 
crede che la tua forza perduri
ma se la guerra non fosse lampo 
saranno stati sbuffi immaturi 

Capaci ben di gettarti
dalla padella nella sua brace 
in quale specchio potrai rimirarti 
ben raccontandoti che sei stato audace? 

Ci son fusibili a destra e a manca 
se tu usi ben osservare
e scuotiti dalla tua conca 
spostati sul lungomare 

Cogli piaceri e renditi conto 
meglio di quello che vuoi
e che vogliono gli altri, non rendere monco 
il fiero pensiero degli aristoi 

E ancor, ci son tecniche ed armi affinate 
a vincer di più e a salvaguardarti 
dagli strali indefessi della tribù 
e assai più rapido rigenerarti 

Non cadere alla bieca saggezza del popolo
viscida, losca, pregna d'inganni 
eludi il sonaglio del crotalo
impedisci a quel rettile di far danni

Continua a forgiare valori e concetti 
e i tuoi strumenti - a insolite mete 
mai render conto agli inetti 
sol le prebende consuete 

E pigliaci gusto, a fare progressi
subendoli meno giorno per giorno 
mentre tu cambi, loro restan gli stessi
li sorprenderai alla fine del turno. 




martedì 19 dicembre 2023

Il fato che impari ogni giorno


Non piantar in asso quello che hai fatto
per un bieco giudizio che ti minaccia 
inquadralo meglio, in concreto ed astratto 
si ricomporrà la bella tua faccia

Forse ricorderai meglio 
d'esserti nutrito di stridore e di sputi
già, rimanendo lucido e sveglio 
senza che amor per sbaglio t'aiuti

Sola vittoria - di carta
quella che libera e giova al tuo cuore
altrove l'istinto s'incarta 
non condivide i minuti e le ore 

Ti chiedi altro e ti chiedi troppo 
forza che esula dalla tua natura 
ed anche adesso ti mette sotto 
la tua paura della paura 

Ossérvati mentre decide di te
il fato che impàri ogni giorno 
lui che ti svela i perché 
e mai si toglie di torno. 




sabato 16 dicembre 2023

Simbiosi impossibile


Negli aghi gelidi di questo inverno 
il fato conferma in modo solenne 
quella che invano segue il mio verbo:
la più inesorabile delle condanne 

Poiché proviene dall'identitá
nella simbiosi impossibile 
tra lei e questa modernità 
ed altro non è plausibile 

Plurima frustrazione intuisce 
chiavi d'enigmi e mondi segreti
così, impassibile, ti punisce 
l'aver sforato dai luoghi consueti

Brutal materia ti blocca 
la riflessione, e ti copre di colpi
già, per tapparti la bocca 
per la mano e la voce di mille stolti 

Non li perdoni proprio perché 
loro non sanno quello che fanno
ma non puoi farci alcunché 
solo scoprir le cose come stanno 

Nuovo tentativo vano 
per vivere, di adattarsi al nemico 
già che più lesto colpo di mano 
aggraverebbe l'intrico

Ma anche stavolta, non durerai molto 
e si avvicina la sera 
e anche l'amore, per chi non è stolto
resta indomata chimera.



martedì 12 dicembre 2023

La strada obliqua


Non fosse impedita e un tanto sospetta
dai fieri bastioni del mondo presente 
mi abbandonerei alla vita diretta 
stanco di cavalcare il serpente 

Ad essa attingono gli altri spiriti 
e i corpi - pieni di sé
io sento morti e sepolti i miei meriti 
dentro di me 

Duplice deve il mio atteggiamento
muoversi verso la felicità 
il piede destro l'insegua a rilento
prenda il sinistro quel che c'è qua

Quando sei nato nell'epoca avulsa
puoi dargliela vinta e farla finita 
o assimilarti alla farsa:
anche qui hai perso, e non ti godi la vita 

Oppure puoi prender la strada obliqua 
e traversar la foresta 
per gradi sfidare una sorte iniqua 
verso quel giorno di festa... 

domenica 10 dicembre 2023

Monito del tempo galantuomo

 
Ti struggi per i colpi dei nemici
finché curioso ti soccorre il tempo
mostrandoti che attori e poi attrici
erano di virtù e di talento.
 
Che ti han ferito sol scorrettamente
ma quando vita li chiama alla prova
rivelano la nullità latente
che erano, e realtà per come stava.
 
Quello che hai dentro e quello che hai vissuto
rifletton la tua arte e la condotta
se queste sono misere, allora tu hai saputo
la mente che era dietro: sempliciotta.
 
C’è un tempo entro il quale i tuoi difetti
li fai pagare al prossimo, e poi uno
in cui li paghi tu – e questi sconfitti
non vedono pietà da parte di nessuno.

giovedì 7 dicembre 2023

Il destino

 
Ti chiedi ancor se può un’opera d’arte
valer la rovina di un’esistenza
e anche le tue più sudate carte
possono essere una mera parvenza
 
di verità - tutto al più un contributo
al grande palazzo concettuale
che non ti trarrà fuori dall’imbuto
né mai il prossimo ti saprà ripagare
 
ma non lo potevi scegliere prima
né lo puoi scegliere dopo
il tuo destino ti ha chiesto la rima
più funzionale al suo scopo.

domenica 3 dicembre 2023

In tutti i crismi del volto

 
Non si son fatti mancare nulla
e presti vogliono altro pacchetto
d’onore e gloria bieca e fasulla
altri vantaggi nel comodo letto
 
su cui il loro fiume ha serpeggiato
per tutta la vita, e su cui hanno dormito
senza incubi e senza dolor forsennato
ma i veri nobili han sminuito
 
Mai fu insidiato il loro ego
significativamente
e l’egoismo – non so se mi spiego
non rinunciò a un cazzo di niente
 
però ti giudicano dall’alto in basso
quando gli inferni senza ristoro
di chi era carta straniera nel mazzo
e costruiva l’epoca d’oro…
 
…ben dominavano ogni giornata
soffiando fuoco su ciò che scottava
ed anche l’anima spudorata
di quegli stronzi ne ebbe la prova
 
ma l’ignorò, e la forma mentale
di questi cani assassini
presta tornò a quella naturale
schiacciando gli spigoli sopraffini
 
che aveva accolto – le nostre visioni
alte, che andavano a deformare
il tessuto elastico di questi cialtroni
per poi vedersi ridimensionare
 
Sprecato il fiato, il dolore, gli atti
abbiam – dinanzi a costoro
e in tutto il percorso fummo coatti
a perseverare – ad onta loro
 
sinché davvero non realizzammo
che - sul serio – nessuno merita niente
tristi e tardivi ci rivolgemmo
al residuo bene presente
 
colpi di coda insistenti
con masochismo, rilanciano in alto
le stesse idee – e prassi conseguenti
non rinunciando all’assalto
 
ma a dire il vero – chissenefrega
esiste la via di mezzo
tra il martirio che tutto ti annega
e l’egoismo indefesso
 
Deve bastare quel che hai creato
del resto, non è rivolto a loro
che non appena glielo hai girato
lo traviserebbero senza decoro
 
già, e in qualsiasi versione
antica o moderna, presente o futura
e fosse anche la perfezione
ecco: per loro sarebbe stortura!
 
Lascia il malloppo a spiriti eletti
salvati e prenditi un flusso di vita
lor coglieranno pregi e difetti
e la tormenta sarà finita
 
perché sui primi si appoggeranno
e per i secondi – sentilo bene
che condannarti non oseranno
già che eri un uomo in catene
 
dinanzi a un monte infinito
alla portata di nessun alpinista
hai dato un braccio, partendo da un dito
ed hai spianato la pista
 
a chi dovrà romper gli schemi
sancir la filosofia della storia
definitiva – per chiari teoremi
premessa d’ogni azione seria
 
E se il modello messo in cornice
fosse soltanto una grande Utopia
pure sbagliata alla radice
come sospetto, ebben: così sia!
 
Quella conduce all’Ente Supremo
non son sicuro che debba accadere
forse ciascun, col suo remo
dee continuare a lottar per salire
 
di posizione sociale e possessi
e a tutto questo non vi sia fine
cinica affermazion di sé stessi
figli del bello, non del sublime
 
In ogni caso – come dicevo
saranno altri a chiudere il cerchio
io voglio vivere senza pensiero
senza che sia svalutato il mio marchio
 
Chi mi dà colpe dovrà dimostrare
d’avere fatto molto di più
e questo – ahimè – lo dovrà valutare
non un cretino della loro tribù
 
ma il grande saggio della famiglia
aristocratica – cui mi sono rivolto
cui la prossima epoca sarà figlia
in tutti i crismi del volto.

Sonetto del riscatto

 


Abituato a viver sotto i gioghi
plurimi che il prossimo ti ha messo
se nonostante tutto non affoghi
e dei traguardi già tagli lo stesso
 
tu che farai se te ne scrolli uno
o due – e se la vita poi si degna
di smetter di trattarti da nessuno
dacché hai spaccato tutta questa legna?
 
arride il tempo – e i deboli li scopre
ai forti, rende altere le vittorie
affina le questioni e le riapre
 
elimina dal giusto le sue scorie
rende i belati a tutte quelle capre
che si ammantavano di false glorie


giovedì 30 novembre 2023

E dei miei alberi furono i semi


Eliminar le scorie esteriori 
spesso è impedito dai nodi interni 
questi si sciolgono meglio a-priori
se il tuo esercito mostra i nerbi

La volontà pone il veto ai fastidi 
non vuole scomodi gli atti e i pensieri 
ma tali son - per i biechi presidi
posti a ciò che han conquistato ieri 

Si ripropongono infami al presente 
quelle ingiustizie stratificate 
che tu subisti - sí che la mente
torna laggiù, e le vuole sbrogliate

Una feccia mediocre - nell'epoca sua
t'innamorasti della sua idea
ma niente aveva a spartir con la tua
anima, tranne un'antica trincea

Da lati opposti - a scolpire il futuro
sconfitta ti vide sí condannato 
a subir chi non vale un tuo peto dal culo
sperando per giunta di esserne amato 

Tu li sfidasti e gli rendesti conto
tanto più impari era la sfida
si rivelò durante il confronto 
la verità - che in alto si annida

Il benessere usciva lor dalle orecchie 
e t'infliggevano i colpi più osceni
che a distanza di secoli gridan vendette
e dei miei alberi furono i semi

E vita fu travasata sui fogli 
gioia non fu, d'amor e battaglia 
e solo arriderà ai miei figli
spirituali - dopo la sveglia. 

sabato 25 novembre 2023

Fari nella nebbia


Già, si consumano presto i concetti 
se non li usi e li pensi ogni giorno
poi, perché vivano lunghi e perfetti
dee lavorarci l'intero stormo

Fino ad allor, sei solo ed ardito
teso a nutrire la fiamma 
solo colei può mostrarti il cammino 
fuori dal regno che ti condanna 

Però sei stanco, e talvolta sfiguri
disallenato all'espressione 
d'idee malferme, concetti oscuri
punisce l'audacia questo sperone 

E perde colpi la concretezza 
e ti ripiomba addosso il suo peso 
le prospettive di grande lentezza 
vogliono spegnerti, ti ritrovano acceso

Visioni d'amor ti trattengono vane
eppur gradevoli - spingono innanzi 
il tuo vascello, tra mille grane
voglion che un giorno tu le distanzi 

Ma le barchette più stuzzicanti 
vedi che solcano acque più calme
non sanno che cosa sia quel che canti
vi aduggeranno le stesse palme? 

Il tratto peggiore, e il più diffuso
nelle persone è l'ingiustizia 
te ne rammarichi e ti chiedi confuso 
se puoi fregartene senza tristezza

L'incubo non finirà: ché non può 
se non lo vinci un pezzetto ogni giorno
sempre lo dico, ma non lo so 
se devo svoltare l'intero stormo... 



mercoledì 15 novembre 2023

La mia parte

 

E ti scrolli di dosso un po' di peso
del corpo e delle contingenze imposte
per scorgere lo spirito - inarreso
bramoso a ripercorrer le sue piste

E geme quando incorre nelle falle
del tuo passato - ogni falsa nota
ancor ti grava intera su le spalle
periodica rigira questa ruota

E stinge nel ridicolo l'intento
di smuovere gli ammassi di cultura
acquisir l'impossibile - a rilento
sancendo la finale tua lettura

Irrazionale e sadico un istinto
sembra guidarti in quella direzione
la mano metafisica che il vinto
fa vincere in un'altra dimensione

E pur quaggiù ti perdi nuovi frutti
della mondanità - non coltivati
e sempre sei splittato in due metà
di qua e di là vuoi conquistarli tutti

Si ripercuote, il buono della vita
sì anche in uno slancio trascendente
e quando fai progressi nella mente
anche quaggiù migliora la partita

Ma il mondo è grande, immenso in ogni campo
fa disperare mesti di un arrivo
che appare imprescindibile - ed arranco
però confermo quel che presentivo

Io vincere non posso, né mollare:
la vita è intenzionata a seppellirci 
ma la mia parte - tutta - dovrò fare
ed è quello che qui noi stiamo a dirci. 


martedì 7 novembre 2023

L'ombra sola


Sol l'ombra dell'amore suggerisce
si franga ogni spada sul suo scudo
si sciolga tutto ciò che non riesce 
come già non può fare animo nudo 

senza di lui, sei solo alla tormenta
e ogni schiaffo del vento sono due
e mai non sai se la sua voce menta 
nel dirti che le colpe son le tue 

Ferite d'incuranza e volontà 
devi curar sì laboriosamente
il tempo che ti sfugge per metà 

non ti appartiene mai completamente 
ti stufi di cercar la verità 
se lui non te la mostra banalmente. 




Il nodo più profondo

 

E mastico l’ennesima illusione
tra i denti, dolceamara di tormento
e speranza – e già la sputo nel cantone
successo non può aver il mio cimento
 
presso color che odio – e si confermano
estranei a tutto ciò ch’è stato mio
il bene lo distruggono o lo internano
ragioni cadon morte nell’oblio.
 
Finita avevo la sopportazione
dell’umide angherie del sottobosco
sentivo di lanciarmi nell’azione
guardando il mondo dritto ed anche fosco
 
approfittando di questa tensione
così internazionale, e i temi caldi
la sensibilità delle persone
riaccesa e ravvisata negli sguardi
 
Dapprima, questo è vero solo in parte
ché ognuno si fa allegro i cazzi suoi
e poi rimangon dalla stessa parte
i più: non è che voglian gli aristoi…
 
Vai tu dal lor, anco ringalluzzito
a dir che devi toglier dei diritti
già per il loro bene, e per l’attrito
togliere dai sociali meccanismi…
 
…digli poi che lo fai dacché, Plebei
han dimostrato di non meritare
quelli - e reggendo il gioco dei Giudei
i nobili han potuto bistrattare!
 
Questo discorso sfonda porte aperte
se fatto alla sparuta minoranza
suddetta – la spietata controparte
ti appende con livore e noncuranza!
 
E ancor ti rendi conto di non voler giovare
al mondo miserabile – manco se fossi il capo
e solo i migliori già, selezionare
con gli altri sol sarebbe immane spreco
 
Ma tal vision ti fa ben disperare…
Cosa farai adesso e per la vita
Restante? Ti farai pestare
nel tin dell’ingiustizia più ruspante?
 
Vuoi resistere ancor nella penombra
limando ed accrescendo ciò che hai scritto?
Godendo mai, se non per la tua sonda
che penetra la vita in modo netto?
 
E forse qui ora ti costringe il fato
a prender questa strada, necessaria
a far grande il pensiero e più l’afflato
e possa tutto un dì saltar in aria!
 
Oppure ci stan già pensando altri
ignari alleati per il mondo
che faran guerra e allor, saran le armi
a ben tagliare il nodo più profondo
 
ci penseran le bombe a convertirli
a farne buona pappa per i pesci
prova, costoro, a considerarli
se tu nel vecchio modo non ne esci…

sabato 28 ottobre 2023

Liscia come un'onda


Infame intrigo consentì allo stolto
d'esser più infame ancor di quanto voglia
capace infatti d'infierire molto
ogni volta che incedi sulla soglia 

Non sa che la tua soglia sia ben altra 
che la supererai, e di lassù 
non ci sarà più mossa, bruta o scaltra 
che ancora faccia insorger la tribù 

Ma fino allor, mi visita la morte 
m'invade nelle notti senza fine
i cachi estratti dalle loro sporte
lanciati sulla veste mia sublime 

Dalla giustizia son ossessionato 
ma sarà soprattutto in queste carte
che io potrò sancirla - appassionato 
là fuori non ho il destro della sorte 

Letteratura seria è solo questo:
un prodromo verbale di giustizia 
lo sforzo tormentato e sempre onesto 
di cancellar dal cuor ciò che lo vizia 

Paura della storia e poi stanchezza 
d'averla fatta e ancor volerla fare
quando mai finirà questa schifezza? 
E ancora il mio trofeo deo sollevare 

E tutte le mancanze contornali
obblighi inadempiuti oppur tardivi 
o alcune procedure nelle quali
fui aiutato, e i soldi già passivi... 

...ebbene, sono tutte conseguenze 
del mondo a misura di mediocre 
che partecipa lieto alle sue danze 
quando per noi ha sol sapore acre 

L'onere della sua correzione 
ci fu dato da voi - senza saperlo 
e a questo è volta ogni nostra azione:
veder l'ingiusto e intero rivoltarlo

Così avete peccato nel dovere 
fasullo - che nuoceva ai migliori 
e indegno è parimenti quel piacere 
avuto in cambio, in tutti i suoi colori

Noi ci riprenderemo tutto quanto
il "devo" e il "voglio" in questa baraonda 
tutto starà disotto il nostro manto 
e vita sarà liscia come un'onda. 




giovedì 26 ottobre 2023

Anastasia


Così per un attimo spegnesti
la guerra 
soffiando in me
ciò che non conoscevo 
Amor - da nuvole insolite
ma forse tu sai
la miglior medicina 
Dov'è questa fonte 
ché ancora ne attingo...

Allora spirò 
come speranza
tra le macerie della mia vita
bastioni scabri di odio 
e menzogna 
fredda bassezza che spense
le fiaccole dell'Ideale 

Solo poche gocce
avvivarono il letto del fiume 
che subito si lanciò - pindarico 
verso i più vasti oceani 

Mostri rialzaron la testa 
intimoriti - confermanti 
la loro natura 
mi minacciaron di lato 
coi loro pungoli 
e compresi
l'insostituibilità 
di quel siero 
e che non può venire 
solo da dentro 

Grazie d'avermi 
accennato l'esistenza e la via
cercherò queste vene sacre
in tutte le pietre 
del mondo. 




lunedì 23 ottobre 2023

Sturm und drang


Che il super-io si sciolga nello spirito
è detto - io lo scioglierò nei sensi
a istinto dobbiam dare il giusto merito 
di contener tutti i ragionamenti 

Sì saggia sarà dunque mia incoscienza 
e tutta respingerà i vostri strali
le mosche importune con veemenza 
gli alieni sì divengono normali

Travolgi, Vita, più luminescente
la mente mia accigliata e sì seriosa
unico sguardo sia concupiscente 
Filosofo non dee mettersi in posa 

Non la coerenza interna dei suoi scritti 
non quella tra codesti e il vero agire
né quelli che il dover chiama diritti 
ma l'impetuosa brama di gioire

Ma ancor resiste in me questo contegno
spaventato dall'orda dei reflussi
che gli portino in faccia il bieco legno 
scheggiato - e tiene svegli i suoi riflessi

Di quanti scudi e agilità hai bisogno 
non sei sì vulnerabile ché pensi?
Lasciati trasportare come in sogno 
sarà felicità che ti dispensi?

Ma sino a che la vita non possiede 
la forza travolgente su accennata
la mente mia mi sarà palla al piede 
mirante invano d'esser scatenata.


giovedì 19 ottobre 2023

Dalla notte senza fine


Sembra che sia finita, poi ti assale 
e logora - l'eroico imperativo
non basti ogni contatto con il male 
già visto, e ogni mancato tuo sorriso 

come se altri avesse mai gioito
e amato solamente come premio 
a grandi imprese - tese all'infinito
che fossero di vita il sol proemio 

non sembra invece stiano all'incontrario
le cose: proprio il quieto disfattismo
portò alla loro vita stelle e rose
da cogliere con fiero opportunismo

l'agone interno non conosce pausa
ed improvvisi stingono i ricordi 
a tormentar l'onor - che già fu causa
d'ardite melodie e stridenti accordi

un lampo suggerisce una speranza 
tranquillizzante: è tutto nei tuoi scritti 
hai dato ai concetti nuova danza 
e ne discenderan nuovi diritti

chi studierà i risvolti ed i contrasti
le ambiguità, i vuoti, i sincretismi 
ben li ritroverà in ciò che vivesti 
da questo nasceran nuovi idealismi

ma uscire dalla notte senza fine 
sol sembra possibile a piccoli passi
che trovano i lor echi nelle rime 
quanti devo posarne, di sti sassi? 




domenica 15 ottobre 2023

Sento anime più belle


Sento anime più belle nelle cose 
oltre cure amorevoli - dall'alto
ma in alto tu non sei, e quelle pose 
solo ti posson dare gran sconforto 

Dimostra umanità di non volere 
uscir dall'individuo e dai consumi
convergere all'uno per gioire
sicché la nave resterà in frantumi 

Correggi le apparenze che ti angustiano
ferite degli anfratti più riposti 
scordati le visioni che uniscono
rifugiati nei più bei posti 

Volgarità ti attornia e non s'accorge
di sé - lei ti violenta a muso duro
non soffre e vive scevra dai perché 
rimbalza la tua palla sul suo muro

Ripiega sul tuo ego e lancia sguardi 
leggeri all'universo, e assai prudenti
ti arriderà la gioia dei vegliardi
e fino allora, meno turbamenti. 


Su un nuovo treno


Non imparai l'amor, ma sol la morte
da voi gentaglia - e le femmine tutte
e forse mai non se ne sono accorte 
d'aver le mie speranze ognor distrutte

Ragiona il corpo - a espellere il veleno
l'aiutano le lettere, vitali
tesi a inventar, salir su un nuovo treno 
diretto alla gioia di domani 

domenica 8 ottobre 2023

Prosegue il saggio


Si trasla il mio istinto di virtù
in nuove anse di tempo e spazio 
là c'erano vantaggi che non ci sono più
altrove più specifico coraggio 

Ma tu ti sei disperso in mille luoghi 
perdesti le tue forze nel cammino
ed è già tanto se tu non affoghi
sicché si compia intatto il tuo destino

Su tutto ciò che conta, l'uomo è sterco
e civiltà è finita - irreversibilmente 
se da qualche dolore ora mi smarco 
è che nuovo indirizzo ho dato alla mia mente 

Rammarico mi resta per le pecche 
che son disparse per l'opera mia
spero qualcun le spazzi, come foglie secche 
e sul tronco prosegua la mia via 

Se vita è amor e già, l'amore è sesso 
persegui ciò che riconferma il saggio
che con la morte si era compromesso 
svegliandosi ad ottobre e non a maggio

Diciamo ch'era sveglio anche prima 
ma fu traviato dagli scellerati
è fiero già di averli stesi in rima 
... Un giorno saran morti appena nati. 




mercoledì 4 ottobre 2023

Credere ancora


Fuggivano l'intenso cuore mio
e la rabbia
L'ambizione onnidiretta:
tutto questo uccisero
o fecero implodere in me

Il sistema è una gabbia
contro l'eccellenza 
l'estromette come sterco
L'intensità emotiva è rivolta 
solo verso di lei 
in tutto il resto 
siete liberi di sentire 
agire e ambire 
mediocremente

Hanno chiamato "eccesso" 
tutto ciò che gli sovrastava
impedendogli di vivere 

Per questo, non potevamo essere "concreti" 
se non nel vano e vanificato 
tentativo di amare
e nella paziente rivolta 
letteraria, 
per essere concreti altrimenti 
dovevamo far ciò che 
VOI volevate, servir gli scopi
mediocri 

Così, logori e mortificati
divenimmo inferiori 
all'uomo medio 
ci sovrastò della sua pochezza
fiera dei suoi possessi
e della sua felicità 

Si spegnerà mai definitivamente 
la volontà di amare?
 
Sfiderà l'invecchiamento 
del suo involucro? 

Soccomberà sotto il suo
passato di morte? 

Io voglio credere ancora 
nella sua onnipotenza. 




domenica 1 ottobre 2023

Unica e argentina


E tanto tempo ancor potrà passare
senza vittoria significativa 
che svolta dia al mio vivere e lottare 
empiendomi di gioia viva

Quello che conta, è ch'io stia stia lavorando 
a vincita che - unica e argentina 
mi renderà quell'idolo che il fango
ben dimenticherà l'indomani mattina

E devo ritornare alle radici 
dell'inviso presente - a liberare 
fratelli, ed a capire gli infelici 
passaggi che tutti dovei affrontare

trasvalutandoli - ché mi son reso conto 
di dove veramente io sia partito
dinanzi a COSA non mi sono arreso
ed il fregio che spetta al mio bel viso

Più non sbigottirò innanzi all'orrore 
ne ho colto ben i tratti principali 
e solo si può estendere il fetore 
ma le sue forme sono sempre uguali. 





venerdì 29 settembre 2023

Contrasto incorniciato


Sul lungomare autunnale 
della mia vita provo
nostalgia della nostalgia 
rimpianto del rimpianto 
ma tutto ciò è saggio?

Giova di questo spegnimento 
che non raggiungerà mai il fondale 
fino alla morte. 
Senti le metamorfosi delle passioni. 

Le mutilazioni dell'avere
e dell'essere possono essere scordate
solo tarpando anche la coscienza 

E temi le schegge improvvise 
del male cui tanto ti esponesti
laddove altri scelsero
la sofficità turchina

Ora vedi un tempo
di sfumato pastello
alla cerca di fiammate vivide 
questo contrasto incorniciato 
sarà un capolavoro. 


giovedì 28 settembre 2023

Una speranza sottostante

 


Tutt’è ancora in piedi l’impero del male
dopo la scelta compromissoria
ma ho dispiegato buon arsenale:
concetti già pregni e bramosi di storia

Né già sto vincendo nella mia vita
sol qualche passo azzeccato
verso l’improba mia risalita
senza poter riscattare il passato

Quando una pianta cresce imponente
ordunque un problema diventa immane
la colpa sta nella sordida gente:
nessun lo volle affrontare.

Ora mi sfuggono tristi i concetti
da tutti i lati – non posso inseguirli
i miei retini si ritrovano inetti:
forse li penso, ma non riesco a dirli

E attendo curioso le prossime tappe
ancor preoccupato di dover scucire
già nuove ammende alle mie bravate:
d’esse però non mi devo pentire

Erano nobili, come le basi
cui nuovi fiori germoglieranno
nella declinazione dei casi
in nuova lingua converseranno

Ancor l’amarezza e la malinconia
mi fanno visita – come la rabbia
per quanto subìto lungo la via
ma si distende, più saggia

una speranza sottostante
ché in questa vita io abbia segnato
i punti che contano, sicché davante
l’ambìto sogno sarà realizzato. 


domenica 17 settembre 2023

Più forte in un sorriso


Chiudere la partita brevemente 
tu sai che è molto meglio porre il saldo 
dei conti aperti con la losca gente 
prima che dopo: è la vendetta a caldo.

Se tuttavia non te ne ha porto il destro
la sorte - devi attender di guarire
naturalmente, con l'oblio più onesto
lanciata nel futuro la fonte del gioire 

Ferita si rimargina, fa solido il veleno 
che scatena la rabbia in tutto il corpo 
devi raschiarlo via come terreno
se anche tu vorresti averlo sciolto

come all'inizio, e tutto vomitarlo
sopra l'infame bieco tuo aguzzino:
ti prego, abbandona questo tarlo
è pasta riscaldata nel piattino 

Non dà più gusto, e non ha propulsione 
rabbiosa sufficiente a spatannare
a terra il nemico, di santa tua ragione 
e brutte conseguenze può causare 

Allora qui, il piatto, è da gustare freddo 
più forte infierirai con un sorriso
dinanzi alla caduta dell'inetto
opposta alla vittoria che ti brilla sul viso. 


sabato 16 settembre 2023

Dianzi all'Arte Nuova


E nuoce, l'ossession della virtù
a quella del piacer - che arriderebbe
a colui che da sempre ne ha di più:
in mondo allor che lo meriterebbe 

Ma di tanta virtù devi far senza 
sol tieni sentinelle in presidio 
di ciò che hai fatto già - e con indulgenza
persegui il piacere in modo assiduo 

Non sia già la memoria a tradirti 
è tutto ben racchiuso nelle carte 
sol temporaneamente l'oblio può avvilirti
racchiusi son nel corpo gli strali della sorte 

È lì che rimarranno finanche al grande giorno
della Giustizia cui hai avuto il destro
sarai orben più forte dell'intorno 
di ogni personaggio sia molesto 

Rimuovi l'ossession della vendetta 
lui pagherà al suo turno, al suo momento 
solo si è dimostrato campione di bassezza
dà i giusti significati a quell'evento! 

E non piangere adesso se gli scavi
son troppo duri dianzi all'Arte Nuova 
son duplici le cose che tu amavi
si prende il compromesso che si trova... 







domenica 10 settembre 2023

Odierna coscienza


Si pagan certe scelte, eternamente
ti guardi intorno: è deserto spinoso
è la tua vita copia della mente

non sai se continuar sia coraggioso
oppur diabolico - ora che sei saggio
dovresti abbandonar il ceppo odioso

da cui serpeggian, come fiori a maggio
guai infiniti... che più non riposo
né mai li placa volgerli in arpeggio


La vita non è ancora condannata


Eran già dodici anni che c'era un acquitrino
malato in me, quando ne avevo trenta 
ma s'era in qualche modo chiarito il mio destino
pronta alla guerra era la coscienza 

Non potei farla, fuor d'epoca e da solo
solo l'ardita zappa mia sui piedi
piantai e ciò che conseguì a quel dolo
furon dieci anni in squallide sedi

Forza mia deperì si gravemente
ch'io più non mi sentii ancor all'altezza
delle visioni che nella mia mente 
reggevano e sognavan la grandezza 

Subii dei torti allor, sì madornali
capace io non fui a vendicarli
fecer più danni in me dei fortunali 
e ci misi del tempo ad inquadrarli

Truce lavorò in me il morbo intestino
io mi sentivo vecchio e ora bramoso
di pace e di piacere - ma il destino
non mi concesse angolo amoroso 

Vita s'era perduta nei meandri
dell'ideale e di tutto il suo intorno
concreto - e per quanto ciò non sembri
mi rese ancor più avulso dallo stormo 

Allora mi allenai e tirai avanti 
la forza un poco crebbe, ma la rabbia 
si rinovò, sfogata sol nei canti
oppure alla gabbia porterebbe 

Tanto si approfittarono i nemici
di lor stupidità e di storici vantaggi
aprendo solo in me gli squarci atroci
che dolgono impotenti ancora oggi

Mi schifa l'esistenza ed ogni uomo
o donna - e d'ogni ideal mi pento
ho conosciuto l'ora del perdono
ma fu insincera: or, mai più non mento

Ma non so come fare, crescerò
ancor nelle mie lettere - come se del calore
potessi trarne, come da un falò
che affresca ma non brucia il mio dolore

Forse non colgo che più vasto è il raggio 
di strade che puoi prendere, e fuggire 
e che in questa astuzia sia il coraggio 
e già in esse continui tu a creare 

La vita non è ancora condannata 
durissima, lo so, ma queste bende
cadute sì precoci, ti servano un po'
ad evitare piste ancor più orrende

Realismo è salutare: tu fai affidamento
solo su quel ch'è solido e vero
schiva sguardi importuni, improvviso tradimento 
e cento e più tagliole sul sentiero 

E non esagerare la portata 
del male, che provien da quei soggetti
infami - non da tutta l'infornata:
sono già pezzi sgaffi, i più scorretti

Il pessimismo è giusto: son poche perle rare
quelle su cui puoi fare affidamento
degli altri te ne devi approfittare 
schivandone il fetore e il nocumento 

Qualche base ideologica ancor può 
salvarsi, ancora qualche buon concetto
tira via il marcio, e completalo però 
che importa se ci metti qualche annetto?

Se tutto si disperde, avrai già fatto il tuo
se ancora vai avanti, farai molto 
un dì ad ognun sarà rimesso il suo 
e già mai più di te avrà lo stolto 

Ma nel frattempo prenditi il residuo 
spazio vital, e invitaci bellezze 
di vario tipo, che sempre si addicono 
a chi si confrontò con le bassezze. 

venerdì 8 settembre 2023

Quintessenza


Gusterò i fichi più dolci della zona
mi agghinderò di ogni quintessenza
di quella che ritengo roba buona 
almen quella di cui non so far senza 

Così serpeggerò per il sentiero
scabro e lunghissimo che mi porta in vetta 
colei che tiene solo un nome vero
lo devo forse scrivere? È Vendetta.

Più non mi importa nulla di nessuno 
non conserverò tratti d'umiltà
verso chi ha martoriato questo uomo
da un pulpito inferiore: che empietà!

Riavrò la vita che doveva essere 
e ancor mi angustia, fino all'angoscia
il numero di vermi di cui dovrò conoscere
lo strale e la presenza, finché non mi lascia

Unico e vittorioso - giacché l'ho schiacciato 
salvando solamente i miei fratelli
Ricorda, stolto: quello che ho passato
t'incido nella carne, per i miei coltelli. 



lunedì 4 settembre 2023

In un boato


Quello ch'ebbero tutti, io non ebbi
ciò che nessuno ebbe, io ce l'ho
fui sobrio dove tutti erano ebbri 
con ciò che conquistai, vi strazierò

Morali nuvolaglie si disperdono 
erompe il sentimento concentrato
l'indignazione che i migliori perdano
esplode irrispettosa in un boato 

È tutto chiaro, ma è da conquistare 
la forza che spatanna via il nemico 
gode ciò che non seppe meritare 
sguazza nell'agio e si sente fico

L'incubo si svelava gradualmente
per la mia penna, non mi sono arreso
salivo al tutto, partendo dal niente: 
e un dì dirò che me lo sono preso!


sabato 2 settembre 2023

Dilemma sempiterno


Tra le lagune, dispiega il pensier mio
lungi spera di sé, ritrova sentimento
alla vita trasmette nuovo brio
ma anche la pazienza di ciò che giunge lento 

Eppur la vita ancor mi seppellisce 
nell'amarezza - ed ogni libro altrui
ha pagine pesanti di stanchezza 
dove cercavo luci, trovo bui

Nel fondo, il dilemma è sempre quello:
quanto della tua vita puoi immolare
sugli artistici altari - e quanta notte

puoi illuminare a giorno e quanto cari
sono quei raggi che vuoi proiettare... 
non sia quel che ti perdi assai più bello... 


Non si lamenti già dell'ingiustizia


Non si lamenti già dell'ingiustizia
chi immensa la riperpetra al suo turno
offende ciò che è puro e poi lo vizia
il tracotante uomo subalterno 

Stupido ed invidioso come pochi
prendere vuol ciò che non si guadagna 
sul mondo lancia solo sguardi opachi
ma trova molta gioia e se la magna 

E scarica il dolor sul sofferente 
eterno - e fa passare ogni voglia
di sposar qualche causa per la gente 
(pardon: il vero nome è "gentaglia").

giovedì 31 agosto 2023

Sonetto irritato


Tutto è molesto intorno ed è un intralcio 
nessun m'ascolta e mi può dar ragione 
vorrei un piede enorme, per dare un grande calcio 
al mondo - e lanciarlo in altra direzione 

chi aveva nella vita torto marcio 
subito si è affermato con determinazione 
a spese di sant'uomini - meschino come un sorcio
e li ha cacciati pesti in un cantone

esplodere equivale a sputare controvento 
ma siamo esausti noi di costruire 
rampe di lancio al nostro malcontento 

che possa un giorno erompere ed ardire
sì forte da spazzarli via dal campo 
senza mai più menzogna profferire. 



martedì 29 agosto 2023

Sonetto dell'Aurora


E quante volte ancora tenterai
di rendere presente il futuro 
se questo avviene, allora torto avrai
su ciò che dipingevi sul tuo muro

Preclusa sarà Vita fino allora
né mai sarà pacifica l'attesa
dinanzi agli splendori dell'Aurora
senza saper se infine sarà resa

Diventa più accettabile il destino 
man mano che si snoda, e ti condanna
a un lento, inesorabile declino

e ad ogni passo, sale di una spanna 
l'Arte, che in quel doman vedrà l'inchino
del Mondo - ora appigliato alla tua gonna.


domenica 20 agosto 2023

Disperazione


Il mio livore non ha più confini
sterchi di porco sopravvalutati
davvero gli ultimi or sono i primi 
a tutte le gioie abbonati 

Ma questo viene da molto lontano 
come può un uomo invertire il corso 
di due millenni - per uscir dal pantano
e della vendetta gustare il morso?

Altri si vendicano di ciò che hanno inflitto
io nulla posso su atrocità 
subite da chi non ha alcun diritto 
di respirare: ma respirerà! 

Se cerco rapide scorciatoie 
io già mi dò la zappa sui piedi
tengo la stazza delle sequoie 
e sogno macabri arredi

Ma non mi basta questa penna fottuta
voglio massacri reali 
sento il sapore della cicuta 
in giorni eterni ed eguali 

Nessun mi risponde, e mi assalgon le mosche
in un bar del cazzo in cui mi rifugio 
vedo i problemi come matriosche
e ancor ad esplodere indugio...